Nel pomeriggio di ieri, come da tradizione, in centro storico si è svolta la processione di Gesù Nazareno, tra due ali di folla.
Tra di loro anche i residenti sfollati di via Redentore, 14 famiglie che hanno voluto farsi vedere, esponendo in maniera pacifica e silenziosa una serie di cartelli di protesta, che qualcuno al passaggio della processione invitava a togliere, dove in sostanza si chiede di non essere abbandonati e dimenticati.

“Siamo rispettosi di Gesù e della processione, ma non delle sfilate politiche”, questa è la voce ricorrente tra i residenti, che dallo scorso 10 dicembre del 2024 attendono di poter rientrare nelle loro case.
Dopo il Natale, trascorreranno fuori dalle loro case anche la Pasqua e se oggi hanno deciso di esporre quei cartelli è solo per sollecitare gli amministratori a porre fine a questi loro disagi.
“Loro trascorreranno la Santa Pasqua nelle loro case, noi no”
Disagi non solo legati al fatto che sono fuori casa, ma anche quelli economici visto e considerato “che stiamo pagando tutto noi” , anche i 10 o i 16 euro per le marche da bollo.
Non li hanno convinti neanche le parole del sindaco di alcuni giorni fa che assicurava “Interesse costante, sollecitata Regione su stato di calamità naturale”–
“vogliamo sapere a che punto è la richiesta, siamo psicologicamente e economicamente a terra, non sappiamo più come andare avanti” questo è quello che dicono.
Molti di loro ci hanno raccontato come vivono e quanto hanno speso sino ad oggi.
“4 mesi fuori casa, non è sopportabile nésostenibile”, alcuni hanno avuto la “fortuna” di essere ospitati da parenti e amici, altri, chi ha la possibilità economica, ha preso in affitto un appartamento, qualcun altro ancora è rimasto nel B&B, ma il tutto a spese proprie, per non parlare di chi per quell’appartamento sta pure pagando un mutuo o un affitto.
Accesi anche dei lumini, a simboleggiare la morte di uno stabile, che ovviamente nessuno spera possa avvenire.

“Vorremmo un maggior supporto, confidiamo anche in un intervento della chiesa”
Sono un fiume in piena, sono arrabbiati e delusi, ci raccontano che hanno chiesto il permesso di poter rientrare a casa, soltanto per prendere il cambio di stagione. Speravano di poterlo fare già sabato scorso, ma dal comune gli è stato risposto che per il momento i Vigili del Fuoco, che dovrebbero accompagnarci, non possono, “hanno altre emergenze”.
“Attendiamo anche di essere ricevuti dal sindaco e dai tecnici comunali, per avere notizie sulla richiesta di calamità naturale e maggiori chiarimenti sulla missiva che ci hanno inviato, ma ancora non sappiamo quando e se avverrà. L’amministratore del nostro condominio ha pure chiesto una conferenza di servizio per incontrare tutte le ditte che gestiscono i sottoservizi”.
Ma non finisce qui, aggiungono “Dopo la ricezione missiva abbiamo ricevuto una telefonata con la quale aggiungevano, non avendola scritto nella missiva, che occorreva anche un deposito cauzionale, da quantificare in funzione degli scavi da fare”.
50 cittadini dai 10 a 90 anni e un disabile, che non sanno più come, cosa fare e a chi rivolgersi.
“Pare che il c/c pensato dalla CRI, ha raccolto circa 500,00€, somma insufficiente, ma è la dimostrazione che la politica locale si è girata dall’altra parte”.
Questa testata, non appena finito il sostentamento del comune, 10 febbraio, aveva sollecitato i politici locali, a contribuire, ma, visto quanto raccolto, è chiaro che ciò non è avvenuto.
“Ci rinfacciano di aver speso 108.000,00€ per B&B e pasti e che non hanno altri soldi da poter spendere per noi, mentre per aumentarsi stipendi e gettoni invece i soldi li hanno trovati”
Al passaggio della processione qualcuno si è commosso, “Preghiamo Gesù di venirci incontro, è l’unica speranza che ci resta, non preghiamo i politici, loro pensano solo a loro”

E’ l’amara affermazione di una signora che con gli occhi pieni di lacrime rivolge lo sguardo verso Gesù sulla barca, invocando l’intervento divino “che illumini chi può aiutarxi, ma che inspiegabilmente sembra non ascoltarci”.
“Guardi, guardi, non ci degnano neanche di uno sguardo, si sono ancora una volta girati dall’altra parte”

Non ci arrendiamo, siamo stanchi, molti stiamo finendo quei pochi risparmi che avevamo messo da parte, e c’è chi se li è dovuto far prestare”
“Non dimenticatevi di noi e Buona Pasqua”, questo è quanto ci siamo sentite dire salutandoci.
Sicuramente noi non li dimenticheremo e non li abbandoneremo, torneremo sempre a parlare di questa assurda situazione e al posto dei questo lumino, metteremo una bella pianta, come quelle che si regala quando si va per inaugurare una nuova casa. Ad Maiora
