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Caltanissetta bollette Tari: “era già tutto previsto”…o quasi. Scompaiono alcune riduzioni, solo aumenti per tutti, ansia per utenti virtuosi e non

Last updated: 18/03/2025 9:46
By Sergio Cirlinci 298 Views 11 Min Read
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Come già anticipato nei giorni precedenti, sono in arrivo via mail che tramite posta ordinaria le 25mila bollette o avvisi di pagamento per la TARI

Tra le novità 2025 che si vanno apprendendo, man mano che arrivano le bollette, ci sono la “componente perequativa” di 1,60€ e la cancellazione della riduzione dello sconto per i single che era del 30% per la parte di superficie eccedente i 50 mq.

In aula l’assessore ai tributi Calogero Adornetto riferì: “abbiamo cercato di comprendere bene quale fosse lo stato dell’arte in merito all’apparato burocratico al fine di ridurre le criticità presenti, supportare le esigenze dei cittadini e potenziare i servizi necessari per garantire benessere all’intera collettività”.

In particolare, con il dirigente della Direzione IV Claudio Bennardo e i dipendenti dell’Ufficio Tributi, sono stati analizzati i pagamenti della tassa locale rilevando che il Comune di Caltanissetta risulta in arretrato di circa 10 anni. “Purtroppo le somme degli anni passati, che ammontano a milioni di euro, sono andate perse ma possiamo ancora intervenire per quelle non ancora riscosse” ha proseguito l’assessore spiegando che questa situazione ha comportato nel tempo l’iscrizione in bilancio di circa 90 milioni di euro di residui attivi. Somme che l’ente risulta in dovere di recuperare su indicazione della Corte dei Conti che, con una nota inviata al Comune di Caltanissetta nel mese di giugno 2024 e che impone l’accantonamento nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità di circa 22 milioni…Di fatto, a pagare la tassa, in media, è 1 cittadino su 3, e questa condizione non solo mette in difficoltà il Comune ma penalizza i cittadini virtuosi che nel corso degli anni hanno pagato il tributo nelle scadenze dettate dal regolamento” ha concluso l’assessore Adornetto. Questa evasione del 66% determina anche l’aumento della Tassa”.

Quindi al via la caccia all’evasore, ma purtroppo c’è anche una forma di “vessazione” nei confronti di paga regolarmente.

Questo quello che sta accadendo in città da alcune settimane.

La Tari, giusto ricordarlo, è la tassa sui rifiuti urbani, strumento indispensabile per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura, per molti nisseni sta diventando una fonte di ansia, in modo particolare quando gli avvisi di pagamento sono errati e di conseguenza bisogna recarsi o inviare mail e pec, sempre che rispondano, all’Ufficio Tributi al fine di dimostrare di essere in regola con i pagamenti, con annesse giornate di lavoro perse.

Ma mentre le tariffe aumentano, scompare qualche riduzione, che avvantaggiava chi viveva da solo/a.

Della riduzione del 30% per i mono occupanti, per la parte di superficie eccedente gli 50 mq. non vi è più traccia.

Dimenticanza o riduzione definitivamente cancellata dal consiglio comunale ?

Ma di questo ne parleremo e lo dimostreremo in un prossimo articolo.

Rimangono altre riduzione sempre del 30%: “abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo non superiore a 183 giorni nell’anno solare, locali, diversi dalle abitazioni ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo ma ricorrente, se l’utilizzo non superi sei mesi nel corso dell’anno solare e se la saltuarietà risulta da licenza o altra autorizzazione amministrativa rilasciata dagli organi competenti, abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora per più di sei mesi all’anno all’estero. Inoltre ai contribuenti che adottano in via definitiva un cane assegnato dal canile convenzionato, è riconosciuta un’agevolazione annuale di € 700,00 per 3 annualità di imposta consecutiva”.

Infine va aggiunto che non è più prevista la riduzione per il conferimento nelle isole ecologiche mobili.

Tradotto il tutto il Comune cerca di incassare quanto più è possibile, arrivando anche al pignoramento dei conti correnti.

La caccia agli evasori è cosa sacrosante, ma quando tra le “prede” finiscono anche i contribuenti virtuosi, allora c’è qualcosa che non va, anche perchè non tutti conservano bene le ricevute e rischiano, non potendo dimostrare di aver pagato, di dover pagare nuovamente, con l’aggiunta delle more.

E dire che sono anni che ci sentiamo ripetere di nuovi programmi che avrebbero dovuto scongiurare certi errori.

Le cartelle 2025 sono notificate da una ditta esterna “La nuova posta” di Roma, che si e aggiudicato il servizio per 36.295,00 euro.

La giunta comunale Tesauro sostiene di aver trovato una situazione già in itinere al suo insediamento e cioè che gli aumenti erano stati previsti dalla giunta precedente, quella guidata dal sindaco Gambino, che li aveva solo rinviati. Per cui e stato necessario adesso applicarli adesso per evitare il collasso delle finanze comunali, con conseguente dissesto.

Il Consiglio, a sua volta, ha approvato l’aumento, anche se in quel consiglio, su domanda specifica della consigliera Petitto, si era comunque parlato di un 15 massimo 17%, con la delibera n. 39 del 19 luglio 2024 su questo punto – viste le cartelle già emesse e notificate, non solo non c’è alcuna possibilità di opposizione, ma almeno andrebbe chiarito come mai dall’aumento stimato si è passati al doppio e in alcuni casi anche più.

Successivamente, con la delibera n. 8 del 28 gennaio 2025, è stato disposto che questa imposta sarà considerata “autoliquidazione” e non più “tassa in liquidazione d’ufficio”.

In pratica in futuro sarà il contribuente a doversi calcolare e versare autonomamente quanto dovuto al Comune che, a sua volta, non invierà più avvisi.

Tranquilli, tutto ciò, nella migliore delle ipotesi avverrà entro due anni.

Ma oltre al dubbio di comprendere il perchè del raddoppio di quanto previsto e annunciato in consiglio, ne sorgono altri.

Dovendosi calcolare autonomamente la tassa da versare chi non ha mai pagato sino a oggi, risultando un “perfetto sconosciuto“, dichiarerà mai di essere un evasore e di esserlo stato negli anni precedenti, correndo anche il rischio di pagare l’arretrato ?

Per scongiurare questo pericolo partiranno dei controlli a campione.

Su 13.000 esenzioni e su abitazioni che risultano chiuse, considerato che sulla carta gli utenti nisseni sono 36.000, ma che soltanto in 12.000 la pagano, gli altri 24.000 sono evasori ?

Al Comune risultano 13.000 utenze esentate dal pagamento e 8.000 che non pagano in quanto abitazioni dichiarate chiuse e non utilizzate.

A tal fine è stata istituita una “task force” presieduta dall’ass. Adornetto, coadiuvato dal dirigente della direzione finanze e da alcuni funzionari dell’ufficio tributi, per accertare se le esenzioni della tassa spettano realmente.

La “task force” sorteggerà 100 utenti tra quelli esenti e coloro che al momento non pagano, avendo dichiarato possedere abitazioni non utilizzate o chiuse, perchè magari inagibili, e li comunicherà alla polizia municipale che effettuerà i controlli.

Dai primi controlli effettuati sembra che tra i primi 100, molti non avrebbero diritto all’esenzione, così come anche diverse abitazioni dichiarate chiuse e non utilizzate sono invece aperte e regolarmente utilizzate, non avendo sicuramente anche nessun contratto, nel caso di locazione, di conseguenza sono già scattati anche i pignoramenti.

E’ stata comunque offerto agli utenti che non hanno pagato la possibilità del “ravvedimento operoso”, che altro non sarebbe che l’invito a pagare spontaneamente quanto dovuto prima che parta l’accertamento con conseguente notifiche e aggravio di spese, interessi e more.

Il ravvedimento pare abbia convinto molti “avvisati” ad aderire.

Ma se da un lato diminuiscono gli evasori, aumentano quelli che hanno già pagato e che devono recarsi all’ufficio tributi per contestare gli avvisi errati.

Il tutto in un’economia cittadina che non splende sicuramente, oltre a creare ansia queste situazioni creano anche problemi di natura economica, molti nisseni, dovendo comunque pagare una tassa dovuta, dovranno stringere ancor di più la cinghia e qualcuno decidere se dar da mangiare alla propria famiglia o pagare, per evitare il peggio.

Se tutto ciò fosse successo con la passata amministrazione, si sarebbero sollevati in tanti come effettivamente avvenne e l’assemblea cittadina, organizzata dall’ex Gambino per chiarire, ne fu una prova con il centro stracolmo di cittadini, comitati di quartiere e varie associazioni.

Ma allora governavano i 5 Stelle, definiti nei peggiore dei modi, ma almeno l’ex Gambino ci mise la faccia e non ebbe timore nel confrontarsi con i cittadini, oggi invece gli stessi cittadini, gli stessi comitati di quartiere e le stesse associazioni, subiscono passivamente e soprattutto silenti.

Non ci si lamenti poi se qualcuno fa notare che mentre i cittadini fanno sacrifici, agli amministratori locali non sembra interessi più di tanto essendosi, i consiglieri comunale aumenti del 68% i gettoni di presenza e la giunta del 50% i gli emolumenti. Ad Maiora

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