La seduta, fissata per le ore 18:00, ha inizio alle 19 dopo che consiglieri di maggioranza, sindaco, giunta e presidente sono entrati in aula.
Consiglieri presenti 20 presenti, di cui 3 da remoto e 4 assenti.
Presenti il Sindaco Tesauro, gli assessori Aiello, Olivo, Pasqualino, Del Popolo, Adornetto Falcone, e la vice sindaco Candura.
Invitati presenti, Dott.ssa Vullo, Avv. Mancuso e il Dott. Ceccato di Rai Way, che però ha fatto pervenire una nota dove precisa di non poter partecipare, essendo brevi i tempi per organizzare una trasferta e che non ritiene opportuna la loro partecipazione ma è disponibile, dopo il completamento dei lavori, a sedersi in un tavolo tecnico per discutere il da farsi.
Mozione presentata dal consigliere Mirisola.
Il presidente legge una nota inviata dal Dott. Sorbetto, che chiedeva di intervenire, ma gli è stato risposto che si era deciso, nella conferenza dei capigruppo, di non ampliare il numero degli invitati oltre quelli già stabiliti.
Il consigliere Mirisola presenta la mozione, precisando che questa sua battaglia gli è stata anche sollecitata da tanti cittadini. “Non siamo qui per dare colpe o responsabilità, ma bisogna creare un dibattito costruttivo”. Ricorda che l”ex sindaco Gambino aveva chiesto ufficialmente alla RAI di fare la manutenzione, ma non ottenendo risposta. Cita la soprintendenza che doveva intervenire e rimanda alla dottoressa Vullo un chiarimento. “Bisogna oggi pensare all’area, considerato che ormai le condizioni dell’antenna non consentono alcun intervento per il suo recupero”.
Intervenire la dott.ssa Vullo della soprintendenza. “Intervengo perché alcune cose non sono state ben comprese”, riferendosi al vincolo e precisa che risponderà anche al consigliere Mirisola su alcune cose, su altre lo farà nelle sedi opportune. Nel suo lavoro non agisce da sola, ma su ogni decisione presa, è stata sempre informata S.E il Prefetto e non comprende come mai oggi non sia stata invitata.
Ai cittadini dice che spesso si sostituiscono a tecnici di un certo livello, non avendo nessuna conoscenza in materia, presentando anche progetti non consoni. Elenca poi una serie di pareri, precisando che il politecnico è quello di Milano e non di Torino, come detto dal Sindaco e da altri.
All’inizio Rai, gennaio 2025, proponeva l’abbattimento e la ricostruzione, come comunicato anche al Prefetto e all’amministrazione comunale. Aggiunge che la soprintendenza non poteva autorizzare la demolizione il rifacimento fin quanto l’antenna era un bene vincolato. Successivamente si parlò di sostituire solo le parti ammalorate. Di tutto ciò anche il comune ne era informato. In seguito anche l’Avvocatura dello Stato precisava che l’operazione di demolizione e ricostruzione era impossibile essendo un bene vincolato. Essendo impossibile agire in questo senso ed essendo necessario garantire l’incolumità pubblica, è stato richiesto di togliere il vincolo.
Interviene l’Avv. Mancuso, che prende atto di quanto detto ma punta l’attenzione sulla mancanza di manutenzione dal lontano 2017. Ciò ha fatto sì che l’antenna è arrivata a questo degrado. Parla di violazione di legge, il proprietario deve garantire gli interventi e la soprintendenza deve intimare a farli e nel caso sostituirsi per poi rivalersi. “Perché se tolto il vincolo adesso la Rai non la ricostruisce?”
Chiede di intervenire affinché lo si chieda adesso. Aggiunge che la relazione è ovviamente di parte, la parte pubblica dovrebbe, tramite una propria perizia, confermare o meno quella della proprietà.
La decisione della Regione si è basata su una relazione di parte, la proprietà. Non è una relazione valida, essendo di parte. Chiede che un ente pubblico verifichi con una propria relazione.
La Dott.ssa Vullo, precisa che la soprintendenza non può obbligare a fare interventi, “può non deve. La soprintendenza ha fatto attività di monitoraggio, purtroppo parziale, avendo la Rai “buttatoci fuori”. Ma oltre alla relazione serviva un progetto affinché la Regione intervenisse economicamente. Alla Rai per mantenerla in piedi serviva una relazione che la rassicurava soprattutto sull’incolumità dei lavoratori che non possono intervenire ed anche dei cittadini. “Negli ultimi anni non si poteva più intervenire. Ma nell’agosto del 2024 il sindaco Tesauro ha scritto all’Assessorato e non alla soprintendenza di Caltanissetta, che ha risposto che la situazione era chiara”.
L’avv.Mancuso, replica dicendo che era solo una perizia di parte che era necessaria una perizia dell’ente che confermasse. “Ma la Rai adesso è disponibile alla ricostruzione?” E ribadisce che la soprintendenza doveva imporre di fare i lavori o sostituirsi ad essa.
Il presidente Bruzzaniti parla che nessuno ha piacere nel vedere demolire l’antenna, un bene identitario.
Il consigliere Di Dio, “bisogna salvaguardare i 12 ettari, dispiace a tutti, ma dobbiamo pensare al dopo. In commissione è stata proposta una variante urbanistica per tutelare l’area”. Propone un museo con le attrezzature presenti di Marconi, aggiungendone magari altre di qualche collezionista, per dare merito a quello che è un bene identitaria. Chiude ricordando alla giunta che le ordinanze vanno fatte rispettare, riferendosi alle pensiline di Palazzo Barile.
Ma di questo, come testata, diremo prossimamente, stiamo acquisendo la giusta documentazione.
Il consigliere Gambino chiede all’amministrazione di intervenire per chiarire quanto successo nell’ultimo anno.
Risponde l’ass.Aiello che chiarisce cosa ha fatto l’attuale amministrazione. “L’obiettivo principale era la sicurezza dei cittadini e ridare alla città una nuova antenna. Poi cessato il vincolo tutto ciò è venuto meno, ma la Rai è disponibile a sedersi a un tavolo per passare alla fase due. Le relazioni ci sono state ma tutte confermano che l’antenna aveva bisogno di urgenti interventi.”
Interviene il sindaco Tesauro. Ricorda che in questo anno hanno appreso di questa situazione che risale comunque ad anni addietro, e che ha comunque parlato con la soprintendenza e la Prefettura. “Ho appreso che l’antenna era talmente ammalorata che non si poteva minimamente intervenire, neanche per cambiare una lampadina” e prosegue, Rai Way ha quindi deciso di abbatterla per una questione di sicurezza. Abbiamo chiesto di poterla ricostruire ma la mancanza del vincolo non la “obbligava”, ed essendo la proprietà ha deciso di demolirla. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico per trovare la possibilità di fare qualcosa”
Il consigliere Turturici punta l’attenzione sull’area e ricorda i vincoli. Chiede di mantenere e rafforzare i vincoli per impedire una speculazione edilizia.
Risponde la Dott.ssa Vullo, che conferma esserci i vincoli e che i fabbricati non si possono demolire, anche se vincolo di livello 1, qualsiasi intervento deve passare dalla soprintendenza.
Il consigliere Gambino ricorda le due sue ordinanze del 2020 per mettere in sicurezza l’area e di sgomberare le abitazioni che, secondo la relazione dell’ing. Draghi, erano interessati ad un crollo certo entro tre mesi. Successivamente una ulteriore perizia dimostrò che questo pericolo non c’era. “Rai Way non ha avuto mai intenzione di fare la manutenzione, se l’antenna dovesse cadere da sola, la sola responsabilità sarebbe della Rai. Esisteva un protocollo d’intesa per cedere l’antenna al comune, ma poi non è stato chiuso per la fine del governo Musumeci e il fatto che il nuovo governo Schifani e il suo assessore Scarpinato, non hanno mai proseguito su questa strada, non avendo risposto alle nostre sollecitazioni. Ai tempi l’antenna si poteva ancora riparare, ma servivano circa 2 milioni di euro. Oggi nella Scia si legge che la somma è di 360mila euro, mentre prima era di 450mila, ma la cosa curiosa è che il progettista per la demolizione è lo stesso che tre anni fa relazionò che l’antenna sarebbe caduta entro tre mesi, forse i 90mila euro sono la parcella ricevuta per quella relazione che mise il panico alla città in periodo Covid”.
Il consigliere Vagginelli pone delle domande alla soprintendenza e all’amministrazione.
La consigliera Petitto, nel suo intervento: “si chiede un consiglio comunale propositivo e non polemico, ma devo fare un passaggio, Mirisola dice bene che da luglio dello scorso anno chiede di parlare dell’antenna, però bisogna capire perché questa mozione arriva oggi in aula. La richiesta del collega Mirisola era una richiesta in cui si parlava del dovere di tutti salvaguardare l’antenna e l’area, ricordando di mettere in campo tutte le azioni per acquisire l’antenna, questo nella prima richiesta. Oggi il consigliere Mirisola parla di provare a salvare il possibile e parla di memoria, insomma non vi resta che recitare il requiem o il de profundis. Oggi mi sto impegnando per trovare delle soluzioni per evitare l’abbattimento. Io dico che questa amministrazione debba impugnare davanti al Tar il decreto. Ma essendo imminente la demolizione l’unica strada è chiedere direttamente al presidente del Tar una sospensiva, facendo rilevare che il tutto si basa su una perizia di parte che ne descrive lo stato grave, dopo che da anni non ha fatto alcuna manutenzione. Sappiamo di questa perizia da fine 2024, sarebbe stato il caso di far fare una perizia per confermare o meno quanto sostenuto dalla Rai, in funzione del fatto che perizie precedenti non sono state del tutto veritiere. La perizia andava fatta già lo scorso luglio, ma, rivolgendosi all’ass. Aiello, che disse che c’era la crisi idrica, a novembre o a dicembre si poteva far fare ed oggi avremmo potuto fare ricorso allegandola. I motivi per l’impugnazione penso ci siano e che politicamente va impegnato. C’è il sospetto di una possibile speculazione edilizia, ma per questo si può ovviare intervento sul prg. Sono arrivati tanti soldi per feste e festini, fatti arrivare da deputati regionali, ma in passato tutti promettevano soldi da Somonà al presidente Miccichè, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ma ad oggi i soldi arrivati sono stati solo per feste e festini”. Il consigliere Mirisola, aggiunge la Petitto, chiese l’istituzione, oltre che di un consiglio, di una commissione, che mai si fece”.
Il consigliere Scalia invita il sindaco a proseguire sulle interlocuzioni con la Rai. Sul vincolo dell’area ha qualche dubbio, “bisogna cercare delle forme di sviluppo, ma pensare all’ennesima area verde non penso sia corretto, basta pensare al Parco Rosario Assunto”.
La dott.ssa Vullo non ritiene di dir nulla sul ricorso al Tar, proposto dalla consigliera Petitto, ma torna su Samonà ricordando che lei aveva manifesta la perplessità sul riproporre il vincolo, “ma ricevetti un indirizzo politico, che riproponemmo ma evidenziando la necessità di un intervento economico per la manutenzione”.
Precisa che l’intervento di verifica fu fatto con i rocciatori, a dimostrazione che erano dovute intervenire personale specializzato perché non poteva essere fatto da operai normali. Ricorda che con la fine del governo Musumeci, quando si era al punto che ha citato il consigliere Gambino, con il nuovo governo Schifani non si continuò, ma purtroppo si dovette ricominciare da capo e riferendosi al discorso della ricostruzione conferma che nell’ultimo tavolo tecnico dal Sindaco e dal Prefetto fu chiesta la ricostruzione, ma il delegato della Rai disse di non poter prendere questo tipo di impegno, ma che sicuramente si sarebbero fatte delle opere compensative.
Il consigliere Gambino precisa che il protocollo d’intesa era pronto per essere firmato, ma poi Musumeci fini il suo mandato.
L’Avv. Mancuso “il vincolo era su tutto, ma la struttura non è in pericolo di crollo, quindi i fabbricati possono essere ancora vincolati”. Ricorda che un ricorso al Tar fatto da privati ha un costo proibitivo, altra cosa è se lo fa un ente. Senza ricorso al Tar l’antenna a breve verrà demolita, “vi chiedo con il cuore in mano di intervenire”.
Il consiglieri Cancelleri ricorda che il comitato esiste dal 2013, “ma siamo arrivati sino ad oggi e se riparla di salvataggio”.
Cancelleri parla del video e del fatto che subito dopo arriva la revoca ed immediatamente dopo spunta la Scia con l’elenco delle imprese che lavoreranno. “Qualcuno dice che l’abbattimento potrebbe avvenire lunedì o martedì della prossima settimana, oggi ho visto, dall’esterno, che l’area è già pronta, e stata tolta l’erba, quindi è pensabile che a breve avverrà la demolizione”. Propone anche lui di mettere dei fasci di luce. Invita quindi l’amministrazione a fare di tutto.
Il presidente Bruzzaniti interviene dicendo che lui è altri consiglieri hanno fatto le barricate, ma oggi non è più possibile perché l’incolumità pubblica viene prima di ogni cosa. “Qui non stiamo organizzando un funerale, ma questo ha avuto negli anni la sua origine, peccato che manchi Rai Way. Oggi bisogna parlare del presente bisogna chiedere ma ricordarsi che loro sono i proprietari”. Non condivide il ricorso al Tar, “entrare a gamba tesa, in quanto ciò potrebbe dar fastidio alla Rai che potrebbe poi non acconsentire più ad effettuare le opere di compensazione. “Bisogna parlare di mediazione”.
La dott.ssa Vullo, risponde a Cancelleri sulle strane coincidenze, ma fa notare che le date non corrispondono, la richiesta è antecedente di mesi al video. Inoltre il vincolo era unico, su tutto, ma se qualcuno dovesse provare a intervenire su altro, basta poco per intervenire.
La consigliera Mosca chiede di intervenire ma il presidente Bruzzaniti le fa notare che già sono intervenuti due componenti del suo partito.
Chiude il sindaco dicendo che l’interesse è fare di tutto, sul ricorso afferma che domani si confronterà con l’ufficio legale, ma che i tempi sono stretti, ma conferma che si impegneranno a di fare di tutto per far lasciare un segno di identità, insieme al Prefetto che è stato molto incisiva nel chiedere anche la ricostruzione o qualsiasi altra cosa.
Ore 22:40 il presidente Bruzzaniti chiude la seduta.
Il video
Nella foto un momento del consiglio

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