Non mancano le polemiche per l’installazione dei silos, ne mancano ancora parecchi da collocare, tutti da 15 mila litri, che a guardarli, oltre a ricordare un panettone,

come ironicamente qualcuno ha pubblicato la foto sui social, potranno distribuire circa 11 mila litri d’acqua, visto e considerato l’impianto fatto, che lascia buona parte di essa non utilizzabile.
Ogni nisseno è ormai certo avrà diritto a 100 litri d’acqua.
Al momento c’è a quello davanti alla piazzetta dedicata al Papa, tra il Vescovado e l’Agenzia delle entrate, in viale Regina Margherita,

un altro nell’angolo di Piazza Mercato Grazia ed uno a Santa Barbara, posizionato in un primo momento davanti le finestre di un cittadino che, dopo essersene lamentato sui social con vari post, pare sia stato finalmente spostato.

Ma il sindaco Walter Tesauro, con un una comunicato ufficiale del Comune, ha ribadito che “i silos non sono e non saranno mai alternativi alla fornitura idrica erogata da Caltaqua. Si tratta di una misura emergenziale che prevede punti di approvvigionamento pensati per garantire un supporto in caso di necessita familiari improrogabili”.
Con questi turni ballerini, più che necessità, sarà quasi obbligatorio andarsi a rifornire, sperando sempre che la situazioni non si aggravi.
Si viene accusati di diffondere notizie non corrispondenti al vero, ma probabilmente ciò e dovuto al fatto che servirebbe una maggiore, più puntuale e soprattutto più precisa comunicazione, da parte di chi sa le cose come stanno e non è neanche corretto parlare di populismo, basterebbe rispondere puntualmente alle domande che vengono poste anche dai consiglieri di opposizione, invece di fuggire, rispondendo il problema è subito risolto.
Sarà stata una coincidenza o una precisa volontà, a voi la risposta, sta di fatto che domani alle 11 e stata convocata una conferenza stampa al Comune per comunicare le novità, sempre che ci siano, sperando non siano quelle già sentite un paio di giorni fa.
C’è da augurarsi anche venga finalmente chiarito come e quando si potrà prelevare, smentita categoricamente l’utilizzo di una card, vedremo se verrà spiegato il tutto.
Da quello che si sente, tramite servizi giornalistici, la situazione in città, dopo il distacco dall’Ancipa, sarà che verranno utilizzati i pozzi, alcuni già immessi in rete, altri in questi giorni, e i 12 silos nei vari quartieri, con il supporto delle autobotti della Protezione civile e l’aiuto, per anziani, disabili e malati, dei volontari della CRI.
Tutto questo per supplire alla chiusura dell’Ancipa.
I pozzi trovati trovati in estate, erogheranno 45 litri/secondo, a cui dovrebbero aggiungersi altri 95 litri provenienti dai pozzi tra Mazzarino e Butera.
Ma, se sempre un ma, quest’acqua verrà inviata al partitore Blufi, sulle Madonie, che a sua volta la rimanderà al serbatoio di Caltanissetta.
Il “ma” e quindi il timore è che in questo tragitto di andata e ritorno, dalla zona sud del Nisseno al partitore, l’acqua dovendo percorre diverse decine di chilometri, rischia di diminuire visto lo stato delle condutture, con le perdite che ben si conoscono, anche se alcune nel frattempo sono state riparate.
Rimane che augurarsi che, parole del sindaco, la turnazione rimanga ogni ogni sei giorni, non è il massimo ma si spera di portela almeno mantenere.
Ieri sui social sono state pubblicate foto dei lavori in corso e tutto fa ben sperare che la situazione non peggiori.
Ma su questo, sempre il sindaco Tesauro era stato chiaro “Sono stati privilegiati i pozzi con maggiore portata d’acqua e facilmente collegabili con la condotta idrica esistente. Ed e proprio grazie a queste nuove immissioni che possiamo rassicurare i cittadini garantendo loro che il calendario di distribuzione non verrà ulteriormente dilazionato”
Sta di fatto che molti cittadini si lamentano che l’acqua che sta arrivando in queste ore, è torbida e non fa un buon odore, ma probabilmente ciò, almeno si spera, è dovuto alla riapertura della distribuzione, anche se un controllo prima di distribuirla forse andava fatta, ma pare che anche questo problema si stia attenuando con il passare delle ore.
Viene intanto ufficializzato il finanziamento di 4 milioni e 200.000 euro per rifare la rete idrica della città, considerato che se ne perde oltre il 50%.
Ma si sa bene che non è un qualcosa che possa avvenire nel breve, ci vorranno i giusti tempi e si dovrà pazientare anche su future continue interruzioni.
La la pressione idrica in città è stata ridotta da tempo, anche questo è noto, ciò comporta che in alcune zone della città l’acqua non arriva da mesi e stessa cosa avviene nei palazzi ai piani più alti.
Per risolvere questo problema si è ancora in attesa della messa in funzione delle famose pompe di sollevamento, ma anche di questo si spera di avere aggiornamenti nella conferenza stampa di domai mattina.
Per il momento è tutto, capiamo che non sono belle notizie, vorremmo pubblicarne di migliori, ma la situazione questa è e queste vi raccontiamo, senza con questo voler creare allarmismi.
Ad Maiora