Più passa il tempo e più chi viene eletto o nominato per rappresentarci, appena varca la soglia del Palazzo viene colpita da amnesia
“Sarò il rappresentante di tutti i cittadini”…“Giuro di adempiere le mie funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”.
Queste le frasi di rito pronunciate al momento del giuramento, spesso poi dimenticate.
Come anche ci si dimentica di quando in campagna elettorale si ribadiva che avrebbero lavorato per i cittadini, ribadendo, ovviamente, l’amore per questa città.
Ci si dimentica che quando i cittadini pongono delle serie domande o chiedono spiegazioni, un loro dovere sarebbe quello di rispondere e chiarire, considerando che lavorano per essi.
Ma purtroppo se si potesse ascoltare quello che si dicono, probabilmente sentiremmo frasi del tipo…“lassatili parlari, tantu a tri ghiorna su scordano”.
Vero è che il nisseno dimentica facilmente, come sta dimenticando che in estate potremmo rivedere il film già proiettato la scorsa estate, considerato che nulla si sa dei pozzi, dei lavori sulle condutture, dei famosi 4,2 milioni per il rifacimento di parte della condotta cittadina, dei dissalatori, dei collaudi di altri dighe, per evitare che, come sta succedendo in questi giorni, in alcune dighe si aprono le saracinesche e l’acqua la si lasci finire a mare, perchè non collaudate.
Ma di questo, speriamo di non dover riparlarne prossimamente e la prossima estate.
Ci sono anche altre cose sulle quali i nisseni si interrogano e si aspettano risposte, che puntualmente non ricevono.
Domande, sia chiaro, poste non per mera curiosità.
Abbiamo avuto il caso dell’opera d’arte dell’artista Foresta, esclusa dalla mostra, organizzata da un collettivo di giovani all’interno del Festival Trame Contemporanee a cura di Progetto Collettivo, sol perchè appariva la bandiera della Palestina.
Per sgomberare il campo da facili conclusioni, tutti si aspettavano un intervento dell’ass. alla Cultura e vicesindaco Giovanna Candura, intervento che non c’è stato; al suo posto e in sua difesa è intervenuto il collega Petrantoni con una “giustificazione” non proprio del tutto soddisfacente.
Non avendo elementi per esprimerci, e non avendo ricevuto nessuna nota, non siamo volutamente entrare nella “nuova discussione”, questa volta relativa alla nomina di Alessandra Falci come direttrice del Teatro Margherita, persona che i non addetti ai lavori non possono che apprezzare, per simpatia e bravura.
Ma a quanto pare gli addetti ai lavori, coloro che sanno e conoscono bene l’ambiente, hanno sollevato pesanti dubbi sul curriculum presentato e, come si legge in un articolo apparso giorni fa su “la Repubblica Palermo, si mettono in discussione alcune esperienze citate.
E’ chiaro che a chi a Teatro ci va da spettatore poco potrebbe interessare tutta questa faccenda, ma sarebbe auspicabile un intervento chiarificatore dell’assessore alla Cultura o della stessa direttrice, se non altro per sgomberare il campo da pesanti accuse, nell’articolo si fanno riferimenti a esperienze del tutto o quasi inesistenti.
Chiaramente non si vuol esprimere giudizi o obbligare nessuno a intervenire, ma sarebbe opportuno e doveroso spazzare via ogni dubbio, in modo da poter iniziare la stagione teatrale in maniera serena, senza dubbi e senza sentire in sottofondo che probabilmente quell’incarico non andava dato.
Ci si augura che ciò avvenga, come anche arrivino le tante altre risposte ai quesiti posti in questi mesi.
I cittadini hanno dei precisi doveri, il non rispettarli comporta giustamente delle sanzioni, ma hanno anche dei diritti, in primis quello di essere messi al corrente di come si sta lavorando, per una maggiore trasparenza e per sgomberare ombre e dubbi, un dovere di chi amministra ma che che purtroppo non prevede sanzioni.
A Maiora
