Se Palermo ride, Caltanissetta, continua a piangere
Mentre Palermo respira, dal 23 dicembre all’1 gennaio, niente più razionamento, da noi nulla si sa, non solo se la turnazione verrà ridotta, visto che abbiamo si i pozzi che l’Ancipa, ma anche sulla reale portata dei pozzi.
Nulla ci è dato sapere, se quanto trionfalmente annunciato sulla portata dei pozzi e del completamento del by pass, fatto passare come record, stia dando i risultati sperati o meno.
Intanto sul versante dei comuni ancipadipendenti non arretrano di un centimetro e continuano a chiedere il distacco dei comuni del nisseno dall’Ancipa.
I sindaci dell’ennese denunciano che ancora Caltanissetta e San Cataldo prelevano acqua dall’invaso, unica loro fonte di sopravvivenza, così come hanno appreso la settimana scorsa, contrariamente a quanto era stato stabilito dalla Cabina di regia.
Ricordano che era previsto che l’invaso sarebbe stato destinato solo a Troina, Nicosia, Cerami, Gagliano e Sperlinga, non avendo fonti alternative, ma solo dopo che Caltanissetta e San Cataldo fossero stati collegati alla condotta Blufi e, quindi, ai famosi pozzi.
Dopo aver risolto il problema by pass, pare sia emerso un problema legato ad un pozzo che eroga 40 litri al secondo e che continua ad intasarsi e a bloccarsi, non consentendo l’erogazione prevista.
Giorni fa a Caltanissetta, qualcuno si spinse a chiedere addirittura di abbassare la turnazione da sei a cinque o a quattro giorni, richiesta supportata a livello regionale.
Ma al momento ai nisseni non è dato sapere nulla, forse non lo sanno neanche i richiedenti, nonostante facciano parte della maggioranza.
Sappiamo solo che i turni, al momento sono sempre gli stessi e l’unica notizia, che definire positiva lascia l’amaro in bocca, è che in due contrade dopo 186 giorni, sabato è finalmente ripresa l’erogazione, sperando che si sia messa la parola fine all’enorme disagio.
Ad Maiora
