Con un gran successo di pubblico si è tenuto ieri a Caltanissetta il “Concertone” in occasione del 1 Maggio, Festa del Lavoro
Moltissimi sono stati i nisseni, che sin dalle prime ore del pomeriggio hanno riempito viale Regina Margherita, divenuto il luogo preferito per questo genere di eventi.
Numerosa la presenza di diversi politici locali, anche di alcuni che nulla c’entravano con l’evento, ma che non poteva non esserci, anche in spazi dove non potevano e non dovevano starci, testimoniando il tutto con vari video, foto e selfie.
Abbiamo tratto dal profilo Facebook di Ivana Baiunco, questo post, che racconta da spettatrice diretta e autorizzata, quanto successo dietro le quinte e sul palco. Post che riportiamo integralmente.
“E’ stato bello. Successo di pubblico, per fortuna nessun inconveniente. Una festa della musica. Ieri in Viale Regina Margherita secondo le stime più di 7 mila persone che hanno goduto dello spettacolo offerto dall’amministrazione e dalla regione, 200 mila euro il contributo regionale per organizzare l’evento e non una lira presa dai capitoli del bilancio comunale. L’organizzazione tipica dei grandi concerti fin dalle prime ore del pomeriggio. Prima la Talent Zone con artisti siciliani e anche locali e poi i big. Se durante le ore pomeridiane le regole sono state rispettate. Per l’ingresso nel retropalco quasi a mo’ di campo di concentramento. “Tu chi sei ? Dove vai? Senza pass non si entra” sul palco solo per qualche immagine. Insomma un certo ordine che fa anche piacere. Dalle 20 in poi tutto è cambiato. I 10 pass assegnati all’amministrazione si sono moltiplicati come nel miracolo dei pani e dei pesci. C’è un momento in cui si perde il senso della misura e anche del ruolo. Ho visto consiglieri comunali sul palco a filmare la cantante di turno. Che poi dico io, da dietro il concerto perde anche di piacevolezza. Senza dire che c’è anche una questione seria che riguarda la sicurezza. Cavi, tralicci etc..il palco allestito ieri in viale Regina Margherita era quello dei grandi concerti una struttura imponente. Tuttavia stare dietro le quinte, dà un potere dal sapore freudiano. Ho visto video postati e foto di gente che non avrebbe avuto nessun ruolo per stare in quello spazio. Il retropalco è un luogo riservato agli addetti ai lavori. Ma il retropalco è un modo implicito e neanche poi tanto, di dire al mondo:” Io faccio parte di una casta”, i pochi eletti che hanno dei privilegi. Una sorta di stratificazione sociale data dal luogo e non dalle competenze. Perché poi si organizzano eventi di grande livello e si finisce alla sagra della festa di paese. Perché il rispetto delle regole diventa un optional ed avere la tracotanza di infrangerle un’acquisizione di potere. In una terra come quella siciliana in cui questa mentalità ha portato grandi sfaceli dei quali ne paghiamo ogni giorno le conseguenze”.
Foto e testo virgolettato tratto dal profilo Facebook di Ivana Baiunco
