La notizia del giorno è che finalmente la sanità e la formazione medica, università, a Caltanissetta tornano al centro del dibattito, ma lo fanno lasciando in una zona d’ombra le ambiziose promesse del passato che parlavano della creazione di un “Quarto Policlinico” a Caltanissetta.
L’incontro tenutosi oggi tra l’ASP e l’Università di Palermo ha delineato, infatti, un percorso concreto di potenziamento, concentrato però sulla nascita di un “Campus Universitario di Medicina” presso l’ospedale “Vittorio Emanuele”, ex ospedale, un progetto indubbiamente importante e rilevante, ma distante anni luce dal clamore mediatico delle precedenti promesse, non fatte da loro.
Per comprendere il quadro attuale, è necessario fare un passo indietro, a quando la classe politica regionale e accademica aveva acceso le speranze dei nisseni.
La città anni fa sembrava vicina a un’autentica svolta sanitaria e accademica.
Il deputato regionale Michele Mancuso aveva affermato con sicurezza che il Policlinico si sarebbe fatto a Caltanissetta, riportando una presunta volontà, “un’interlocuzione privata” del Presidente della Regione, Renato Schifani.
La dichiarazione, fatta durante un incontro al Consorzio Universitario e successivamente anche durante la campagna elettorale del 2024, che vide vincitore il candidato sostenuto proprio dall’on. Mancuso e dal centrodestra, aveva generato grande entusiasmo tra coloro che si battevano per far nascere il Policlinico a Caltanissetta.
A ciò si aggiunse la disponibilità del Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, che pur con la dovuta cautela, aveva aperto alla possibilità di un secondo policlinico per l’Ateneo palermitano.
Tuttavia, fin da subito, erano emerse le prime crepe.
Infatti nessun atto ufficiale o protocollo d’intesa era stato firmato.
La necessità di chiarezza era stata sollevata anche dai dirigenti sanitari, preoccupati dall’assenza di formalizzazione e dalla potenziale concorrenza, o collaborazione, dell’Università di Palermo.
Nonostante la mobilitazione di associazioni come “Caltanissetta Si Cura”, nell’assemblea del maggio 2022, e le varie manifestazioni organizzate dagli studenti nisseni, ed altri incontri e riunioni organizzate da altre associazioni, come ad esempio “APS Noi per la salute – Tina Anselmi”, l’invito a Schifani, come anche all’allora ass. Volo, ad “esporsi e fare chiarezza” è rimasto sostanzialmente inascoltato, senza che i protocolli promessi venissero siglati.
Assemblea cittadina di Caltanissetta Si Cura, maggio 2022
Manifestazione studenti 2024
L’incontro odierno tra i vertici dell’ASP e di UniPa sembra aver segnato un deciso cambio di rotta.
Si è passati dal sogno del “Policlinico” a una realtà più circoscritta e probabilmente realizzabile, il “Campus Universitario di Medicina di Caltanissetta”.
Le parti hanno discusso un nuovo modello per potenziare la formazione dei medici specializzandi, favorire la loro permanenza nel territorio e consolidare la rete tra sanità e università.
Il piano prevede la nascita del Campus presso l’ex ospedale “Vittorio Emanuele”.
La struttura, di proprietà dell’ASP, probabilmente verrà data in gestione all’Università di Palermo che si occuperà, come affermato nell’incontro, degli interventi di ristrutturazione e rifunzionalizzazione.
Ciò che emerge con forza dall’incontro è la totale assenza di riferimenti alle promesse del passato sia del Quarto Policlinico, più volte sbandierato come progetto di rinascita, ma ancora più significativa è la mancanza di ogni discussione riguardo l’ipotesi del Palazzo della ex Banca d’Italia.
Nonostante l’amministrazione comunale continui a ribadire la volontà di acquisirlo per destinarlo a sede della Facoltà di Medicina, l’iniziativa sembra non interessare o non essere tra le strategie dell’ASP e di UniPa, che hanno parlato di tutt’altro, concentrandosi nei nuovi spazi di formazione da creare all’interno della struttura ospedaliera esistente e del vecchio ospedale.
Insomma, mentre l’accordo tra ASP e UniPa sembra gettare solide basi per un Polo didattico rafforzato, il sogno del “Quarto Policlinico” resta una promessa fatta di annunci mai realmente concretizzatesi.
Non si può che essere soddisfatti di quanto discusso oggi, e siamo certi che qualcuno dirà che è la strada giusta per arrivare al Policlinico, mettendoci magari il famoso “cappello”, ma al di là degli annunci passati e probabilmente futuri, rimane l’amarezza che oggi si parli di altro e non di quello che si è “promesso” e “sbandierato” per anni.
Speriamo che quanto discusso oggi non rimanga sulla carta o nelle parole e che si dia al più presto il via alla ristrutturazione del “Vittorio Emanuele” e all’avvio del Campus.
Il rischio, altrimenti, è che anche questa promessa possa finire nel dimenticatoio, come le ambizioni del Policlinico dei mesi scorsi.
Caltanissetta ha bisogno per rinascere e ripartire di sviluppare due importanti volani, Università e Sanità ed ha anche bisogno di fatti concreti, di promesse non mantenute, francamente non sappiamo più cosa farcene.
Siamo certi che sia il Sindaco Tesauro che l’on. Mancuso siano a conoscenza di questo ambizioso pregetto e ci aspettiamo adesso che dicano qualcosa al riguardo, anche se dalle foto non sembrano essere stati presenti. Ad Maiora
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