“Giorni e giorni di richieste. E adesso sono qui, con la strada chiusa, l’attività bloccata… e tutta la merce pronta? Qualcuno ci dice cosa dobbiamo fare? Chi ci ripaga dei danni?” Chi se ne assume la responsabilità? Ore 12:38″
Questo è il messaggio che ci ha appena invito la titolare de “Il forno dell’Angolo”, Valentina Sfalanga, che giorni fa con suoi post su Facebook e tramite la nostra testata, chiedeva all’amministrazione comunale di essere informata sulla data di inizio dei lavori in viale Trieste dove insiste la sua attività.
Essendo un’attività che non commercializza solo pane, ma anche rosticceria e gastronomia, tale informazione le serviva per evitare di fare scorte di materiale o preparare prodotti che rischiavano di rimanere invenduti
Dopo i post e l’articolo, la signora ha pure inviato delle Pec al Comune, partendo dal protocollo e via dicendo, senza ricevere alcuno risposta.
Stamane però UDITE UDITE, riceve una telefonata dall’ass. Adornetto che le comunica che i lavori stanno per iniziare proprio davanti la sua attività.
Ovviamente non crede a quel che sente, ma affacciandosi non può che rendersi conto che quanto detto dall’assessore corrispondeva a verità, almeno è stato sincero, peccato la tempistica.
Come ci riferisce la titolare, adesso si ritrova scaffali e vetrine piene di alimenti, dal forno stanno per uscire tutte le pietanze che a ques’ora andavano vendute e giustamente si chiede “con l’attività bloccata… e tutta la merce pronta? Qualcuno ci dice cosa dobbiamo fare? Chi ci ripaga dei danni?” Chi se ne assume la responsabilità? e amaramente conclude “Non ci resta che stare davanti la nostra attività con le braccia incrociate”.

Sia ben chiaro, sappiamo bene che il rifacimento dei lavori avrebbe comportato dei disagi a residenti e commercianti, era normale, meno normale è che non si avvisi per tempo, specialmente quando certe informazioni vengono richieste proprio per evitare il verificarsi di queste spiacevoli situazioni
E dire che nella conferenza stampa, come anche successivamente, si era detto che si sarebbe comunicato con largo anticipo, ma da quel che è dato assistere ciò non pare sia avvenuto.
Per le prossime vie, caro assesssore Adornetto o chi per lui, forse sarebbe il caso di avvisare direttamente, specialmente i commerciati, con una maggiore attenzione verso coloro che la merce che producono non possono venderla nei giorni successivi….”Basta poco che ce vò!”
Quindi oltre a prendervi i giusti meriti per quello che state facendo, assumetevi anche la responsabilità del danno economico che, come in questo caso, state apportanto a questa attività, a causa di una non brillante comunicazione, attività che probabilmente non è la sola.
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