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Caltanissetta “naufraga”: politici assenti, amministratori silenti e servizi non il linea con quanto promesso

Last updated: 22/02/2025 15:02
By Sergio Cirlinci 326 Views 9 Min Read
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Come ieri, se non peggio

Tutti vorrebbero che la città in cui vivono fosse una città con all’orizzonte un bel panorama, fatto di speranza per tutti e soprattutto per le nuove generazioni.

Vorrebbero anche tacere, per non parlar male della città in cui vivono, ma poi, chi non ha nulla da temere e vedendo una città che va alla deriva, non riesce a star zitto e dice quel che pensa.

Non si riesce a tacere perchè si vede una città che inesorabilmente continua ad arretrare, lo dicono le statistiche, lo vedono i nostri occhi, una città che continua a svuotarsi, a desertificare quartieri storici, a demolire il passato senza costruire un futuro, un centro storico dove le attività, invece di aprire, calano le saracinesche, rendendo più vuoto il famoso “salotto”, dove attraversarlo e vedere già i paletti tutti o quasi divelti, da una rappresentazione plastica di come si è ridotta la città.

Vorremo, vorremmo, ma poi ci si ferma a riflettere e ci si accorge della triste realtà fatta di una città che dietro l’apparenza, dietro qualche evento o bella serata, nasconde a se stessa tante amarezze e tante verità.

Verità scomode, che nessuno vuol dire perché fanno male.

Come si può guardare con fiducia al futuro, assistendo giornalmente a continui disagi, a servizi inefficienti, causati da chi dovrebbe rendere la vita più serena ai cittadini ?

Siamo agli inizi del 2025 e siamo anche all’inizio di un mandato che prometteva tanto, anche se qualcuno ancora, in maniera ottimistica o perchè di parte, si ostina a dire “dategli tempo”.

Il tempo è però tiranno e quale tempo si vuol dare a coloro che già nei primi giorni dall’insediamento si sono presentati con raffiche di aumenti di ogni genere, aumenti che metteranno la mani nelle tasche dei cittadini, loro, quelli che dicevano “non lo permetteremo mai”.

Però ne parlano tutti e tutti sono arrabbiati e delusi, alcuni sconcertati, vorrebbero parlare, ma si ama “delegare”, che in nisseno vuol dire “parla tu ca a mi pari mali”.

Monito per i nostri cari amministratori e loro amici, che continuano a far finta che tutto vada bene, di non veder, di non leggere o sentire i cittadini, e che alcuni, troppo di parte, hanno pure l’ardire di definire “lamentosi”.

Si continuano però a pubblicare locandine e programmi culturali vari, sicuramente validi e interessanti, ma che hanno il sapore di pura distrazione di massa.

I nostri cari amministratori dovrebbero anche dar conto del loro operato alla cittadinanza, incontrandoli, spiegare loro cosa intendono fare.

Invece si trincerano nei silenzi e addirittura bloccano anche un possibile dialogo o aiuto con chi potrebbe essergli utile per l’incarico ricevuto.

Le occasioni se non ci sono si creano, l’ex sindaco Gambino ad esempio organizzò un’assemblea cittadina al Michele Abate, quando, dopo una sua ordinanza poi ritirata, si parlava del possibile rincaro della TARI, cercando un “confronto costruttivo”.

Ancor prima di lui lo fece l’ex sindaco Ruvolo, che organizzò assemblee allo Scarabelli dove, oltre a raccontare quanto fatto e quello da fare, rispondeva alle domande dei cittadini.

Adesso invece si “evita”, già non si risponde, figurarsi prestarsi ad un confronto, ma probabilmente perchè non saprebbero che dire o cosa rispondere.

Ci si chiede adesso cosa intendano fare per porre rimedio ai tanti disservizi e tematiche lontane dall’essere risolte, sperando almeno che ci stiano lavorando, cosa che sarebbe già utile sapere.

Una città che protesta per i disagi creati a causa ad esempio dei pignoramenti dei c/c e che nessuno ha avuto il coraggio di chiarie pubblicamente o di esporsi, intanto per chiedere scusa a quei cittadini ai quali hanno ingiustamente creato disagi e a chi lo ha subito per non aver voluto o potuto pagare, per informarli bene sul come devono comportarsi, come anche nessuno ha chiarito la storia della nomina del Direttore Artistico del Teatro Margherita, come nessuno riferisce se e come ci sarà una stagione teatrale comunale, come nessuno ha il coraggio di dire se e quando avremo un presidente del Consorzio universitario, che possa far ripartire l’università in città con tutto quello che ne deriva, come nessuno riesce ad ammettere che qualche assessore sta recando un danno di immagine all’amministrazione stessa, come nessuno parla più della piscina, dell’antenna, delle ville, delle strade colabrodo e chi ne ha più ne metta.

Tanto per il momento l’acqua arriva e sono tutti felici e contenti.

Scrivere sui social o mandare lettere serve a poco, visto che fanno orecchie da mercante, orecchie che invece funzionano benissimo quando qualcuno si vede preso di mira e comincia a minacciare o a bloccare.

Ormai è chiaro che certe alleanze non si possono rompere, i patti tra di loro li mantengono, meno quelli fatti con i cittadini.

Però capita di sentir dire, “candidati tu e risolvi, visto che sei così bravo a parlare e che ogni mattina cerchi il pelo nell’uovo”.

A chi a stile mantra ripete ciò, è giusto ricordare che non tutti i cittadini possono o devono partecipare alla vita politica, ma possono partecipare diversamente…ma forse questo è quello che da più fastidio e magari si tenta di metterli pure e a tacere.

Tanti sono i cittadini, magari più capaci di qualcuno, verrebbe da dire “non ci vuole molto”. che però per vari motivi non possono impegnarsi in politica, però si sono prestati ad iniziative che hanno prodotto solo la loro indifferenza, per non dire sfottò, di conseguenza, il loro ruolo, oggi come ieri, sarà solo quello di evidenziare , tramite giornali o social, quelli che non hanno timore a esporsi e parlare della città, per essere da stimolo, da supporto ai cittadini, spesso lasciati da soli al loro destino, non avendo spazi per farsi sentire.

Denunceranno, evidenzieranno, segnaleranno quello che, secondo loro, ma con piena dimostrazione di quel che dicono, non è fatto bene o fatto tanto per mettere a tacere qualcuno, sostenuti da tutti coloro che giornalmente, essendo liberi, continueranno a scrivere e a commentare senza timore perchè non assoggettati .

Pur sapendo di essere forse gli unici a farlo, continueranno imperterriti e non si faranno intimidire dai più o meno “consigli amicali” o tentativi di boicottaggio.

Nisseni, vale anche per gli spariti e silenti, ricordate che i “residenti” a Palazzo del Carmine sono i rappresentanti dei cittadini, pagati da tutti, adesso anche più profumatamente, dopo che si sono proposti, senza costrizioni, per amministrare la città al meglio.

Bene, rispondano alle promesse fatte e alle aspettative o qualcuno è meglio che faccia altro.

Non facciano i presuntuosi, in politica è un boomerang, il malcontento cresce e prima o poi anche coloro che adesso tacciano o li accarezzano, pian pianino, dopo essere stati “sedotti e poi abbandonati”, apriranno bocca.

Di personaggi che si lavano facilmente le mani, che scaricano al altri o al passato colpe, che sono bravi a gettare solo fumo negli occhi, siamo francamente stanchi e saturi.

Coraggio Caltanissetta, coraggio nisseni, apriamo bene orecchie e occhi e non lasciamoci abbindolare da promesse vane….il tempo delle favole è finito, una su tutte quella del Policlinico.

Ad Maiora

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