Un cittadino molto indignato e adirato, contatta telefonicamente la nostra redazione riferendo di aver appena ricevuto la fattura di Caltaqua, come da foto sotto, relativa al trimestre 22 luglio/22 ottobre.
“Normale”, è stata la risposta, “che nonostante la crisi idrica, con una turnazione oggi a 6 giorni le sia arrivata la bolletta”, ma la sua spiegazione lascia interdetti anche gli utenti più arrabbiati e in questo caso c’è veramente da dire che al danno si deve aggiungere la beffa.
L’utente la ritiene “esagerata” e precisa che il danno consiste, nel loro caso, nel non aver ricevuto l’acqua corrente per mesi, più di quattro, ma vedersi recapitare comunque la bolletta, ma quello che lo indigna maggiormente, è il rapporto tra il consumo registrato e il totale da pagare.
La beffa consiste nel leggere che a fronte di un consumo di 1 m3, mille litri, costo 1,22€, l’importo totale da pagare è di € 70,03.
Per correttezza precisa che la fattura fa riferimento ad una palazzina con 4 utenze.
Ma giustamente rileva che sempre di mille litri di acqua trattasi e quelli sono entrati, aria a parte, nei recipienti e, anche se l’importo andrà diviso in quattro, il costo sarà di 17,5€ a famiglia che in tre mesi di fatturazione ha ricevuto appena 250 litri, media 2,77 litri al giorno.
Nella fattura si leggono i seguenti costi: 43,20 € quota fissa acqua, 5,65 quota fissa fognatura, 12,43 quota depurazione, il resto tasse varie e Iva.
La telefonata si conclude specificando che in estate, ma anche in inverno, è impossibile gestire una casa e provvedere alle primarie esigenze igienico sanitari, avendo a disposizione 2,77 litri di acqua in media al giorno, e qui arriva l’altra beffa.
La palazzina dovrà ripartire ed aggiungere al totale da sborsare, anche il costo delle autobotti, comprate a caro prezzo nel periodo, non essendo risultate sufficienti neanche qualche autobotti mandata da Caltaqua, sperando sempre che nelle prossime bollette non vengano anch’esse fatturate. Ad Maiora
