Nell’articolo pubblicato stamattina, articolo, riguardo al nuovo presidente del consorzio universitario di Caltanissetta, che proviene dalla Lega e ha partecipato al raduno di Pontida, abbiamo sollevato alcune questioni importanti.
È chiaro che sollevare questioni è solo il primo passo, senza un seguito, il fatto rischia di passare inosservato.
È fondamentale quindi che la politica locale tutta, in primis quella che siede a Palazzo del Carmine, senza distinzioni di appartenenze politiche, si interroghi e chieda chiarimenti sulle direzioni e le future strategie che il nuovo presidente intende adottare per il Consorzio universitario nisseno.
È essenziale che ci sia una mobilitazione della politica locale per ottenere risposte chiare.
In un periodo così delicato per l’istruzione, per la libertà di espressione e di manifestazione, e in generale la cultura, l’intera comunità ha il diritto di sapere quali saranno le priorità, i progetti e le strategie per lo sviluppo dell’università.
Abbiamo tristemente assistito nel recente passato, durante una mostra, ad una forma di “censura”, ovviamente smentita non direttamente dall’assessore, più un’arrampicata sugli specchi che una spiegazione, su un preciso tema, Palestina, e non vorremmo che questo possa ripetersi un domani anche a livello universitario.
Pertanto sarebbe opportuno fare chiarezza e trasparenza garantire che le decisioni siano prese nell’interesse esclusivo degli studenti e del territorio, senza influenze di logiche partitiche o ideologiche.
Sarebbe quinti opportuno e doveroso i rappresentanti politici locali tutti, ripetiamo, a prescindere dal loro schieramento politico, richiedano un incontro pubblico o audiscano in commissione il nuovo presidente, per ascoltare direttamente dalla sua viva voce le sue idee su temi come immigrazione, accoglienza e questioni internazionali, possibilmente anche con un chiaro riferimento alla questione palestinese, in quanto tutto ciò potrebbe influenzare certe azioni e programmi futuri.
Da chiedere anche come intende mantenere e potenziare le attuali offerte formative o se ci saranno cambiamenti significativi legati all’appartenenza politica.
La città di Caltanissetta e la sua provincia hanno un forte bisogno di un’università libera e che possa fungere da motore di sviluppo culturale e come volano per l’economia locale.
La politica locale ha la responsabilità di garantire che l’università non si trasformi in un’arena di scontro politico, ma rimanga un ambiente di crescita e opportunità per tutti, indipendentemente da come la si pensi politicamente o sulle proprie origini, garantendo libera espressione e libertà di manifestare.
È fondamentale avere chiarezza sul futuro del Consorzio, e alla luce degli eventi recenti, questo è diventato un passo non solo necessario, ma anche urgente.
Sarebbe anche auspicabile che Lega nissena, presente a Pontida, prendesse le distanze dai cori contro i meridionali. Ad Maiora.
——————
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o