Da oggi il servizio di ricevimento all’Ufficio “più amato” dai nisseni, al punto di aver superato anche quello dell’Agenzia delle Entrate, come annunciato, in stile “habemus….”, estenderà l’orario di apertura al pubblico.
Questa novità arriva in seguito alla direttiva dell’assessore ai Tributi, Calogero Adornetto, e cosi i cittadini potranno recarsi nella sede di via Alcide De Gasperi nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8,30 alle 13,30.
“Che fosse la volta buona”, il primo commento alla notizia, dopo le diverse soluzioni annunciate e messe in pratica, ma che ad oggi non hanno avuto risultati.
Intanto ad oggi i cittadini continuano a segnalarci disagi e disservizi, disagi per quanto riguarda l’approccio diretto con l’ufficio e i disservizi nel vedersi recapitare cartelle già pagate con, in alcuni casi pignoramenti di conti correnti o prelievi di somme non dovute.
Ci segnalano anche il caso di una anziana disabile che ha per poco evitato il pignoramento del proprio conto corrente per una cartella del 2018, dopo, come pare di capire, si erano interrotti i termini di prescrizione.
Le file, con persone costrette ad andarsi a piazzare davanti l’ufficio dalle tre di notte, sono ormai diventate un esempio di come viene gestito il servizio e di come vengono trattati i cittadini
Sono mesi, per non dire anni, che ripetiamo queste cose ma, nonostante siano cambiati amministrazione e assessore, la situazione resta invariata, se non peggiorata.
E dire che questa nuova amministrazione, tanto critica con la precedente, vantasse di avere le soluzioni pronte per risolvere anche questo problema.
Problemi informatici, di personale, sentiamo ripetere sempre le stesse parole, ma la situazione continua a rimanere grave per coloro che hanno la “disgrazia” di dover avere a che fare con questo ufficio.
Come se già non bastasse l’aver aumentato in maniera spropositata la tariffe della TARI, stimata in un 15 massimo 17%, parole pronunciate dal Ragioniere Generale del Comune, in fase di approvazione del nuovo regolamento ma, che all’arrivo delle bollette, sono risultare almeno del doppio, con aumenti superiori al 30%.
Ma di questo nessuno ne parla, intenti come sono a preoccuparsi di poltrone, cose che ai cittadini francamente disgustano.
Cittadini già disgustati nel vedersi mettere le mani in tasca, cosa che qualcuno sosteneva loro non avrebbero mai fatto, con l’aumento della TARI come anche l’assistere all’aumento dei gettoni e emolumenti, che incidono sulle casse comunali.
Si sono annunciati, dicevamo, aumento di personale e nuove possibilità informatiche per segnalazioni, reclami, per avere chiarimenti, con lo scopo smaltire le lunghe file e appuntamenti fissati dopo svariati mesi, alcuni addirittura ben oltre la scadenza del tributo da pagare.
Ma nulla è cambiato.
Qualche cittadino lamenta anche un trattamento che poco sa di servizio pubblico, dove in alcuni casi si viene trattati come “evasori” o peggio, pur avendo pagato.
Le verifiche sono arrivate a tantissime famiglie che hanno da sempre regolarmente pagato, ma che oggi si ritrovano a dover dimostrare il proprio senso civico di fronte a chi non lo rispetta.
Tutta questa situazione sa di grottesco e offensivo, ma questa è la situazione e a poco servono gli interventi dell’amministrazione più interessata a difendere i provvedimenti presi che a difendere i cittadini.
Sta di fatto che la lotta all’evasione miete vittime che nulla hanno a che fare con l’evasione.
Le urla dei cittadini sono la dimostrazione che una cosa è parlare e criticare chi in passato gestiva il servizio, alta cosa è risolvere il problema.
I cittadini vanno tutelati senza se e senza ma, la stessa opposizione, che spesso ha tessuto lodi e capacità dell’assessore, intervenga e, oltre a chieder conto di altre cose, chieda conto di quanto sta succedendo e soprattutto il perchè, in maniera più incisiva di quanto fatto recentemente con l’interrogazione dei consiglieri Turturici e Vagginelli.
L’assessore Adornetto dovrebbe smetterla con questo suo continuo annunciare modifiche risolutive che, alla luce dei fatti, dimostrano non risolvere nulla e, se non riesce a sistemare il tutto, prenda delle decisioni più efficaci, cercando di ben comprendere dove sta il problema o chi lo ha creato.
Se poi non dovesse riuscirci neanche in questo modo, faccia suo il detto che “se davanti ad un problema non si trova la soluzione, probabilmente il problema sei tu”. Ad Maiora
