“Gentile redazione e cortese Direttore,
Ho atteso un po’ di tempo prima di scrivere questa lettera, che vi invito a pubblicare, per esprimere il mio profondo compiacimento sul rimpasto avvenuto in giunta di alcuni giorni fa e che finalmente ha estromesso la Lega dalla Giunta che governa Caltanissetta, formata da partiti che da sempre hanno come loro principio cardine l’unità nazionale.
Sappiamo tutti che l’ingresso di questo partito in Giunta non è stato frutto del un consenso popolare. I voti ottenuti dalla Lega in città sono stati, di fatto, un chiaro segnale di dissenso da parte dei cittadini, un segnale che la politica, però, ha preferito ignorare attraverso accordi e calcoli di potere. Nulla di personale con l’ex assessore, sia chiaro, ma il partito della Lega, per la sua stessa natura, fatica a trovare una logica ad un suo radicamento qui al Sud.
A mio modesto avviso, il risultato delle ultime elezioni ha dimostrato una cosa di cui vado fiero e cioè che la nostra città non si lascia più prendere in giro, non dalla persona, ma del partito di cui fa orgogliosamente parte.
La sua carriera politica è stata compromessa e forse ormai chiusa definitivamente, non potendo di certo contare su una base elettorale significativa, che sarà sicuramente diminuita dopo la sua non certo esaltante performance amministrativa e dopo aver sporto querela contro dei cittadini che avevano osato esprimere legittime critiche nel periodo della crisi idrica dello scorso anno.
Sebbene provenga da Forza Italia, dubito che questo partito lo riaccoglierebbe, anche se probabilmente non ci tornerebbe nemmeno lui, anche se in politica ormai non ci si stupisce più di nulla.
A questo ragionamento si aggiunge una domanda, che in parte lo difende: ma perché solo lui ha pagato per l’infedeltà alle elezioni provinciali? Anche la Democrazia Cristiana e Noi Moderati non hanno dimostrato fedeltà, eppure hanno ancora saldamente un loro posto in giunta, o forse qualcuno è in attesa di liberare una poltrona per accogliere il nuovo assessore di Orgoglio Nisseno.
Questa situazione rivela una palese mancanza di coerenza e, al tempo stesso, paura e debolezza politica.
Mancuso e Tesauro, da quello che si legge oggi sulla stampa locale, ieri non sono nemmeno riusciti ad assegnare le deleghe alla Provincia, rischiando di allungare i tempi per una ripartenza le libero consorzio copo il lungo commissariamento, aumentando tensioni che possono ripercuotersi anche in Comune.
Il tutto in vista delle prossime elezioni regionali, anche se un giornale regionale da Mancuso come probabile futuro assessore all’economia, ma chi fa politica sa bene che ciò avviene quando si vuol evitare che il nominato lo diventi veramente.
Spero che i nostri amministratori si rendano conto della situazione di stallo che stanno creando in citta, dove non si muove nulla di concreto, se non qualche poltrona. Dov’è quella rinascita promessa?
Cordiali saluti”
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