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Caltanissetta: Le possibili ripercussioni politiche in seguito all’inchiesta in corso sulla sanità siciliana

Last updated: 09/11/2025 9:00
By Sergio Cirlinci 539 Views 19 Min Read
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Caltanissetta e i nisseni sono molto ospitali e aprono sempre le porte di casa e le sale a tutti

Contents
La Traiettoria di Totò CuffaroRadicamento e adesioni a CaltanissettaIl conivolgimeto di Saverio Romano di Noi ModeratiAmministrative 2024 a CaltanissettaNoi ModeratiNuova DcL’accordo di colazione del centrodestraMa veniamo agli eventi di questi giorniRipercussioni localiL’opposizioneLa crisi di fiducia dei cittadiniLa speranzaSi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

Molti lettori ci pongono domande o ci chiamano per chiederci quali ripercussioni, a livello politico, l’inchiesta della procura di Palermo potrebbe avere a Caltanissetta avendo in consiglio e in giunta esponenti dei partiti coinvolti.

La richiesta è abbastanza comprensibile, specialmenteda parte di chi non segue la politica locale. Proprio per venire incontro ai nostri lettori abbiamo cercato, sperando che nessuno si risenta, di riassumere alcuni passaggi, documentandoli, con la speranza che possano chiarire dubbi e perplessità, ribadendo che il principio che si è colpevoli solo a sentenza definitiva e che l’inchiesta è ancora solo all’inizio e con sviluppi imprevedibili.

Mettetevi comodi, la lettura è lunga. Andiamo con ordine partendo dall’inizio della storia.

La Traiettoria di Totò Cuffaro

Dalla “Seconda Vita” alla Segreteria Nazionale.

La Democrazia Cristiana, il partito che ha dominato la scena politica italiana per decenni, ha visto un tentativo di rinascita, in particolare in Sicilia, fortemente legato alla figura di Salvatore “Totò” Cuffaro.

Dopo la sua esperienza politica, presidenza Regione Siciliana, 2001-2008, la condanna definitiva per favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio con l’aggravante di aver favorito la mafia, 2011, e l’espiazione della pena, Cuffaro è tornato attivamente in politica.

Il suo rientro è avvenuto ufficializzando il lancio della Nuova Democrazia Cristiana in Sicilia nell’ottobre del 2020.

Nel maggio del 2023, l’ascesa di Cuffaro è stata consacrata con l’elezione a Segretario Politico Nazionale del partito durante il XX Congresso della DC.

Questo passo ha segnato non solo il suo ritorno ai vertici della politica ma anche il consolidamento della sua leadership nella rinnovata forza centrista e democristiana.

Sotto la guida di Cuffaro, la Nuova DC ha cercato di posizionarsi come un attore centrale, in particolare nel panorama politico siciliano e di centrodestra.

Il partito ha puntato a richiamare i valori e l’elettorato tradizionale della DC, con particolare attenzione alle tematiche sociali, cattoliche e alla difesa del territorio.

La DC a guida Cuffaro è tornata a partecipare alle competizioni elettorali, cercando di costruire alleanze con le forze di centrodestra, dove ha espresso candidati e ha sostenuto la maggioranza regionale.

L’adesione al partito ha coinvolto figure che hanno fatto parte di precedenti formazioni centriste o che hanno militato nella DC storica o nei partiti successivi. Tra gli esponenti di spicco che hanno aderito o che sono stati vicini al progetto, vi sono stati vari politici locali e regionali, e figure come l’ex Ministro Saverio Romano, anch’egli parte della storia del centrodestra siciliano e nazionale.

Il percorso della DC di Cuffaro non è stato esente da nuove ombre giudiziarie, che hanno richiamato alla memoria i precedenti legali del suo segretario, dopo la condanna definitiva che lo ha portato in carcere per i reati di favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa, Cosa Nostra.

Si dimise dalla carica di Senatore nel 2011 ed espiò la pena fino al 2015. Successivamene, nel febbraio 2023, il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha concesso a Cuffaro la riabilitazione, dichiarando estinta la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, motivando che non avrebbe dovuto essere applicata a quel tipo di reato secondo i principi costituzionali di legalità e irretroattività. Questa riabilitazione ha di fatto aperto la strada al suo ritorno a pieno titolo nella politica attiva.

La Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro ha un forte radicamento territoriale, soprattutto in Sicilia e di una base di voti che ha saputo riattivare.

Tuttavia, il percorso è costantemente oscurato dalle vicende giudiziarie, recentissime e passate, che continuano a sollevare interrogativi etici e politici sui metodi di gestione del potere e sui rapporti tra politica, affari e criminalità organizzata. Il futuro della DC di Cuffaro dipenderà inevitabilmente dall’esito di queste nuove inchieste e dalla capacità del partito di superare un’immagine pubblica legata indissolubilmente ai procedimenti giudiziari.

Radicamento e adesioni a Caltanissetta

La provincia di Caltanissetta è stata fin dall’inizio un’area chiave per il radicamento del progetto politico di Cuffaro, data la storica influenza del centro-destra democristiano nel territorio nisseno.

Una figura di rilievo legata al territorio nisseno è l’avvocato Lidia Licata, che è stata identificata come responsabile regionale Giustizia della DC Nuova, all’epoca DC Nuova, nel 2023 e che aveva promosso importanti iniziative politiche a Caltanissetta, come un convegno sull’economia e l’occupazione tenutosi presso il Consorzio Universitario nisseno nel marzo 2022. La sua nomina e la promozione di eventi pubblici indicano un’attività strutturata del partito nella provincia.

Lidia Licata nuova responsabile del dipartimento Giustizia della DC

Il 12 settembre 2023, a Caltanissetta nella Sala Gialla del Comune si tenne la conferenza stampa, alla presenza di Totò Cuffaro e dell’assessora regionale Nuccia Albano, dove venne annunciato il passaggio dell’allora consigliere comunale Matilde Falcone che da #diventeràbellissima, formazione di Nello Musumeci, aderiva alla Nuova Dc. La Falcone in quell’occasione dichiarava: “Ringrazio tutti i numerosi amici che ieri sono venuti in sala gialla al comune di Caltanissetta, e mi hanno onorato con la loro presenza. È stato un bellissimo ed emozionante momento. La Democrazia Cristiana è la mia nuova casa e io continuerò la mia attività politica sempre con scrupolo e coscienza, a testa alta e schiena dritta! Ringrazio Totò Cuffaro e Nuccia Albano per il loro supporto. Infine ringrazio tutta la classe dirigente della DC , intervenuta da tutta la provincia che ha dimostrato grande affetto nei miei confronti! È importante far parte di un grande progetto e di una grande squadra, le battaglie in favore dei cittadini, si vincono assieme La DC è un grande partito che cresce giorno dopo giorno e io sono orgogliosa di appartenervi! “

Caltanissetta. Matilde Falcone, consigliere comunale, aderisce alla DC 

Nel video sotto, di Tfn, settembre 2023, la conferenza stampa della presentazione e in quell’occasione aderì anche il sindaco di Delia, Gianfilippo Barbieri

Nonostante la conferenza stampa di presentazione dell’adesione al partito di Cuffaro, la consigliera Falcone continuò a sedere trai i banchi del consiglio comunale come esponente del suo vecchio partito, #diventeràbellissima, non avendolo mai comunicato ufficialmente all’ufficio di presidenza.

Situazione che fu sollevata in consiglio comunale dall’allora consigliere del M5S Michele D’Oro, che chiedeva il passagio della collega al gruppo misto, ma si sentì rispondere dal presidente del consiglio, Giovanni Magrì, che ufficialmente il suo ufficio non aveva ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in tal senso dalla consigliere e che quindi rimaneva in consiglio come  #diventeràbellissima.

Tra le adesioni più rilevanti di figure istituzionali in carica si segnalano appunto quella di Gianfilippo Bancheri, Sindaco di Delia, che dichiarava

“Aderisco con entusiasmo alla D.C. di Totò Cuffaro, perchè è un partito in cui riconosco i valori e i principi che da sempre hanno ispirato la mia azione politica- amministrativa e perfettamente in sintonia con la mia impostazione culturale.“ La mia” -aggiunge- “è una scelta ponderata, fatta nella convinzione che il partito del segretario nazionale Cuffaro sia la migliore realtà politica in grado di dare risposte concrete alle innumerevoli istanze che provengono dal territorio”.

CRESCE ANCORA LA DC: ADERISCE GIANFILIPPO BANCHERI, SINDACO DELLA CITTA’ CHE HA COSTRUITO IL TEMPIO CREMATORIO DELLA SICILIA

Queste adesioni, come altre, dimostrano che la strategia di Cuffaro di riattivare la rete democristiana locale attraverso gli amministratori ha avuto successo in diversi centri della provincia nissena.

Il conivolgimeto di Saverio Romano di Noi Moderati

Anche l’on.Saverio Romano, coordinatore regionale del partito, è al momento coinvolto nell’inchiesta palermitana, anche sei il suo avvocato Raffaele Bonsignore tiene a precisare

“Il mio assistito, onorevole Francesco Saverio Romano, è indagato esclusivamente in relazione ad un unico episodio e ai capi di imputazione ad esso riferiti. Tutte le ulteriori ricostruzioni giornalistiche che fanno riferimento ad altri aspetti dell’indagine, o che collegano il suo nome a vicende e soggetti del tutto estranei ai fatti contestati, sono prive di fondamento e costituiscono un accostamento improprio e fuorviante, tale da ingenerare nell’opinione pubblica la falsa percezione che l’onorevole Francesco Saverio Romano sia coinvolto in una pluralità di episodi o in condotte che non gli sono in alcun modo attribuite”.

Inchiesta, il legale di Romano: “Indagato per un solo episodio, ricostruzioni infondate”

Amministrative 2024 a Caltanissetta

Noi Moderati

A Caltanissetta Noi Moderati è ben rappresentato e lo dimostra il brillante risultato ottenuto alle scorse amministrative, dove ha ottenuto tre seggi nel Consiglio Comunale, Mannella, Mzza, Piscopo anche se quest’ultimo adesso è passato al gruppo misto,

In giunta siede con con due assessori Pier Paololo Olivo e Ermanno Pasqualino.

Nuova Dc

Nelle elezioni comunali del 2024, la DC a guida Cuffaro ha dimostrato di avere uno scarso consenso non ottenendo grossi risultati, infatti il partito della Nuova DC ha sostenuto il candidato del centro-destra Walter Tesauro, raccogliendo un risultato elettorale poco significativo, mentre nel comune di Gela ha ottenuto circa il 7% dei voti e un consigliere eletto.

Le elezioni amministrative si sono svolte l’8 e 9 giugno 2024, il primo turno e il 23 e 24 giugno 2024, il ballottaggio e a seguito dei risultati e della ripartizione dei seggi, la lista DC, Democrazia Cristiana non è riuscita a eleggere nessun consigliere comunale, avendo ottenuto con la propria lista 989 voti, il 3,62%.

La nomina di Matilde Falcone come assessore è stata inserita nella Giunta comunale in quota Democrazia Cristiana (DC) e le sue deleghe includono settori chiave come gli Affari Demografici, gli Affari Generali, il Benessere dell’Animale e Randagismo, e soprattutto le Risorse Umane.

In sintesi, la nomina di Matilde Falcone ad assessore è stata il risultato di un accordo pattuito della partecipazione della Democrazia Cristiana alla coalizione che ha portato alla vittoria Walter Tesauro.

L’accordo di colazione del centrodestra

Sulla stampa locale di venerdì 16 febbraio 2024, si leggeva la notizia ufficiale della chiusura dell’accordo di coalizione del centrodestra, in appoggio alla candidatura di Walter Tesauro.

Amministrative a Caltanissetta, Mancuso: “Le liste che raggiungeranno il 5% dei consensi saranno rappresentate in giunta”

La coalizione era formata da Forza Italia. che esprimeva il sindaco, Fratelli D’Italia, Lega, Nuova Dc, Lista Giovanna Candura, Lista Civica per Caltanissetta e Lista Tesauro Sindaco.

Lo stesso On. Mancuso dichiarava: “Ogni lista dovrà avere la giusta rappresentanza il giunta. A conclusione della competizione elettorale chi avrà ottenuto il quorum necessario per eleggere consiglieri comunali, ovvero il 5%, avrà il giusto riconoscimento. Mi pare il metodo più democratico possibile” e aggiungeva” in politica alla fine sono i numeri quelli che contano. Forza Italia avrà un solo un assessore designato come tutte le altre liste eccetto Fratelli D’Italia che ne avrà due assieme alla presidenza del consiglio, in quanto partito di maggioranza che ha fatto un passo indietro sulla scelta del candidato sindaco”

Ma, pur di non lasciar fuori dal Palazzo coloro che contribuirono alla vittoria al ballottaggio, sia la Dott.ssa Falcone, Nuova Dc, come anche l’Avv, Aiello, Lega, e la Prof.ssa Candura, Caltanissetta 2030 Riprendiamo il Cammino, ottennero l’incarico di assessori, in barba al “5%”.

Per completezza di informazione va detto che nell’agosto scorso all’ass.Aiello sono state ritirate le deleghe e al suo posto è stato nominato Marcello Mirisola, Forza Italia.

Ma veniamo agli eventi di questi giorni

Il novembre 2025 ha segnato un nuovo, significativo, sviluppo giudiziario che ha scosso il partito e la politica siciliana.

L’indagine della Procura di Palermo ipotizza l’esistenza di un “sistema di potere politico-mafioso” legato alla gestione di appalti pubblici, in particolare nel settore della sanità, come l’ASP di Siracusa e l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo e nei consorzi regionali.

Favori negli appalti: indagato l’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro

I pubblici ministeri, ritenendoli al vertice di tale sistema, hanno avanzato la richiesta di arresto per Totò Cuffaro e l’ex Ministro Saverio Romano, oggi deputato di Noi con l’Italia, formazione poi confluita insieme ad altre in Noi Moderati.

L’inchiesta coinvolge 18 persone alle quali in questi giorni se ne sono aggiunte altre a vario titolo.

Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta.

Questa nuova inchiesta ha immediatamente generato un “terremoto politico” in Sicilia, scuotendo la maggioranza regionale e mettendo in discussione l’assetto e le alleanze del centro-destra.

La Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro, dimessosi ieri da segretario nazionale,

Cuffaro si dimette da segretario nazionale della Democrazia Cristiana

rappresenta il tentativo di riportare in vita un’identità politica storica, forte di un radicamento territoriale, soprattutto in Sicilia, e di una base di voti che ha saputo in questi anni riattivare.

Tuttavia, il percorso è costantemente oscurato dalle vicende giudiziarie, recentissime e passate, che continuano a sollevare interrogativi etici e politici sui metodi di gestione del potere e sui rapporti tra politica, affari e criminalità organizzata.

Il futuro della DC di Cuffaro dipenderà inevitabilmente dall’esito di queste nuove inchieste e dalla capacità del partito di superare un’immagine pubblica legata indissolubilmente ai procedimenti giudiziari.

Ripercussioni locali

L’impatto di un’inchiesta di tale natura in una piccola comunità come la nostra, non può passare inosservata, anche se nessuno al momento ha proferito parola, e quasi sicuramente non lo farà.

L’eventuale sospensione di qualche assessore, cosa improbabile come anche le dimissioni, piutosto cambierebbero partito, creerebbe una forte instabilità nella Giunta, dove gli appetiti e le richieste sono forti.

Fratelli d’Italia ha più volte chiesto un terzo assessorato e questa nuova situazione potrebbe maggiormente fargli “puntare i piedi”, come c’è anche l’attesa di Orgoglio Nisseno e della nomina del suo leader.

L’opposizione

Di contro l’opposizione è in attesa degli sviluppino e qualcuno comincia già a muoversi, organizzando “proteste” e chiamando a raccolta i cittadini. Questa inchiesta e potrebbero un domani, qualora venissero confermate le accuse, presentarsi come alternativa di “legalità” e “cambiamento”, raccogliendo il malcontento e la voglia di trasparenza dell’elettorato.

Non è esclusa la possibilità che in futuro nascano o si rafforzino nuove liste civiche, magari “anti-partito”, spinte dalla percezione comune che la politica tradizionale sia all’origine dei problemi, concentrandosi unicamente sulle istanze locali e amministrative dei cittadini.

La crisi di fiducia dei cittadini

Partendo dal principio della presunzione di innocenza di tutti i coinvolti, questi episodi alimentano la sempre più crescente crisi di fiducia tra i cittadini e l’istituzione comunale, traducendosi in un clima di sfiducia generalizzata verso la politica, indipendentemente dall’esito finale dell’inchiesta.

La speranza

La speranza dei cittadini è che una volta per tutte si faccia chiarezza su fatti che, oltre alla questiore moarle ed etica, creano forti disagi e disservizi, raggiungendo livelli, migliori, di altre città.

L’inchiesta rappresenta un momento importante per la società civile, almeo quella estranea a certe situazioni o ambienti dove il malaffare è di casa e, qualora quando addebbibitato agli indagati venisse dimostrato nelle aule giudiziare, ci si augura che certi personaggi spariscano definitivamente dalla politica e con loro chi non ne prenderà le distanze.

Tutto ciò crea anche un elemento di forte perturbazione che molto probabilmente, almeno si spera, costringerà molti a riflettere su ruoli e alleanze, presenti e future, tra i vari attori in gioco.

Ad Maiora

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