Condivido con piacere e soddisfazione quanto pubblicato dal quotidiano “La Sicilia” ieri, 29/11/2024. Tematica affrontata in un incontro, sempre in VI° commissione, avvenuto nel marzo 2023, con l’allora D.G. Dott. Caltagirone, riunione alla quale ero presente. Tematica nuovamente affrontata in VI° Commissione il 18 novembre u.s., nella quale sono stato nuovamente invitato, ringrazio il presidente e gli altri componenti per avermi invitato anche questa volta, in qualità di presidente dell’Associazione Caltanissetta SI Cura. Oltre al sottoscritto erano presenti, come non politici, il Presidente del MoVi Caltanissetta, Filippo Maritato e il componente della direzione nazionale di Mezzogiorno Federato, Salvatore Giunta. Cittadini ed associazioni che hanno a cuore le sorti del Parco Dubini e che hanno, dopo aver rappresentato le loro opinioni al riguardo, chiesto al sindaco Tesauro, presente, un suo intervento con la direzione strategica dell’ASP, intervento che, alla luce di questa notizia, non pare sia, almeno per il momento più necessario. Ovviamente continueremo a vigilare.
L’articolo de La Sicilia
“La decisione arriva da Palermo e l’ASP subito si è adeguata”
Di Giuseppe Scibetta
Si allontana nel tempo (seppur provvisoriamente) l’ipotesi di avviare all’interno del parco “Angelo Dubini” di Caltanissetta, utilizzando l’edificio realizzato circa settanta anni fa ed attualmente dismesso, una “Rems”che è una struttura sanitaria destinata ad ospitare persone affette da patologie psichiatriche nei confronti delle quali si applicano misure di sicurezza detentiva.
Una decisione questa da parte del Governo regionale che per l’intera città e diventata un problema spinoso dopo che all’Asp nissena tre anni fa è stato destinato per la Rems un finanziamento di 4 milioni e 700 mila euro che dovrebbe essere utilizzato per ristrutturare l’imponente edificio che si trova nella zona centrale del parco, che negli ultimi anni ormai viene assiduamente frequentato da centinaia di persone e da tantissimi bambini accompagnati dai loro genitori che vanno a fare delle attività sportive (oltre a passeggiare e a fare jogging ci sono anche delle ragazze che si allenano a fare della boxe) tra gli accattivanti alberi aromatici cresciuti sulla collinetta di viale Monaco.
Il parco Dubini è diventato una sorta di “patrimonio” della città che però potrebbe essere “compromesso” dalla realizzazione della “Rems”, una ipotesi questa che non appena in città si è saputa la notizia è stata fortemente criticata dai responsabili delle associazioni di ambientalisti e da numerosi dirigenti di società sportive, i quali vorrebbero invece che “il parco urbano” nisseno venisse ulteriormente migliorato con nuovi interventi finalizzati ad aggregare un numero maggiore di persone e di famiglie.
“La Regione Siciliana con un provvedimento temporaneo ha nel frattempo deciso di spostare la “Rems” a Catania – ha spiegato aggiornando la notizia il dott. Salvatore Lucio Ficarra, da sei mesi alla guida dell’Asp nissena, il quale comunque sembrerebbe propenso ad accontentare le aspettative dell’intera comunità nissena – per cui, se a Palermo decidono che qui la residenza non si fa più qui per noi è tutto “ok”, altrimenti dovremo trovare una location sostitutiva a condizione che si possa modificare il luogo dove si dovrebbe fare la nuova struttura assistenziale.
Al “Dubini” tra l’altro stiamo facendo delle prove al fine di accertare la stabilita dell’edificio centrale, che al momento non sembra “godere di buona salute”.
“Intanto stiamo lavorando con impegno – ha detto ancora il manager dell’Asp –per completare entro la fine del prossimo anno tutti i lavori avviati per realizzare in provincia le Case e gli ospedali di Comunità e i “Cot” (Centri operativi territoriali”), altrimenti perdiamo i finanziamenti che ci hanno gia assegnato con il Pnrr. Con questi soldi dobbiamo infatti a questo fine completare l’acquisto delle attrezzature entro il gennaio 2025 per tutta la provincia, mentre per quanto riguarda le opere edilizie devono essere collaudate entro il mese di dicembre del prossimo anno. Si sta dunque lavorando con grande impegno per evitare che si perdano i finanziamenti che superano i 42 milioni di euro per tutta la provincia, cosi suddivisi: 17 milioni e 700 per i lavori che si stanno realizzando, quasi 9 milioni per migliorare la digitalizzazione e 15 milioni e mezzo per l’acquisto di nuove attrezzature”.
“In questo periodo gli uffici dell’Asp sono tra l’altro fortemente impegnati ad utilizzare i finanziamenti già ottenuti, e questa e la nostra priorità – ha spiegato ancora in manager dell’Asp nissena – a Caltanissetta, tra l’altro, nessuno aveva previsto dove spostare gli ambulatori che sono stati attivati anni fa in via Malta e che noi abbiamo trasferito nella Rsa di viale Monaco, nella struttura dell’ospedale “Sant’Elia” e, in parte, al Cefpas che ha dato la sua disponibilità. Questi trasferimenti soltanto ci hanno consentito di svuotare i locali che vanno ristrutturati in via Malta e di consegnare i lavori di ammodernamento”.