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Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Caso doping, Sinner squalificato tre mesi: accordo con la Wada
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Caso doping, Sinner squalificato tre mesi: accordo con la Wada

Last updated: 15/02/2025 13:09
By Redazione 129 Views 6 Min Read
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Il commento del campione altoatesino: “Il caso mi ha tenuto in sospeso per 1 anno”. La squalifica fino al 4 maggio, potrebbe giocare a Roma agli Internazionali d’Italia

Jannik Sinner salterà le partite solo per tre mesi: l’accordo con la Wada per una squalifica inferiore, e di parecchio, rispetto a quella che era stata adombrata due giorni fa, e cioè di 1 o due anni.

 I termini dell’accordo: “Parziale responsabilità ”

Jannik Sinner ha raggiunto l’accordo con l’Agenzia Mondiale Antidoping riconoscendo la sua parziale responsabilità per gli errori commessi dalla sua squadra. Il campione italiano dovrà affrontare una sospensione di tre mesi dal tennis. Lo si legge in una nota. L’indagine della Wada ha concluso che Sinner non aveva alcuna intenzione e non ha tratto alcun vantaggio agonistico dai due test positivi per tracce minime di Clostebol rilevate nel suo organismo.

Il commento di Jannik: “Vicenda mi tormentava da quasi un anno” 

“Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”. Lo ha affermato, tramite una nota, il tennista italiano Jannik Sinner, numero 1 al mondo dal giugno del 2024, a seguito della squalifica di tre mesi. “Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della Wada sono una protezione importante per lo sport che amo – ha aggiunto Sinner -. Su questa base, ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi”. La squalifica è scattata il 9 febbraio scorso e terminerà alle ore 23,59 del 4 maggio 2025. Quattro giorni di ineleggibilità sono stati già’ scontati durante la sospensione provvisoria. In base all’articolo 10.14.2 del Codice, Sinner potrà riprendere ufficialmente gli allenamenti dal 13 aprile 2025.  

Quando tornerà a giocare: squalifica fino al 4 maggio
La squalifica scatta dal 9 febbraio 2025 e si concluderà alle ore 23,59 del 4 maggio 2025. Il periodo di squalifica “include un credito per quattro giorni precedentemente scontati dall’atleta mentre era in sospensione provvisoria. Ai sensi dell’articolo 10.14.2 del Codice, Sinner potrà tornare ad allenarsi ufficialmente a partire dal 13 aprile 2025”, si legge in una nota.  Il campione azzurro potrà quindi essere presente agli Internazionali d’Italia che si giocheranno a Roma.

Quando la Wada aveva chiesto “da 1 a due anni”
“Jannik Sinner? Come abbiamo dichiarato a settembre, la Wada ritiene che la conclusione di ‘nessuna colpa o negligenza’ non fosse corretta secondo le norme correnti, e chiede un periodo di sospensione compreso tra uno e due anni. La Wada non chiede la cancellazione di alcun risultato salvo quelli già imposti in primo grado. Poiché la questione è ora pendente dinanzi al Tas, la Wada non commenterà ulteriormente”. Sono le parole di James Fitzgerald, portavoce della Wada, che in un’intervista al quotidiano La Stampa ha ribadito la posizione dell’Agenzia Mondiale Antidoping sul numero uno al mondo del tennis, coinvolto nel caso Clostebol e in attesa del processo che si terrà a Losanna il 16 e 17 aprile dopo il ricorso proprio della Wada.

La vicenda

Lo scorso settembre la Wada aveva “presentato un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso di Sinner, che era stato giudicato esente da colpe o negligenze da un tribunale indipendente. Nonostante il ricorso, le circostanze relative a questo caso specifico hanno fatto sì che, al fine di garantire un esito equo e appropriato, la Wada fosse disposta a stipulare un accordo transattivo, ai sensi dell’articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Antidoping”. 

La Wada “accetta la spiegazione dell’atleta sulla causa della violazione, così come delineata nella decisione di primo grado” e “riconosce che il signor Sinner non aveva intenzione di imbrogliare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni ed è avvenuta a sua insaputa a causa della negligenza dei membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in virtù dei precedenti del Cas, un atleta è responsabile della negligenza del suo entourage. Sulla base dei fatti unici di questo caso, una sospensione di tre mesi è considerata appropriata. Come già detto, la Wada non ha chiesto la squalifica di alcun risultato, se non quella precedentemente imposta dal tribunale di prima istanza. La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, entrambe corrispondenti all’appello del CAS della WADA, nessuna delle quali ha fatto ricorso contro la decisione di primo grado, hanno entrambe accettato l’accordo per la risoluzione del caso”. Alla luce dell’accordo” la WADA ha formalmente ritirato il suo ricorso al CAS”.

Fonte RaiNwes.it

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