La natura ci fornisce termini di paragoni, sotto l’aspetto caratteriale, tra animali ed esseri umani.
Il leone, il Re, che mai indietreggia e mai si arrende.
Il coniglio, che invece fugge al minimo rumore o che si fa “fregare” della carota.
E’ sotto gli occhi di tutti che i nisseni stanno affrontando una tra le peggiori crisi di questi ultimi decenni.
Qualcuno azzarda un paragone con la crisi pandemica, facendo ovviamente i giusti distinguo.
Durante la Pandemia, tranne rare eccezioni, la popolazione era compatta, collaborativa e desiderosa di porre, il prima possibile, fine a quella straziante situazione, fatta di morti e restrizioni.
In quel periodo, essendo una problematica mondiale, tutti gli stati, i vari enti, centri di ricerca e chi ne ha più ne metta, si misero in moto per cercare di trovare il modo ed il metodo per uscir fuori da quel tunnel il più in fretta possibile.
Oggi, fortunatamente oggi non siamo a quei livelli, vero è che vivono grandi disagi, ma sempre con i giusti distinguo, la crisi che si sta vivendo e che potrebbe ancor più peggiorare domani, non ci lascia dormire sonni tranquilli anche perchè ci sono molte nubi nere all’orizzonte, ma che non portano però le sperate piogge.
“Chi non ci passa non ci crede”
Non essendo coinvolti in tanti, basta pensare che già nella stessa nostra isola ci sono province che delle mancanza di acqua neanche conoscono il significato, possiamo tranquillamente dire che se non siamo noi a farci sentire, a chiedere in continuazione, difficilmente, o con i loro comodi, affronteranno la situazione con azioni repentine.
I tavoli tecnici si sono sprecati, come anche le parole, ma più passano i giorni e più ci si rende conto che tutti questi “addetti ai lavori” poco o nulla hanno concretizzato per portare beneficio alla popolazione assetata.
Proprio chi soffre la sete e vede il futuro prossimo ancora più secco, dovrebbe dismettere i panni di coniglio e vestire quelli di leone, visto che a breve dovrà scegliere se usare l’acqua, portata in casa con i bidoni, per mangiare o per lavarsi.
Purtroppo, bisogna riconoscere che ci sono tanti leoni che sono veri e propri “Re”, non della giungla, maestri nello scrivere, nel lamentarsi, ma quando c’è da mettere la presenza, risultano assenti, come ci sono anche i leoni che per una strana metamorfosi, si trasformano in conigli pur di non puntare il dito contro qualcuno.
Infine ci sono i veri e propri conigli, coloro cioè che rimangono nelle loro tane o fuggono al primo rumore e che si accontentano della carotina data loro per tenerli buoni o magari perchè, potendoselo permettere, pagano profumatamente autobotti provenienti fa fuori zona, non curandosi della salubrità.
Rimane la domanda: Chi ci salverà da questa crisi ?
Inutile ribadire quello che ci sentiamo ripetere da mesi, “cercate i pozzi”.
M i pozzi ci salveranno ?
Bisognerebbe innanzitutto chiedersi quali, visto che quelli in tanti mesi e dopo una faticosa ricerca, non sembrano dare i frutti sperati e annunciati.
Quindi o pozzi o silos.
A breve anche l’Ancipa non ci rifornirà più, non perchè sarà completamente vuoto, ma perchè, essendo pieno di pesci, c’è il forte rischio sanitario e ciò comporterà un’ulteriore stretta nella fornitura.
Ci si dovrà abituarsi a file con i bidoni ?
Probabilmente si, visto che i solleciti dell’Ing. Cocina rimangono quasi inascoltati; si aspetta probabilmente il miracolo della pioggia.
Ci sono Comuni che, si son da subito attivati e hanno trovato numerosi pozzi, su tutti Trapani, che l’ha resa indipendente da Siciliacque.
E pensare che in Sicilia ci sono più bacini che in qualsiasi altra regione del sud, ma, molti non sono ancora completati o collegati.
Di certo non ci si può rassegnare e, anche se è dal mese di luglio che se ne parla, ne hanno parlato infatti tutti, radio, giornali, tv a livello regionale, nazionale e internazionale, per cercare di mettere ancor più in evidenza la problematica, domenica 6 Ottobre si terrà l’ennesima manifestazione per l’acqua organizzata dagli studenti, che vedono, tra le altre cose, messo a rischio anche il loro diritto allo studio e il loro futuro.
Bisogna dare un segnale forte alla politica, per questo c’è da augurarsi che la città risponda in maniera unita e compatta, senza se e senza ma, senza guardare chi organizza o perchè.
INSIEME PER UN OBIETTIVO COMUNE
Stavolta non ci sono più scuse, vedremo quanti leoni e quanti conigli ci saranno, sia tra i giovani che tra gli adulti.
Ad Maiora
