Pier Giusto Jaeger, compianto luminare del diritto commerciale italiano, era solito nel corso delle sue
seguitissime lezioni universitarie citare come classico esempio di caos una gag ricorrente del film Hellzapoppin’, vecchia commedia nella quale ogni tanto appariva dal nulla un uomo che portava una pianta e attraversava lo schermo, senza parlare. Perché? Non si sa, però faceva ridere.
L’uomo con la pianta dell’amministrazione Trump è Peter Navarro, che ha il titolo di «senior counselor for trade and manufacturing» ed è uno degli architetti dell’attuale politica americana sul commercio internazionale.
Elon Musk, al quale finora le idee di Navarro sono costate— stima del New York Times -— almeno 31
miliardi di dollari, l’ha appena definito «più stupido di un sacco di mattoni», rettificando poi «non volevo offendere i mattoni» e concludendo con uno dei giochini di parole che lo divertono,
ribattezzandolo «Peter Retardo» cioè Peter Ritardato (Musk è un accanito sostenitore della necessità di far tornare in auge il desueto appellativo “ritardato” in nome della libertà di parola).
La portavoce di Trump ha liquidato la vicenda con un semplice «sono ragazzi, sono fatti così» (Navarro ha 75 anni, Musk 53).
Ma chi è Peter Navarro e come è arrivato sul ponte di comando della prima economia mondiale? Grazie a un libro fortemente anticinese che Jared Kushner, genero di Trump e latore di quelli che un tempo sarebbero stati visti come irricevibili conflitti d’interesse, trovò navigando su Amazon nel 2016 quando il suocero gli chiese di reclutare un economista esperto di geopolitica.
Ecco così che sullo schermo kushneriano apparve Death by China. Kushner telefonò a Navarro e gli chiese di unirsi alla campagna presidenziale come consulente economico. Il resto è cronaca:
e pensare che uno degli esperti citati da Navarro per puntellare le sue tesi sia un certo “Ron Vara” di Harvard che, però, non esiste: pseudonimo di Navarro (o meglio: è l’anagramma). Nel 2019 Tessa
Morris-Suzuki, storica australiana, non ha trovato alcuna prova dell’esistenza di Vara, costringendo Navarro a ammettere d’aver inventato il personaggio descrivendolo come un «bizzarro espediente» per fare un po’ di caciara sulla Cina.
Navarro è nato il 15 luglio 1949 a Cambridge, Massachusetts, poco lontano dall’università di Harvard dove ha ottenuto un dottorato.
All’università della California/Irvine ha insegnato Economia e politiche pubbliche.
La sua carriera accademica si è concentrata su commercio, energia e politica economica: il successo però è arrivato con i saggi di carattere divulgativo come The Coming ChinaWars (2006) e Death
by China (2011).
Aveva tentato di candidarsi come democratico per varie cariche a San Diego negli anni ’90.
Nell’amministrazione Trump, Navarro ha ricoperto il ruolo di direttore del Consiglio nazionale per il commercio della Casa Bianca e successivamente dell’Ufficio per le politiche commerciali e produttive durante il primo mandato (2017-2021), tornando nel 2025 come consigliere senior per il commercio e la produzione.
Il potere salvifico dei dazi doganali, secondo Navarro, porterà all’America almeno seimila miliardi di
dollari, cifra che tra gli economisti non allineati all’amministrazione Trump suscita ancor più ilarità dell’uomo con la pianta di quel vecchio film.
