Molti ricorderanno la grave crisi idrica dell’estate 2024, che vide la città convolta nella peggiore crisi idrica che si ricordi.
Molte zone ricevevano l’acqua ogni 6 giorni, interruzioni escluse, dovute a rotture avrie, altre come Viale Stefano Candura e zona Niscima Alta, precisamente via Gelsi e via Paradiso, rimasero all’asciutto per ben 186 giorni.
Il problema si risolse grazie alle pompe di sollevamento, deliberate il 1° Agosto e collocate solo a fine ottobre.
Da qual momento anche quelle zone ricevettero una normale, si fa per dire, erogazione, ma che comunque seguiva i turni stabiliti.
Da qualche settimana, come ci segnala una lettrice, il problema si sta riproponendo, con turnazioni che saltano e quando avvengono la pressione è talmente bassa da non riuscire a riempire i recipienti.
Qualcuno pare sia stato costretto o lo sarà a breve, a doversi rivolgere alle autobotti, i numeri li hanno ben conservati tutti.
Qualcuno pare abbia contattato Caltaqua e la risposta è stata che essendo finita l’emergenza le pompe sono state spente, ma se la situazione per quelle zone dovesse perdurare, probabilmente le riaccenderanno, da capire il perchè.
Per non parlare dell’acqua torbida di cui altri cittadini si lamentano, postando foto che non lasciano dubbi.
Quello di cui non ci si capacita e come fanno a non sapere che ad alcune utenze l’acqua non arriva.
Come detto altre volte, i contatori sono elettronici e di conseguenza basta premere un bottone per capire chi la riceve e soprattutto quanta.
Siamo ancora a maggio e questi segnali, dopo che è stata prorogata sino a dicembre 2025 lo stato di emergenza idrica, nonostante le abbondanti piogge, che non potranno portare come giustificazione, lascia spazio a preoccupazioni in vista dell’estate 2025.
Nella foto la pompa collocata in via Rochester e a Niscima Alta
