Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Dazi boomerang di Trump, le aziende americane tagliano le assunzioni e avviano licenziamenti
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cronaca Internazionale > Dazi boomerang di Trump, le aziende americane tagliano le assunzioni e avviano licenziamenti
Cronaca InternazionaleEconomia e FinanzaPoliticaRassegna stampa

Dazi boomerang di Trump, le aziende americane tagliano le assunzioni e avviano licenziamenti

Last updated: 15/09/2025 11:24
By Redazione 112 Views 4 Min Read
Share
SHARE

L’occupazione negli Stati Uniti frena: ad agosto solo 22mila nuovi posti di lavoro. Le imprese denunciano i costi legati ai dazi

Contents
Dazi di Trump, le aziende americane tagliano le assunzioni e avviano licenziamentiSi precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

Le tensioni commerciali globali, figlie della strategia protezonistica promossa dal presidente americano Donald Trump, si stanno trasformando in un freno sempre più pesante per il mercato del lavoro americano. Secondo quanto riportato dal Financial Times, le industrie statunitensi più esposte ai dazi hanno ridotto drasticamente le assunzioni, in alcuni casi arrivando a licenziare personale. Una tendenza che ha rallentato la crescita occupazionale e messo in difficoltà settori chiave come manifattura, commercio all’ingrosso, vendita al dettaglio ed energia.

Il rapporto sull’occupazione di agosto, pubblicato la scorsa settimana, fotografa con chiarezza la situazione: l’economia statunitense ha aggiunto appena 22.000 nuovi posti, uno dei dati più bassi degli ultimi anni. A trainare il calo sono stati proprio i comparti produttivi penalizzati dai dazi introdotti dal presidente Donald Trump.

La manifattura ha perso 12.000 posti in un solo mese, portando a 78.000 il saldo negativo dall’inizio del 2025. Un dato particolarmente allarmante se si considera il ruolo centrale del settore industriale nella crescita americana. Non va meglio al comparto minerario, che comprende anche petrolio e gas, sceso di 6.000 unità ad agosto. Ancora più pesante il bilancio del commercio all’ingrosso, dove l’occupazione è calata di 32.000 posti nello stesso periodo.

Dazi di Trump, le aziende americane tagliano le assunzioni e avviano licenziamenti

Dirigenti e analisti attribuiscono la frenata proprio ai dazi voluti dall’amministrazione Trump. Le tariffe, pensate per proteggere la produzione interna, hanno invece incrementato i costi di approvvigionamento e reso difficile per le imprese pianificare nuove espansioni. L’incertezza pesa sugli investimenti, rallenta i piani di crescita e si traduce in tagli al personale.

Il caso più emblematico è quello di John Deere, colosso dei macchinari agricoli. L’azienda ha stimato in 300 milioni di dollari i costi aggiuntivi legati ai dazi nel solo 2025, una cifra che, secondo le previsioni, raddoppierà entro fine anno. Di fronte a un utile netto del terzo trimestre in calo del 26% rispetto allo stesso periodo del 2024, il gruppo ha annunciato il licenziamento di 238 dipendenti in diversi stabilimenti tra Illinois e Iowa.

Fonte LANOTIZIAGIORNALE.IT di Franco Pigna

——————

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o

Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.                                                 

You Might Also Like

Ucraina, oggi vertice leader europei. Incontro Usa-Russia martedì a Riad

Regione, governo Schifani nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi. Alla Protezione civile resta Salvo Cocina

Netanyahu valuta concessioni ad Hamas per arrivare al cessate il fuoco, ma assicura: “Al termine della tregua, si torna a combattere”

Ponte sullo Stretto: Parere contraddittorio, il Ponte è rimandato per non bocciarlo

Caltanissetta. Michele Mancuso(FI) su crisi idrica: “Faraone non faccia populismo, si preoccupi di fare politica nella sua città”

TAGGED:Cronaca InternazionaleEconomia e FInanzaPoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?