Mi riferisco alla mozione presentata in Consiglio Comunale dai Consiglieri Turturici e Vagginelli in merito alla digitalizzazione dei servizi cimiteriali.
L’iniziativa di per sé lodevole ed emblematica di una Società civile che vuole guardare al futuro, oggi come oggi, a mio parere, sembrerebbe essere difficilmente realizzabile se non prima di aver dato priorità a qualcosa che, al momento, appare più urgente e necessaria.
Ciò in quanto – parlo con cognizione di causa – la filosofia del “buon padre di famiglia” che i nostri governanti dovrebbero adottare suggerirebbe di comprare il pane prima di pensare al dolce. Mi spiego: sin dai tempi di scuola, ho avuto rispetto e stima di un mio ex professore di topografia, l’ing. Franz Leonardi, presso il cui Studio, appena diplomato, andai a lavorare. Fu, quella, un’esperienza da ricordare sia perché fu il mio primo lavoro sia per l’atmosfera familiare che si respirava in Studio.
Da un anno a questa parte, purtroppo, frequento il Cimitero con una certa assiduità e questo mi ha portato a ricordare gran parte delle persone care (a parte genitori e parenti stretti) che, in un modo o nell’altro, hanno fatto parte della mia vita. Volendo portare un fiore all’ing. Leonardi mi sono rivolto all’Ufficio del Cimitero per chiedere lumi e sapere dove riposa. Impossibile. O meglio, il defunto risulta essere sepolto in una Cappella privata di cui, però, non si conosce l’ubicazione. La spiegazione fornitami dagli Uffici del Cimitero è che non esiste un catasto delle Cappelle.
Allora ho scritto al neo Assessore con delega (anche) al Cimitero, ing. Calogero Adornetto per chiedergli di aiutarmi in questa ricerca. Nella risposta (in verità immediata) l’Assessore Adornetto si è impegnato a effettuare ricerche penso anche all’Ufficio Tecnico in quanto la costruzione della Cappella è stata sicuramente da questo autorizzata.
Uno dei punti della digitalizzazione proposta prevede: “Ricerca semplificata delle sepolture: sarà possibile individuare il luogo di sepoltura di un defunto inserendo semplici dati come nome, cognome, data di nascita o di morte”.
Questo è già possibile, anche se non in modo digitale, per i defunti sepolti nei loculi privati o comunali ma non per coloro che sono sepolti nella Cappelle.
È auspicabile quindi che, almeno per il momento, gli sforzi dell’Assessore di riferimento e dei Consiglieri proponenti si concentrino nella creazione del Catasto delle Cappelle. Lavoro difficile ma indispensabile. Solo dopo aver dato la giusta priorità alle cose, si potrà pensare alla digitalizzazione dei servizi.
Caltanissetta, 27 agosto 2024
Pasquale Trobia