“Altro giro, altra corsa” così come avviene al Luna Park
I nisseni non hanno ancora digerito quanto mangiato in queste feste, nelle case si respirano ancora gli odori delle tante pietanze preparate, nelle cucine si finisce di pulire le ultime teglie, che arriva la “bella” notizia, si fa per dire, della prima interruzione del 2025, che, come da notizia di ieri, comporta l’interruzione dell’erogazione idrica a Caltanissetta, mentre a San Cataldo, in serata arriva il contrordine e l’erogazione nelle zone indicate oggi c’è.
Peccato che non si poteva scommettere, molti avrebbe vinto.
Coloro che credevano che la distribuzione ogni tre giorni fosse ormai da ritenersi consolidata, dopo le piogge e dopo i tanti ringraziamenti e autocelebrazioni varie, ieri si è son dovuti risvegliare da questo bel sogno, nonostante la favola raccontata loro prima di addormentarsi cominciava così… “c’erano i pozzi che che hanno salvato la la città……”, meglio dire avrebbero dovuto.
Ovviamente si spera che Siciliacque completi presto i lavori straordinari e che si torni quanto prima a una turnazione almeno a tre giorni.
Caltaqua informa che seguiranno aggiornamenti e ai nisseni non resta altro che aspettare con ansia di sapere quando verrà ripristinata le fornitura.
E’ un peccato, visto che l’Ancipa aveva già raggiunto più di 7 milioni di m3 e la neve presente sui Nebrodi, faceva ben sperare che pian pianino, con lo scioglimento la diga si potesse sempre più riempire, confidando magari anche in nuove piogge e nevicate.
Il problema di questa nuova interruzione, come si legge nel comunicato di Caltaqua, è legato a lavori sulla rete, rete che in alcune zone perde addirittura il 60% di acqua, acqua che non arriva nelle nostre case.
Ma quello che noi chiediamo, non soltanto oggi, da quando cioè ci fu il trionfale annuncio dell’ultimazione dei lavori di collegamento dei pozzi alle rete idrica, con annesso “record” del rifacimento di un tratto di conduttura (1,8Km), e visto che era stato assicurato che avrebbero fornito 90 l/s, quantitativo che avrebbe messo al sicuro i nisseni, tanto da poter tranquillamente fare a meno anche dell’Ancipa, che fine hanno fatto questi pozzi ? Quanta acqua realmente erogano ?
Domande che poniamo da tempo ma che non ricevono risposte; ormai è evidente che non si risponde perchè c’è poco o nulla da dire.
Bisognerebbe comprendere che agli annunci bisogna lasciare il tempo che trovano, i fan più sfegatati li danno per cose certe e già fatte, gli altri fanno bene ad aspettare che dalle parole si passi ai fatti.
E questa dei pozzi è la dimostrazione, tante parole e pochi fatti, o meglio nessuno.
Ad Maiora
