Le condizioni estreme di questi giorni stanno mettendo a dura prova la popolazione già stremata dalla guerra. Martedì a Doha la conferenza per la stabilizzazione della Striscia
Non si ferma l’emergenza nella Striscia di Gaza dove la tempesta Byron si è abbattuta con forti piogge, freddo e vento. Al Jazeera e Wafa riferiscono di un bilancio che – nella ultime 24 ore – conta almeno 14 morti tra la popolazione palestinese. Tre di questi erano bambini, deceduti a causa delle temperature estreme. La più piccola aveva solo 8 mesi. Il numero delle vittime potrebbe, purtroppo, aggiornarsi.
“Con i pochi mezzi disponibili- scrive Emergency- in queste ore la popolazione tenta di creare barriere per fermare l’impatto delle forti piogge. Sacchi di sabbia e piccoli canali di scolo non riescono però a contenere la quantità di acqua che sta entrando nelle tende e negli alloggi di fortuna, soprattutto nella zona costiera. Gli allagamenti aumentano anche i rischi sanitari, come la diffusione di patologie gastrointestinali ed epatiti, favorite dall’acqua contaminata”.
E non sono solo il freddo e l’acqua a spaventare, la tempesta ha causato il crollo di numerosi edifici in diverse aree della Striscia. Molte delle vittime, infatti, sono cadute sotto le macerie dei loro rifugi. Le squadre di soccorso sono alla ricerca delle persone che sono disperse. Le immagini che arrivano sui social mostrano le strade trasformate in fiumi e l’acqua insinuarsi nelle tende, ripari di fortuna altri abitanti. Una devastazione che si aggiunge a quella già provocata dalla guerra.
“La tempesta Byron ha Gaza nella sua morsa- scrive il Commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini- . Le persone che hanno già perso tutto e hanno bisogno di tutto si trovano ad affrontare un ulteriore livello di miseria. Ulteriori difficoltà per le famiglie sfollate che vivono in rifugi di fortuna, mentre la pioggia porta inondazioni, danni e ulteriori minacce per la salute. I team dell’UNRWA, a loro volta sfollati, continuano a lavorare per supportare le persone ovunque possibile. Stanno pompando via le acque reflue e le inondazioni, rimuovendo i rifiuti, distribuendo teloni, indumenti invernali e coperte e fornendo assistenza medica”.
OIM: “AIUTI, SACCHI DI SABBIA E POMPE DELL’ACQUA BLOCCATI DALLE RESTRIZIONI DI ACCESSO NELLA STRISCIA”
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni riferisce che “set di strumenti base, sacchi di sabbia e pompe dell’acqua, così come materiali da costruzione come legname e compensato, rimangono bloccati a causa di restrizioni di accesso di lunga data, incluse limitazioni all’ingresso di forniture edili a Gaza”.
L’OIM sottolinea che “questi materiali sono fondamentali per riparare e rafforzare le sistemazioni temporanee contro le continue piogge e mitigare le inondazioni”.
“Le persone a Gaza hanno vissuto perdite e paura per troppo tempo”, ha dichiarato la Direttrice Generale dell’OIM Amy Pope. “Ora, dopo il passaggio di questa tempesta, le famiglie stanno cercando di proteggere i loro figli con qualsiasi cosa abbiano. Meritano più di questa incertezza. Meritano sicurezza- ribadisce la Dg-. Un accesso immediato e senza ostacoli è essenziale affinché strumenti e forniture possano raggiungere coloro che stanno facendo tutto il possibile per tenere insieme le loro vite in queste condizioni estremamente difficili”.
I due hanno dichiarato all’agenzia che “truppe internazionali potrebbero essere schierate nella Striscia di Gaza già dal mese prossimo per formare una forza di stabilizzazione autorizzata dall’ONU, ma non è ancora chiaro come verrà disarmato il gruppo militante palestinese Hamas”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it di Giusy Mercadante
——————
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
Si precisa: La pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.
