La visita dopo l’elezione. L’incarico a Pellegrino con i propositi di attenzione e valorizzazione del comprensorio gelese
La sua prima visita da presidente della Provincia Walter Tesauro l’ha dedicata a Gela.
Ha simbolicamente segnato il ritorno della politica dopo 12 anni.
Nel palazzo gelese della provincia in piazza Roma ad attenderlo c’erano il sindaco Terenziano Di Stefano, alcuni forzisti e i pochi dipendenti rimasti.
Nella stanza del presidente che l’ultimo in carica Pino Federico usava parecchio, solo tanta polvere e pareti spoglie. “Il crocifisso te lo regalo io”, ha detto il sindaco al suo ex rivale. Tra i due un abbraccio e l’impegno ad una fattiva collaborazione. “Non voglio sentire parlare di campanilismi – ha detto Tesauro- dobbiamo lavorare uniti per rilanciare un territorio di cui Gela è un Comune importante. Se avesse vinto Di Stefano avrebbe collaborato con me per la mia città. Viabilità ed edilizia scolastica sono per me prioritari, ma è importante per tutta la provincia che Gela abbia un porto operativo e farò la mia parte per sollecitare l’iter. Curerò i rapporti con l’industria Eni e gli aspetti legati all’ambiente. Il personale è carente alla Provincia e dobbiamo rimboccarci le maniche”.
Il presidente potrà contare su consiglieri che avranno deleghe specifiche alias agiranno come gli assessori nei Comuni. Walter Tesauro è arrivato a Gela con l’on. Michele Mancuso, coordinatore provinciale di Forza Italia
che ha portato sul tavolo di Schifani la vittoria sul centrodestra e sul centrosinistra.
Ma come in ogni vittoria c’è il dolce e l’amaro. L’amaro è arrivato al deputato da Gela per la mancata elezione del consigliere gelese Gabriele Pellegrino (vicino a Fi ma non tesserato) sponsorizzato dal vice presidente del consiglio Antonino Biundo. Da lui i due si aspettavano un “aiuto” che non
c’è stato. “Ho fatto una campagna elettorale leale con tutti – ha detto Mancuso – non ho risparmiato energie ma questo tipo di elezioni porta anche a situazioni come questa. Ma Gela non resterà scoperta. Gabriele Pellegrino è una risorsa importante per noi”.
Ieri nella stanza del presidente Mancuso alla presenza di Tesauro ha comunicato a Pellegrino che farà parte dello staff del presidente e si curerà di tutte le problematiche di Gela e comprensorio. Strappo ricucito? In parte si. Pellegrino ha accettato questo nuovo ruolo. “In politica le guerre
non servono- ha detto a caldo- mi si chiede di lavorare per la mia città ed il territorio e non mi tiro indietro. Per me la politica è servizio. Presto presenteremo il nostro gruppo di sostenitori”.
Antonino Biundo non era presente alla visita del presidente a Gela. Ha ancora delle cose da chiarire con Mancuso. “Soddisfatto del nuovo ruolo del consigliere Pellegrino. Lo merita dice – ma vanno chiarite tante altre cose in un partito che punta ad essere il primo in città”.
Biundo guarda al congresso cittadino. Prima di andare via Mancuso ha affrontato la questione
idrica a Caltanissetta non condividendo i toni di certe dichiarazioni di Conti.
“Il servizio vigilanze dighe – dice attesta che anche se non piovesse un solo giorno, ci sarà acqua fino al 5 ottobre 2026. Questo è il dato vero”.
Da La Sicilia di M. C. G.
