Ha il nome di “cintura fortificata” la porzione di territorio che le forze di Kiev ancora controllano nel Donetsk, la regione che Vladimir Putin ha chiesto nella sua interezza in cambio di concessioni per arrivare a una fine del conflitto in Ucraina. Ecco cosa sapere.
Il valore per la difesa ucraina
Ma quanto conterebbe questo passaggio per le forze di difesa ucraine? Secondo gli analisti dell’Institute for the Study of War, think tank americano che segue puntualmente l’evolversi della situazione sul terreno dall’inizio del conflitto, questo passaggio sarebbe tutt’altro che simbolico e sancirebbe un degrado delle capacità di difesa e della base industriale ucraina.
Zelensky: “Per l’Ucraina è impossibile cedere territori”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky anche ieri a Bruxelles ha ribadito che “la Russia continua a non avere successo nella regione di Donetsk. Putin non è riuscito a conquistarla in 12 anni e la Costituzione dell’Ucraina rende impossibile cedere territori o scambiare territori”. Poi ha insistito sulla necessità che i negoziati inizino “dall’attuale linea del fronte”.
Dove si trova la “cintura fortificata”
La cintura fortificata corre per 50 chilometri da nord a sud, lungo l’autostrada Kostyantynivka-Slovyansk, e comprende diverse città, Slovyansk e Kramatorsk a nord, Druzhkivka, Oleksiyevo-Druzhivka e Kostantynivka, a sud, e insediamenti in cui prima dell’inizio del conflitto abitavano più di 380mila persone. Cedere l’intero Donetsk alle forze di Mosca “metterebbe le forze russe in una posizione estremamente positiva per poter rinnovare la loro aggressione contro l’Ucraina in termini molto più favorevoli”
I russi ancora lontani dalla conquista
Lacintura fortificata ucrainaè inviolata dall’autunno del 2022, da quando le forze di Mosca non sono riuscite ad avanzare o a circondarla. Il controllo del Donetsk con mezzi militari pesanti, da parte delle forze di Mosca, è tutt’altro che scontato e dietro l’angolo. I militari russi, oramai privi di mezzi pesanti, le cui riserve ereditate dall’Unione sovietica, sono quasi esaurite e con una capacità di produzione non in grado di fare fronte alle perdite, faticano a procedere sotto il fuoco dei droni di Kiev. I recenti progressi nelle zone di Dobropillia e Pokrovsk, a opera di unità snelle di incursori, non sono stati consolidati dall’arrivo di rinforzi. “Al momento le forze russe non hanno i mezzi per circondare, penetrare o controllare rapidamente la cintura fortificata ucraina o quanto rimane della regione del Donetsk non occupata che Putin chiede come pre condizione per un cessate il fuoco senza concessioni russe in cambio”, conclude l’Isw
Sarebbe possibile una nuova “linea fortificata”?
I confini amministrativi della regione su cui ripiegherebbero le forze ucraine non consentirebbero la creazione di una robusta linea difensiva “considerati i pochi insediamenti, campi aperti, e ostavoli naturali come i fiumi Oskil, Siverskyi e Donets“. Sarebbe quindi necessaria una imponente forza di interposizione internazionale e la costruzione di infrastrutture di difesa possibili solo con un cessate il fuoco completo
Un cessate il fuoco necessario a un ritiro dalla “linea fortificata”
Se tale richiesta fosse accettata, il ritiro delle forze di Kiev non sarebbe immediato e soprattutto non sarebbe facile. Come prima condizione, sarebbe necessario un cessate il fuoco lungo a sufficienza perché l’arretramento possa avvenire senza rischi per le forze di Kiev che sarebbero minacciate da nuove operazioni delle forze russe che prendono posizioni nel Donetsk e dal fianco nella regione di Kharkiv, più a nord
L’incapacità di difendere i territori a ovest dell’Oskil
Si creerebbero, con un ritiro, delle vaste concentrazioni di forze e mezzi ucraini, facile obiettivo di droni, aerei e artiglieria russi alla fine del cessate il fuoco. In sostanza, un arretramento potrebbe avvenire solo a condizione di una tregua totale. Le forze di Kiev, inoltre, non sarebbero più in grado di mantenere le loro postazioni sulla riva orientale del fiume Oskil e si aprirebbe di conseguenza un varco per l’avanzamento dei russi a Kharkiv dalle regioni di Donetsk e Luhansk
I territori occupati dai russi
Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina nel 2022, le forze russe hanno preso il controllo dell’intera zona di Luhansk, di una porzione significativa di quella di Donetsk e di vaste aree delle zone di Kherson e Zaporizhzhia. Hanno anche occupato piccole sezioni della regione di Kharkiv e della parte settentrionale di Sumy, la zona dalla quale lo scorso anno è partita l’incursione delle truppe ucraine nel territorio russo di Kursk, che si proponeva di rallentare l’avanzata russa. In quell’offensiva a sorpresa l’Ucraina, invece, era riuscita a strappare alla Russia oltre 1.000 chilometri quadrati di terreno, con l’intento di utilizzare questa conquista come possibile merce di scambio in eventuali trattative di pace. Al momento, tuttavia, le forze ucraine detengono solo 10 chilometri quadrati
Fonte SkyTg24
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