Il presidente francese Emmanuel Macron ritiene che “Putin non vuole la pace, ma la capitolazione dell’Ucraina”. Zelensky a Bruxelles da von der Leyen: “Confini non si cambiano con la forza”. Anche Meloni domani a Washington per il vertice di Zelensky con Trump. Cessione del Donbass, lingua russa ufficiale in Ucraina e niente adesione alla Nato sono alcune delle richieste di Putin a Trump nel vertice in Alaska
Zelensky è volato a Bruxelles alla vigilia del vertice alla Casa Bianca con Donald Trump. “Finora la Russia non ha dato alcun segnale che il trilaterale avrà luogo e, se la Russia dovesse rifiutare, saranno necessarie nuove sanzioni”, ha detto il presidente ucraino.
Ursula von der Leyen: “I confini non possono essere cambiati con la forza e si tratta di decisioni che vanno prese con l’Ucraina al tavolo” negoziale.
“Grandi progressi sulla Russia, restate sintonizzati”, scrive intanto Donald Trump su Truth.
“Penso che il Presidente Putin voglia la pace? La risposta è no. Vuole la capitolazione dell’Ucraina, è quello che ha proposto”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando ai giornalisti dopo la riunione della Coalizione dei volenterosi. “Penso che il Presidente Trump voglia la pace? Sì”, ha aggiunto.
La cessione di territori come il Donbass, la lingua russa unica ufficiale in Ucraina, niente adesione alla Nato: sono alcune delle richieste che Putin ha fatto a Trump nel vertice in Alaska, nel quale non si è trovato l’accordo ma che rappresenta il primo passo concreto verso la pace. Trump non ha ottenuto la tregua, ma non si ferma: parlerà di queste richieste domani con Zelensky alla Casa Bianca, vertice a cui ha invitato anche i leader europei per sostenere un piano per mettere fine alla guerra. Presenti anche Giorgia Meloni, Merz e Stubb tra gli altri.
Intanto Macron ha convocato per oggi una riunione dei volenterosi. Donald Trump ieri ha informato i leader europei di voler arrivare a organizzare un vertice trilaterale, con Vladimir Putin e Volodymir Zelensky, “velocemente”, già venerdì della prossima settimana, rende noto Axios, citando fonti informate.
“Vediamo che la Russia respinge numerose richieste di cessate il fuoco e non ha ancora deciso quando porrà fine alle uccisioni. Questo complica la situazione”. Lo ha scritto in un post sulla X pubblicato nella notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando gli 8 Paesi nordici e baltici per la dichiarazione congiunta nella quale hanno sottolineato come “non ci si possa fidare di Vladimir Putin”.
Rubio: “Europei in Usa per difendere Zelensky da Trump? Sciocchezze”
“È una narrazione mediatica stupida quella secondo cui gli europei verranno qui domani perché Trump costringerà Zelensky a un accordo sfavorevole. Abbiamo lavorato con queste persone per settimane su questa questione. Verranno qui domani perché hanno scelto di venire qui domani. Li abbiamo invitati”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, alla CBS. “Non sto dicendo che siamo sull’orlo di un accordo di pace. Ma sto dicendo che abbiamo visto dei movimenti, abbastanza movimenti da giustificare un incontro di follow-up con Zelensky e gli europei”, ha detto. Rispondendo a una domanda sull’incontro di febbraio nello Studio Ovale, in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance hanno criticato duramente Zelensky Rubio ha detto: “Sapete quanti incontri abbiamo avuto da allora?, Abbiamo avuto un incontro con Putin e una dozzina con Zelensky”. Gli europei “non verranno qui domani per impedire che Zelensky venga intimidito”, ha detto Rubio. “Verranno qui domani perché abbiamo lavorato con gli europei”.
Bild: “Bilaterale Trump-Zelensky, poi anche gli europei”
Domani a Washington Donald Trump incontrerà Volodymyr Zelensky in bilaterale e poi organizzerà una cena di lavoro congiunta con i leader europei e della Nato. Lo ha riferito la Bild, come si legge sul profilo Telegram in lingua russa. Fonti al tabloid tedesco hanno fatto sapere che solo dopo il faccia a faccia tra il presidente Usa e il leader ucraino i rappresentanti Ue e Nato si uniranno a loro. Oltre alla cena di lavoro congiunta, è prevista anche una discussione in formato allargato.
Zelensky: “Costituzione impedisce di cedere territori”
“La Costituzione ucraina rende impossibile cedere o commerciare territori. Data l’importanza della questione territoriale, dovrebbe essere discussa solo dai leader di Ucraina e Russia nell’ambito della trilaterale: Ucraina, Stati Uniti e Russia”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in una dichiarazione pubblicata sui social alla vigilia della missione a Washington. “Dobbiamo fermare le uccisioni. Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte. Se sono davvero cosi’ tante come abbiamo sentito, ci vorra’ del tempo per esaminarle tutte. E’ impossibile farlo sotto la pressione delle armi. Abbiamo bisogno di veri negoziati, il che significa che possono iniziare da dove si trova ora la linea del fronte. La linea di contatto e’ la linea migliore per parlare. Gli europei sostengono questo e ringraziamo tutti. La Russia non ha ancora avuto successo nella regione di Donetsk, Putin non e’ riuscito a prenderla per 12 anni. Finora, la Russia non ha dato alcun segno che cio’ accadra’ e, se dovesse rifiutare, dovranno seguire nuove sanzioni. E’ importante che l’America accetti di collaborare con l’Europa per fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e, di conseguenza, a tutta l’Europa. Si tratta di un cambiamento significativo, ma non ci sono dettagli su come funzionera’: quale sara’ il ruolo dell’America, quale sara’ il ruolo dell’Europa, cosa puo’ fare l’UE. Abbiamo bisogno che la sicurezza funzioni nella pratica, come l’articolo 5 della NATO”, scrive Zelensky.
Palazzo Chigi: “Coinvolgere Kiev su suo futuro”
Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato nel pomeriggio a una nuova video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, che ha permesso un coordinamento in vista dell’incontro di domani a Washington. Nel corso della discussione è stata ribadita l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, che dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro, fa sapere Palazzo Chigi. La discussione ha inoltre confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza.
Palazzo Chigi: “Per Kiev servono solide garanzie di sicurezza”
La discussione nel corso della video-call della Coalizione dei Volenterosi, cui ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “ha inoltre confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Palazzo Chigi: “Per i Volenterosi nessuna decisione senza Kiev”
Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato nel pomeriggio a una nuova video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, che ha permesso un coordinamento in vista dell’incontro di domani a Washington. Nel corso della discussione, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “è stata ribadita l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, che dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro”.
Fonte SkyTg24
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