Troppo spesso si assiste a interventi pubblici dei politici in cui l’attenzione viene spostata su argomenti secondari o su questioni che servono soltanto a giustificare il proprio operato o di quello dell’amministrazione che si rappresenta, piuttosto che a fornire risposte concrete alle reali preoccupazioni della popolazione.
Ad esempio, rispondere a chi accusa il sindaco, in questo caso nella vestae di presidente del Libero Consorzio Provinciale, di interessarsi maggiormente del suo staff in provincia che, per quanto possa essere una questione lecita, denota una priorità rivolta alla giustificazione personale anziché al dialogo costruttivo sui problemi del territorio.
Un sindaco, o presidente che sia, quando si rivolge alla città ha il dovere primario di affrontare i temi che più stanno a cuore alla collettività, rispondendo direttamente, in modo trasparente e diretto, alle domande dei cittadini.
Questo non è solo un principio di correttezza e di adempimento del proprio ruolo, ma anche un modo efficace per dissipare dubbi e prevenire fraintendimenti e lamentele.
Sono innumerevoli le domande che ogni giorno i cittadini di Caltanissetta si pongono e che, purtroppo, restano senza risposte certe.
Ribadirle tutte sarebbe un ripetersi, ma ve n’è una che non può essere ignorata, soprattutto perché in passato è stata sbandierata e ripetuta all’infinito come essere un fiore all’occhiello e un merito della Regione e del suo rappresentante locale.
Parliamo del rifacimento parziale della rete idrica. Questo tema, più di ogni altro, continua a preoccupare i nisseni, data l’importanza vitale dell’acqua e le problematiche legate alla sua distribuzione a cui assistiamo periodicamente, con interruzioni e perdite in molte vie.
Come giustamente suggerito da una cittadina, rimasta peraltro senza risposta, sarebbe auspicabile che a fine estate si organizzasse un confronto pubblico.
Non una messa in scena di parte, tipica di certe trasmissioni televisive, ma una vera e propria assemblea cittadina, gestita dai cittadini stessi e da coloro che da tempo pongono domande, anche scomode, cosa che hanno sempre fatto a prescindere dall’orientamento politico dei sindaci in carica o delle proprie simpatie politiche.
L’obiettivo deve essere un dialogo schietto, onesto e senza filtri, dove il sindaco e gli assessori possano rispondere direttamente alle domande e alle perplessità della gente.
Qulcuno potrebbe suggerire di chiedere un appuntamento per un’intervista o un colloquio privato al sindaco o a qualche assessore, ma si ritiene che un confronto pubblico sia ben più interessante e soprattutto proficuo.
In tale contesto infatti le domande, precedentemente raccolte e catalogate per argomenti, otterrebbero risposte che verrebbero fornite direttamente ai cittadini, senza intermediari o “terze persone” che, in realtà, non sono poi così terze.
Il compito di un sindaco e dei suoi assessori è proprio questo: rispondere alla città, direttamente, con trasparenza e senza sotterfugi.
Questo “onere” è un ruolo di servizio che fa parte dell’incarico assunto e che impone un dialogo costante e aperto con la comunità.
Basta con i comunicati “preconfezionati” e ben architettati o con quelli dei “sostituti”, che raccontano solo le cose buone fatte omettendo tutto il resto; i cittani hanno il diritto di sapere anche altro.
Con l’augurio che sotto questo aspetto ci sia un cambio di atteggiamento e si risponda a chi chiede, ignorarli non è altresì corretto nè rende merito, la cittadinanza rimane in attesa di risposte concrete alle tantissime domande che quotidianamente vengono poste. Ad Maiora

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o