Insorge l’opposizione: Floridia (M5s): “Presenza inopportuna”; Schlein (Pd): “Parla di pasticcini e non spiega la posizione dell’Italia sulla Palestina”; Gasparri (Fi): “Polemiche ridicole”
I ricordi di Giorgia Meloni che da bambina, ogni domenica, pranzava dai suoi nonni che non le facevano mai mancare le ‘pasterelle’: la premier li ha condivisi con Mara Venier e il suo pubblico, durante la trasmissione Domenica Inn. Tanto basta per innescare la bomba dei leader di opposizione che ci hanno visto in tutto ciò una grave caduta di stile, se non una vera e propria irregolarità, denunciata anche dalla presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia (M5s) che punta per prima il dito contro il “teleregime”. O ancora peggio, non è mancato chi ha fatto notare che Meloni era a tavola e parlava di cibo, senza dire nulla su quello che sta accadendo a Gaza, mentre diversi Stati, incluso il Regno unito, oggi hanno annunciato il riconoscimento della Palestina-Stato. Insomma, chi più ne ha più ne metta sulla tavola.
Però, a discolpa della premier, bisogna chiarire che se ha parlato di ‘pasterelle’ a Domenica Inn, lo ha fatto per una buona causa: il sostegno alla candidatura della Cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. E questo lo hanno ricordato diverse voci della maggioranza.
Infatti la premier ha partecipato all’iniziativa a sostegno della candidatura, denominata ‘Il pranzo della domenica – Italiani a tavola’, in cui appunto sedeva a tavola con altri rappresentanti istituzionali, incluso il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, entrambi ripresi dalle telecamere di Domenica Inn. Ecco chi ha detto e cosa nello scontro telepolitico e culinario della domenica.
MELONI: “I MIEI PRANZI DELLA DOMENICA LEGATI AI NONNI E ALLE ‘PASTARELLE’”
“Di solito passavo il pranzo della domenica con i nonni, per me il pranzo della domenica è legato anche alle ‘pastarelle’, compreso il diplomatico”. Il pranzo della domenica “mi ha legato moltissimo ai miei nonni materni”. Lo racconta la premier Giorgia Meloni, in collegamento dal Tempio di Venere a Roma con Mara Venier e Domenica In, durante l’iniziativa ‘Il pranzo della domenica – Italiani a tavola’.
L’iniziativa di oggi, domenica 21 settebre è organizzata per sostenere la candidatura della Cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco: “Abbiamo organizzato delle tavolate tradizionali delle nostre famiglie, perché la cucina da noi è il pezzo fondamentale della convivialità e comunità, e l’abbiamo rilanciata raccontando anche le tradizioni che ogni territorio rappresenta”, aggiunge la presidente del Consiglio.
SCHLEIN: “MELONI NON SPIEGA LA POSIZIONE DELL’ITALIA, MA VA A PARLARE DI PASTICCINI“
ROMA – “Giorgia Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare cosa farà l’Italia rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina e alle sanzioni per il Governo israeliano. Però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico. Oggi ci spiega su Rai Uno, la ammiraglia della sua TeleMeloni, quali pranzi e quali pasticcini preferisce mangiare la domenica. Il tutto mentre Canada, Regno Unito e Australia annunciano il riconoscimento dello Stato di Palestina e si aggiungono ai tanti altri Stati che provano a dare il loro contributo per porre fine all’occupazione illegale di Gaza e ai crimini del Governo di Netanyahu”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
FLORIDIA: “MELONI A DOMENICA IN? CON LA VIGILANZA BLOCCATA ACCADE DI TUTTO“
“È veramente triste vedere in Rai, in una trasmissione molto seguita un’intervista alla premier Giorgia Meloni, mentre in alcune regioni si va al voto. Ricordo che la sua maggioranza ha bloccato la Commissione di Vigilanza, impedendo ogni controllo parlamentare così lei, impunita, può farsi intervistare a ‘Domenica In’ sui pranzi della domenica. Una presenza inopportuna e fuori luogo. Ma finché la Commissione resterà ostaggio di questa maggioranza, non potremo nelle sedi democratiche avere nessuno a cui chiedere conto di quanto accade e di come stiamo scivolando verso TeleRegime”. Così, in una nota, la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia.
MAGI: “MELONI A DOMENICA IN, INTERVENGA AGCOM“
“La prima puntata di questa stagione di Domenica In su Rai1 si apre con un intervento di Giorgia Meloni che parla di cibo italiano: il palco di una delle trasmissioni più seguite sulla Tv pubblica usato per un comizio della leader del centrodestra proprio a ridosso di un’importante tornata di elezioni regionali. L’ipocrisia è servita: Meloni ha passato tutta la giornata a fare del becero vittimismo e poi usa la principale trasmissione domenicale del servizio pubblico per scopi elettorali, presentandosi in collegamento davanti al Colosseo con tanto di tavola imbandita. L’Agcom intervenga davanti a questo abuso della Tv pubblica da parte della Presidente del Consiglio”. Lo afferma, in una nota, il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
PD: “A DOMENICA IN SPOTTONE PER TELEMELONI”
“Nemmeno ai tempi di Berlusconi la Rai si è prostrata così spudoratamente alle volontà di un presidente del Consiglio. Oggi Telemeloni ha raggiunto l’apice con il collegamento di Domenica in. Lo spottone della Rai è ancora più grave perché sono mesi che Giorgia Meloni sfugge a qualsiasi confronto parlamentare. Il mondo sta bruciando , da Gaza a Kiev, ma i cittadini italiani possono ascoltare il proprio presidente del Consiglio che discetta solo di cucina e di altre bagatelle dal megafono di una trasmissione Rai.
Il pranzo della domenica riguarda tutti e Domenica In non può farlo diventare un totem della destra. È francamente imbarazzante per tutti. Questa è la rappresentazione del brutto clima che si vive in Rai e nel Paese”. Così in una nota i componenti del Pd della Commissione di Vigilanza Rai.
M5S: “A DOMENICA IN UN VERGOGNOSO MELONI SHOW”
“La Rai ha toccato il fondo. A Domenica In, Mara Venier ha pensato bene di confezionare un’intervista a Giorgia Meloni sulle sue abitudini culinarie della domenica, come se fosse la zia simpatica del palazzo accanto. Un’operazione indecente, pagata con i soldi del servizio pubblico, che ormai non è più servizio ma strumento di regime. La presidente del Consiglio, che ha fatto bloccare la commissione di vigilanza ai suoi adepti, non trova nemmeno il coraggio di spiegare perché impedisce al Parlamento di esercitare il suo ruolo di controllo. E intanto occupa ogni spazio utile: siamo arrivati agli show della domenica pomeriggio, dove invece di rispondere delle sue scelte politiche ci racconta del pollo al forno. È il segno che Meloni non ha più alcun pudore a trasformare la Rai nella sua vetrina personale. E la domanda è inevitabile: qual è il prossimo passo? Arianna Meloni ospite fissa a raccontarci le fatiche di una carriera tutta in salita, dovendo “faticosamente” scalare un partito di cui la sorella è leader? Non siamo più davanti a Tele Meloni, qui siamo dentro a un vero e proprio Teleregime. E finché la commissione di vigilanza resta bloccata, questo abuso di potere continuerà senza freni”. Così, in una nota, gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai.
BONELLI: “MELONI PARLA DI PRANZO DELLA DOMENICA, MENTRE IL MONDO RICONOSCE LA PALESTINA“
“Mentre Australia, Regno Unito, Canada e Portogallo hanno già riconosciuto lo Stato di Palestina, e nei prossimi giorni lo faranno anche Francia e Belgio, Giorgia Meloni va in tv – una tv ridotta a megafono del Governo – a parlare del pranzo della domenica e delle pastarelle con i nonni. Una presidente del Consiglio che da 250 giorni non tiene una conferenza stampa, che rifugge da qualsiasi domanda di un giornalista, oggi si presenta a Domenica In come se il Paese non vivesse emergenze drammatiche: il lavoro, l’inflazione, la sanità al collasso, Gaza”. Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde.
“Invece di confrontarsi con il Parlamento, Meloni si prepara ad andare all’Assemblea generale dell’Onu per dire ‘no’ al riconoscimento della Palestina, in totale sudditanza ai voleri di Netanyahu. Un premier che parla di identità e tradizione mentre l’Italia è trascinata in una politica estera complice di chi sta compiendo una pulizia etnica, annettendo la Cisgiordania e Gaza dopo avere massacrato oltre 65mila civili, di cui 20mila bambini”, conclude Bonelli.
GASPARRI: “LE POLEMICHE SINISTRA PRETESTUOSE E RIDICOLE”
“Promuovere il cibo e le qualità italiane presso l’Unesco è un dovere del Governo: bene ha fatto Giorgia Meloni con il sindaco di Roma del Pd ad assumere una iniziativa di cui ha riferito il servizio pubblico della Rai. Le polemiche della sinistra sono pretestuose e ridicole. Si uniscano a un coro a sostegno delle qualità italiane”. Lo ha detto ai microfoni dei Tg Rai Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia.
GELMINI (NM): “LA SINISTRA ATTACCA MELONI ANZICHÉ SOSTENERE LA CUCINA ITALIANA”
“Dopo la partecipazione di Giorgia Meloni alla puntata odierna di Domenica In, la sinistra grida allo scandalo. Eppure, mi pare del tutto normale che la presidente del Consiglio partecipi anche a programmi di infotainment per sostenere, tra l’altro, la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale Unesco. Una candidatura che andrebbe supportata in maniera trasversale, da tutto il Parlamento, perché sarebbe un risultato importante non per il Governo, ma per l’Italia. E invece le opposizioni, di fronte a un’opportunità come questa, preferiscono tacere. Anzi, fare propaganda al grido di ‘TeleMeloni’”. Così Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati e membro della commissione di Vigilanza Rai.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
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