Tempo fa scrissi di una signora con figlio disabile che, avendo necessità di riempire dei bidoni d’acqua, visto che non la riceveva da mesi, presso un’autobotte posiziona in Viale Regina Margherita, essendo impossibilitata a recarsi sul posto ed avendo letto che i volontari ai disabili l’avrebbero portata fino a casa, telefonò e si sentì rispondere che il disabile era il figlio, non lei, quindi se voleva andava con la macchina e avrebbe riempito i bidoni.
Adesso leggiamo di quest’altro episodio che lascia senza parole per il fatto in se e per la risposta ricevuta.
Ovviamente nessuno pretende che i volontari siano disponibili H24, anche se forse dovrebbero esserlo, ma neanche che si possano lasciare senz’acqua anziani o ammalati e come in questo caso un malato oncologico.
Resta da capire inoltre come dovrebbero fare queste persone a “verificare la propria disponibilità residua d’acqua di giorno e non di notte o in giorni festivi/domenicali”
Siamo all’assurdo, qualcuno prima di dare queste risposte, dovrebbe immedesimarsi e riuscire a immaginare cosa vuol dire andare a controllare i recipienti, posizionati magari sotto tetto, per una persona anziana, malata e che magari a stento riesce ad alzarsi dal letto.
Delle volte sarebbe meglio tacere che dire certe cose.
“Il servizio di assistenza idrica per i malati la domenica non è attivo e scoppia il caso.
C’è una famiglia che ha necessità di una fornitura idrica la domenica ma Croce Rossa e Protezione Civile non fanno servizio la domenica. La notizia arriva da fonte diretta la figlia di una signora malata oncologica con una stomia permanente chiama il servizio di assistenza domiciliare perché con i rubinetti a secco ma le rispondono picche. Per la giusta regola del contraddittorio abbiamo sentito l’assessore Oscar Aiello.
“Il servizio è affidato a volontari della Protezione civile e della Croce Rossa, che in quanto volontari non sono pagati e pertanto non possiamo pretendere loro disponibilità h24.-afferma Aiello-In questo momento di difficoltà si rende necessaria la collaborazione di tutti, anche del singolo cittadino che potrebbe verificare la propria disponibilità residua d’acqua di giorno e non di notte o in giorni festivi/domenicali. Capisco le esigenze delle persone, però tutti hanno diritto a riposare…anche i volontari della Protezione civile e della Croce Rossa. Durante la settimana (e di giorno) abbiamo la loro totale disponibilità. Occorre reciproca comprensione”.
Continua la Baiunco “Ovviamente la risposta non ferma l’indignazione dei protagonisti della vicenda che pare protesteranno affinché il servizio per chi ha problemi di salute venga ampliato pure ai giorni festivi. Il compito della politica è quello di trovare soluzioni, di risolvere i problemi, la ricerca della comprensione reciproca non è insito nel principio della rappresentanza elettorale soprattutto in un momento storico in cui c’è in corso un ‘emergenza.
Questa storia minima come tante ne abbiamo raccontate in questi mesi è la misura di quello che stanno vivendo i cittadini. Le categorie fragili vanno protette prima di tutti e al di sopra di tutto”