Dopo gli “avvisi” dei franchi tiratori e dopo le accuse agli autonomisti il governatore fa i conti con le richieste degli alleati e col caso tecnici
Il rompete le righe all’Ars non ha spento gli echi del voto sulla finanziaria.
Il tema caldo rimane la spaccatura nel centrodestra: «A settembre bisogna arrivare con le idee
chiare», è l’auspicio di molti nella maggioranza. E a fare chiarezza è chiamato in prima battuta il presidente Renato Schifani.
Ma in sostanza quel 50% di franchi tiratori che si è messo per quattro volte di traverso nell’approvazione della finanziaria, cosa vuole ottenere?
«Non è una crisi politica», è stata la risposta di Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia.
Su questo punto concordano in molti. Nessuno mette in discussione Schifani, almeno per ora.
A due anni dalla scadenza del mandato, chi parla di elezioni lo fa per scommettere su uno Schifani bis.
Chi la pensa diversamente non parla, perché non è il momento.
«Lui è convinto che tutti lo confermeranno, poi magari non sarà così», riflette un deputato del centrodestra.
Anche perché il governatore inizierebbe un secondo mandato da 77enne e lo concluderebbe a
82 anni.
Prima di affrontare la successione ci sono alcune tappe intermedie non di poco conto.
La prima attende Schifani all’interno di Forza Italia.
Il segretario nazionale Tajani ha aperto per la prima volta al voto degli iscritti per eleggere i segretari regionali.
In Sicilia la conferma di Marcello Caruso, fedelissimo del presidente, non è scontata, vista anche una
candidatura alternativa annunciata dall’europarlamentare Marco Falcone.
Se al congresso della prossima primavera dovesse prevalere quest’ultima, la strada per la riconferma
di Schifani potrebbe subire una prima frenata.
C’è poi da trovare un nuovo equilibrio all’interno della maggioranza.
Il voto sulla manovra ha condensato delusioni personali, mal di pancia di pezzi di partito verso alcuni assessori, inimicizie. Coordinate non da un’unica regia, anche se dalla Dc puntano il dito contro gli Autonomisti «che tirano le fila».
A settembre tutti si aspettano un rimpasto che potrebbe non limitarsi a due assessori.
C’è il rientro di Luca Sammartino, azzoppato dal processo a suo carico per corruzione ma non abbastanza per restare ancora fuori, anche se il deputato della Lega è tra i principali bersagli dei
franchi tiratori in aula.
Schifani dovrà tenere conto della richiesta degli Autonomisti di avere un secondo assessore e di quella di Forza Italia di sostituire i tecnici in cui il gruppo non si riconosce.
La Dc non cede di un passo e anzi è pronta ad accogliere l’ottavo deputato, proveniente da un altro gruppo del centrodestra. Dovrebbe essere annunciato prima della festa di Primavera di ottobre.
Fratelli d’Italia, invece, attende l’esito delle indagini dei probiviri e di quelle giudiziarie sui casi dell’assessora Amata e del presidente dell’Ars Galvagno, indagati per corruzione.
Insomma si risolverà tutto in un rimpasto e nella spartizione da manuale Cencelli di una serie di poltrone di sottogoverno (a cominciare dall’Asp di Palermo?).
In realtà la ridefinizione degli equilibri in giunta sembra un passaggio obbligato per una resa dei conti sull’identità del centrodestra siciliano.
L’asse tra Cuffaro e la Lega di Sammartino da una parte, il futuro di Raffaele Lombardo all’interno di Forza Italia dall’altro.
Una polarizzazione chiara, ma che dovrà essere verificata alle prossime tornate elettorali, oprattutto
quando si dovranno comporre le liste e fare delle scelte.
Fonte laRepubblicaPalermo di Salvo Catalano
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o
Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.
