I soldati di Idf sono nel cuore della capitale della Striscia. La disperazione dei familiari degli ostaggi: “Questa notte potrebbe essere l’ultima“
Iniziata nella notte l’invasione di Gaza City, i media segnalano 37 attacchi in 20 minuti. Famiglie degli ostaggi in protesta, mentre nella Striscia si contano morti e feriti. Rubio: “Hamas ha pochi giorni per l’accordo, il Qatar è l’unico che può mediare”
Israele ha iniziato l’attacco di terra a Gaza, con aerei, droni, missili ed elicotteri che sarebbero già entrati nella principale città della Striscia. È l’invasione più pesante di questi due anni di guerra. “Questa operazione è solo l’inizio”, spiegano i vertici militari israeliani. Tank e corpi speciali hanno avanzato fino al pieno centro di Gaza City dove dovrebbero essere nascosti molti degli ostaggi ancora in mano a Hamas. Fonti della Striscia riferiscono che i tank di Tsahal sono entrati in via Al-Jalaa, nel cuore di Gaza Cit. I media hanno segnalato 37 attacchi in 20 minuti poco prima della mezzanotte. ”La città sta bruciando e andremo avanti fino alla sconfitta di Hamas”, ha affermato il ministro della difesa Israel Katz, sottolineando che “Non cederemo e non torneremo indietro, fino al completamento della missione”, sottolinea il ministro israeliano.
I palestinesi continuano a fuggire, tanto che secondo l’esercito israeliano sono circa 300mila le persone che hanno già lasciato la città, mentre il bilancio delle vittime dell’attacco di terra sulla città è già arrivato a quota 62, tra cui bambini. L’agenzia di stampa Wafa, citando fonti mediche, afferma che la maggior parte delle vittime uccise dall’attacco scattato lunedì sera, si trovava nella città di Gaza.Tra queste figurano due persone uccise nel quartiere Nassr della città di Gaza mentre si rifugiavano in una tenda. Sono decine i feriti.
Rubio: “Poco tempo per l’accordo, il Qatar è l’unico che può mediare”
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha avvertito oggi che Hamas ha solo pochi giorni per accettare un accordo di cessate il fuoco, mentre Israele bombarda Gaza City. Lo Stato ebraico “ha iniziato a condurre operazioni” nella principale città della Striscia, “quindi pensiamo di avere una finestra di tempo molto breve per raggiungere un accordo: non abbiamo più mesi, probabilmente ci restano giorni, forse qualche settimana”, ha detto Rubio ai giornalisti mentre lasciava Israele per raggiungere Doha. Il segretario di Stato americano ha aggiunto che solo il Qatar ha la capacità di mediare a Gaza, nonostante l’attacco israeliano ad Hamas nel Paese arabo una settimana fa.
“Ovviamente devono decidere se vogliono farlo dopo la scorsa settimana o meno, ma vogliamo che sappiano che se c’è un Paese al mondo che potrebbe contribuire a porre fine a questa situazione attraverso un negoziato quello è il Qatar”, ha detto Rubio.
Trump: “Hamas non usi gli ostaggi come scudo”
Hamas “rilasci tutti gli ostaggi ora”. Lo ha scritto Donald Trump sul suo social Truth. “Ho appena letto delle notizie sul fatto che Hamas ha sposato gli ostaggi in superficie per usarli come scudi umani contro l’offensiva di terra di Israele. Spero che i leader di Hamas sappiano a cosa vanno incontro se fanno una cosa del genere. Questa è un’atrocità umana, di cui pochi hanno mai visto l’uguale”, ha aggiunto Trump, che hai poi ribadito di non essere stato avvertito da Netanyahu prima di attaccare Doha.
Le famiglie degli ostaggi in protesta
Nella notte, le famiglie degli ostaggi si sono dirette verso la residenza del premier israeliano Benyamin Netanyahu in Gaza Street a Gerusalemme, in un corteo che ha preso il via mentre si susseguivano notizie di pesanti attacchi su Gaza City e l’ingresso dei tank dell’Idf nella città. Lo riferisce Ynet. L’Hostages Families Forum di Israele ha inoltre lanciato “un disperato appello” per proteggere i propri cari, accusando il primo ministro Benyamin Netanyahu di averli sacrificati. È quanto si legge sul Times of Israel.
“La 710° notte a Gaza – afferma il gruppo – potrebbe essere l’ultima notte nella vita degli ostaggi che sopravvivono a malapena, e l’ultima notte in cui sarà possibile localizzare e restituire gli ostaggi uccisi per una degna sepoltura”. Il Forum sostiene, scrive ancora la testata israeliana, che un numero significativo dei 22 ostaggi considerati vivi da Israele siano detenuti a Gaza City. “Il primo ministro sta consapevolmente scegliendo di sacrificarli sull’altare di considerazioni politiche”, aggiunge il gruppo, accusandolo di aver ignorato i consigli del Capo di stato maggiore delle Idf, che avrebbe messo in guardia contro l’operazione.
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