La Messa per il Santo Patrono. Mons. Russotto: “Respingiamo le cose che non funzionano”
Da La Sicilia di Luigi Scivoli
“Rendiamo Caltanissetta una città accogliente, una città che sappia aprirsi alle novità anche senza pretendere molto e accogliamo il bello che ha, ma respingiamo le cose che non funzionano; usciamo dalla provvisorietà che predomina e abbandoniamo le pretese assurde che si registrano”: parole pronunciate ieri mattina in Cattedrale dal vescovo Mario Russotto nell’omelia della Messa Pontificale in onore del Patrono della città San Michele Arcangelo.
Mons. Russotto ha detto ancora che “non dobbiamo vivere come se tutto ci fosse dovuto, ma
dobbiamo attivarci e adoperarci perché le cose cambino” e ha suggerito di prendere esempio
da San Michele che seppe scacciare il maligno e “ci ha insegnato cosa bisogna fare”.
“Per questa città – ha aggiunto – bisogna sapere trovare i correttivi per essere costruttori di pace”.
Alla celebrazione in Cattedrale, affollata di fedeli, c’erano autorità civili e militari, della Polizia di Stato della quale San Michele è il protettore, e i rappresentanti dell’amministrazione comunale con il sindaco Walter Tesauro che, nel rispetto della tradizione, all’offertorio ha presentato il cero votivo in segno di devozione della città al suo Patrono.
La liturgia è stata animata dalla corale “Santa Maria La Nova” che, con l’organista Angelo Palermo, si è sistemata nel lato sinistro del transetto nel quale sono stati realizzati gli affreschi scoperti nei giorni scorsi.
Nel tardo pomeriggio, lungo il percorso del centro storico si è svolta la processione del Santo che è sfilata tra due fitte ali di fedeli intercalata dal grido dei Devoti Portatori del simulacro “E gridamu tutti. Viva lu Principi San Michele Arcangilu”.
Alla processione hanno partecipato anche numerosi bimbi vestiti come San Michele.
Quando la processione è arrivata davanti l’istituto Calafato è stata accolta dallo sparo di
fuochi di artificio.
Nella mattinata, prima della celebrazione in Cattedrale, davanti alla questura è stata deposta dal
questore Pinuccia Albertina Agnello una corona di alloro alla stele dedicata ai Caduti della Polizia di Stato.
Alla cerimonia hanno presenziato il vescovo mons. Mario Russotto, il prefetto Licia Messina e il sindaco Walter Tesauro.
Quest’anno la celebrazione si è arricchita di un ulteriore significativo elemento, con la presenza della ultracentenaria statua lignea del Santo già esposta in Questura dallo scorso 11 settembre.
Fonte La Sicilia di Luigi Scivoli
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