Perché il Sud si spopola e il Nord no? Ma come è possibile spiegare una differenza territoriale così forte?
Il tasso di natalità delle province del Sud resta in linea con quelle del Nord, in alcuni casi è addirittura maggiore.
Nessuna provincia in Italia ha avuto più bimbi nati che decessi.
Il tasso di crescita naturale è negativo ovunque, ma le dinamiche migratorie compensano la situazione in alcune province del Centro-Nord.
Per citare un esempio: a Torino per 5,8 nati (su mille), vi sono 11,9 morti. Ma il tasso migratorio è in positivo di 7,5 per mille.
Ciò vuol dire che al netto del fatto che vi siano più decessi che nascite, il saldo viene compensato dalle persone che vi si trasferiscono, tanto dal resto d’Italia, quanto dall’estero.
Caltanissetta detiene il triste primato di essere prima in Italia, con un saldo negativo del’8,9%.
Sappiamo bene quali sono i “volani” per invertire questa tendenza almeno in città, Università e Sanità in primis, in caso contrario il “deserto” non può che avanzare.
E’ compito della politica studiare e mettere in campo interventi precisi e mirati, tutti gli altri, dal rifacimento delle strade a scendere sono giustissimi, ma se non si agisce, puntando a certi obiettivi, sono solo “medicine” per un malato terminale.
La classifica
- Caltanissetta: -8.9‰
- Nuoro: -8.4‰
- Oristano: -8.0‰
- Sud Sardegna: -7.7‰
- Enna: -7.6‰
- Potenza: -7.1‰
- Benevento: -6.8‰
- Reggio Calabria: -6.2‰
- Taranto: -6.2‰
- Vibo Valentia: -6.1‰

Fonte Istat
