Il collegio dei commissari ha anche deciso di adottare la proposta di sanzioni contro Hamas, ministri israeliani estremisti e coloni violenti
È ufficiale: la Commissione europea ha deciso di sospendere la parte commerciale dell’accordo di associazione con Israele. Ad annunciarlo, i commissari di palazzo Berlaymont in conferenza stampa a Bruxelles. “La situazione a Gaza è inaccettabile. Come Commissione europea continuiamo a sostenere una soluzione a due Stati e vogliamo farlo non solo a parole ma anche con azioni mirate: è per questo che abbiamo scelto di sospendere la parte commerciale dell’accordo di associazione fra Unione europea e Israele”, ha detto la commissaria al Mediterraneo Dubravka Suica.
L’accordo tra Bruxelles e Tel Aviv si basa sul rispetto dei principi democratici e dei diritti umani: nel momento in cui vengono meno questi presupposti, la sospensione dell’accordo è una decisione che palazzo Berlaymont può prendere anche in autonomia. “In pratica- spiega il commissario al Commercio, Maros Sefcovic- questo significa che le importazioni da Israele perderanno il loro accesso preferenziale al mercato Ue e verranno applicate le stesse tasse che sono in vigore per i paesi terzi che non hanno nessun accordo con l’Unione”. “Ci dispiace- sottolinea Sefcovic-, ma è una decisione appropriata”. Assieme alla sospensione dell’accordo, il collegio dei commissari ha anche deciso di adottare la proposta di sanzioni contro Hamas, ministri israeliani estremisti e coloni violenti. “Lo scopo non è punire Israele- sottolinea l’Alto rappresentante Ue, Kaja Kallas-, ma migliorare le condizioni umanitarie a Gaza. Tutti gli stati membri concordano che la situazione non sia più sostenibile”.
KALLAS: “SANZIONI A MINISTRI ESTREMISTI DI ISRAELE E HAMAS”
“Abbiamo presentato un pacchetto di sanzioni contro i terroristi di Hamas e i ministri estremisti del governo israeliano e coloni violenti e entità che sostengono l’impunità in Cisgiordania”. Lo ha annunciato l’alta rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas.
“Voglio essere molto chiara” ha aggiunto, “l’obiettivo non è punire Israele. L’obiettivo è migliorare la situazione umanitaria a Gaza. Tutti gli stati membri sono concordi nel dire che la situazione a Gaza è inaccettabile. La guerra deve finire”.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
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