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La lezione di Enna a Caltanissetta

Last updated: 13/12/2025 10:00
By Sergio Cirlinci 241 Views 9 Min Read
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Un recente articolo di cronaca ha messo in evidenza il malcontento di alcuni cittadini ennesi riguardo alla presunta mancanza di eventi e decorazioni natalizie, affermando che “la città merita di più”.

Questo articolo è stato ripreso da parecchi nisseni, che con orgoglio lo hanno condiviso come a voler dire “visto, a Enna si lamentano mentre noi abbiamo la Città del Natale….”, probabilmente anche una frecciatina a chi non è molto entusiata.

Se è comprensibile lamentarsi per un’atmosfera festiva che sembra mancare o non essere all’altezza delle aspettative, questa critica assume un sapore quasi paradossale se confrontata con un’altra notizia, ben più significativa, proveniente dallo stesso capoluogo e cioè l’inaugurazione della nuova e imponente sede della Facoltà di Medicina dell’Università romena Dunarea de Jos di Galati.

L’apertura del MediCampus a Pergusa, situato nell’ex convento dei Frati Minori, racconta una storia di visione e determinazione.

Un complesso di 11.000 metri quadrati, acquistato dal Fondo Proserpina, presieduto dall’ex senatore Mirello Crisafulli, è stato trasformato in un moderno polo universitario e residenza per studenti.

La struttura non offre solo aule, ma anche 69 camere con angolo cottura e bagno privato, campi da padel, un campo di calcetto, una palestra e persino una chiesa sconsacrata convertita in caffè letterario.

La dichiarazione di Crisafulli, “Abbiamo iniziato 10 anni fa in un garage. A chi pensava che avremmo fallito dico: siamo qua”, rappresenta un forte simbolo di una comunità che ha creduto nel proprio futuro, aggiungendo un tassello fondamentale al già robusto panorama accademico di Enna, che può contare anche sull’Università Kore.

Riflettere su Enna, una città che sta facendo passi da gigante nell’istruzione e nelle infrastrutture, mentre “lamenta” l’assenza di qualche decorazione luminosa, offre uno spunto di riflessione amaro, ma necessario, per la nostra Caltanissetta.

Se da un lato la città nissena ha investito in illuminazione e decorazioni natalizie, creando un’atmosfera festiva gradevole, dall’altro lato vede perdere finanziamenti, fare corse contro il tempo per non perderene altri e a fronteggiare un immobilismo in settori vitali che, al contrario, ad Enna sono in pieno sviluppo.

A Caltanissetta, il polo universitario sembra essere bloccato, nonostante la recente nomina del nuovo presidente del consorzio, avvenuta dopo un’attesa di un anno e mezzo, la comunità è ancora in attesa di capirne la direzione e di conoscere un piano concreto che possa rilanciare l’università, il Consorzio con tutti i servizi annessi, non ultimo la mensa.

Nel frattempo, Enna non solo rafforza la Kore, che si espande anche a Gela, ma aggiunge anche una Facoltà di Medicina con un campus d’eccellenza, attirando studenti e investimenti, sottraendoli probabilmente a Caltanissetta.

Lo stesso divario si fa sentire anche nell’assistenza sanitaria e nelle infrastrutture.

Mentre l’ospedale di Enna continua a espandersi e a offrire servizi, puntando a diventare Policlinico, cosa che secondo certe dichiarazioni doveva già essere fatto a Caltanissetta, il nostro polo ospedaliero sembra arrancare, come dimostrano le numerose lamentele dei cittadini e lo stato di agitazione di diversi medici in reparti cruciali, nonostante l’ASP, quasi giornalmente, ci racconta di nuove assunzioni.

Un altro esempio lampante è la Piscina Comunale. Dopo una breve chiusura, la struttura di Enna è stata riaperta e ora funziona a meraviglia, tanto che associazioni, atleti e persone con disabilità di Caltanissetta sono costretti a trasferirsi a Enna per poter svolgere le loro attività.

Da noi sembra che finalmente si stia arrivando a una soluzione, anche se dopo circa sette anni di chiusura.

Il consiglio comunale voterà a breve, non è dato sapere quando, il famoso accordo e, secondo voci di corridoio, il voto sarà all’unanimità e, anche se alcuni consiglieri non nascondono qualche perplessità, mai voteranno contro non volendo essere etichettati come l’aver remato contro la riapertura, ma di questo ne parleremo quando ci sarà il consiglio che discuterà la proposta.

In fondo è comprensibile e naturale che i cittadini si lamentino quando un aspetto della vita quotidiana, come l’atmosfera natalizia, non soddisfi le aspettative.

Tuttavia, questo lamentarsi o vantarsi a Enna e a Caltanissetta, ci porta a riflettere su quali siano le vere priorità in una città per i cittadini. Le luci o altro.

A Caltanissetta, godendo di centro storico ben decorato in occasione del Natale, si è forse meno prpensi ad attenzionare la stagnazione dell’università, dell’ospedale o di altri problemi.

Ad Enna invece si attenzionano più le luci avendo poco altro da attenzionare.

Il successo di Enna, che è partito coraggiosamente “da un garage”, dimostra come grandi ambizioni e investimenti strutturali, quelli che creano lavoro, futuro e servizi essenziali, siano il vero motore di una rinascita autentica, insieme ad una politica, indipendentemente dalle appartenenze partitiche, che ha saputo fare squadra, mentre da noi si litiga all’interno degli stessi schieramenti.

Forse il “malcontento” per l’assenza delle luci natalizie a Enna è un segnale di una comunità che, avendo già raggiunto l’essenziale, ora si permette di lamentarsi per il “superfluo”, che magari proprio superfluo non lo è.

Per Caltanissetta, la lezione è chiara. La nostra è una città che merita di più, non solo in termini di luminarie, ma soprattutto in opportunità, servizi e una visione a lungo termine.

Oggi, Caltanissetta si trova di fronte a un bivio, continuare a navigare nell’incertezza, oppure prendere esempio dalla concretezza di Enna.

È fondamentale che l’attenzione della politica e dei cittadini si sposti da dibattiti superficiali a questioni ben più importanti e strutturali, chiedendo conto e accelerando la definizione della strategia del Consorzio Universitario, una maggiore efficienza del sistema sanitario locale e, infine, promuovendo un approccio più attivo che guardi realmente al futuro, non solo alla gestione dell’ordinario.

Caltanissetta ha tutte le potenzialità per un rilancio, ma per superare l’attuale fase di stallo è necessaria una visione audace e azioni anche coraggiose che, come quella di Enna, sappia trasformare le difficoltà in punti di forza e di sviluppo.

E per farlo, serve una politica che sia all’altezza delle sfide, sia vecchie che nuove.

Una lezione che vale per tutta la politica nissena. Ad Maiora

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