Sappiamo tutti quando sia importante l’acqua per sopravvivere, sappiamo altrettanto bene che quando in una casa l’acqua scarseggia. la si cerca di risparmiare al massimo.
Evitando di citare l’aver rinunciato ad annaffiare le piante, che ahimè stanno un po’ seccando tutte, l’acqua la si cerca di risparmiare anche per le moltissime esigenze primarie.
Pensiamo innanzitutto all’igiene personale.
In questo periodo di gran caldo, chiunque, nel caso avesse una buona disponibilità di acqua, farebbe almeno una doccia al giorno, laverebbe gli indumenti con più frequenza e, oltre a tenere ben pulita la casa, farebbe regolarmente la cucina o metterebbe la lavastoviglie.
Tutto ciò, per chi vive in zone “civili” questo modo di vivere è normale.
Noi invece, pur essendo nel 2024 dobbiamo rinunciare ad alcune di quelle che sono basilare regole di norme igieniche, con risvolti anche sul piano sanitario.
Non dimentichiamoci dei disabili, dei malati e degli anziani, che necessitano lavaggi continui onde evitare ulteriori spiacevoli conseguenze o aggravamenti.
Chi soffre la carenza di acqua, anche sotto l’aspetto alimentare, oltre che igienico, ne ha delle ripercussioni.
In tempi normali si mangiano molte insalate, ci si cucinava a casa cibi più salutari e genuini.
Oggi invece, al danno della carenza di acqua, pur di risparmiare quei pochi litri che ci vengono concessi, ci si organizza con cibi pronti, fast food, magari congelati da passare al forno, tavola calda, pizze, panini imbottiti etc. alimenti sicuramente buoni, ma che se mangiati di continuo, non fanno sicuramente bene all’organismo, il tutto per evitare di cucinare e dover di conseguenza non solo lavare le stoviglie, ma pulire tutto il resto.
Questo non fa bene all’organismo, alla mente e alla “tasca”.
Non a caso un amico, che per la nota carenza idrica, sta conducendo questo stile di vita, risparmia acqua per cucinare preferendo non rinunciare alla pulizia personale.
Stamane lo stesso, incontrato al bar, dove stava facendo appunto colazione, mi racconta, oltre alla sua situazione idrica, che ieri si è recato dal medico al quale ha portato le sue analisi, che fa periodicamente.
Quest’ultima volta però, alcuni valori sono risultati un po’ alti, qualcuno anche troppo e questo gli ha anche creato uno staro di ansia e preoccupazione.
Il suo medico, in considerazione del fatto che mai aveva raggiunti certi valori, alla domanda che alimentazione facesse, ha raccontato che per evitare sprechi di acqua conduce lo stile di vita sopra descritto.
Adesso dovrà fare delle ulteriori analisi ed immediatamente cercare di tornare ad una dieta più regolare e d equilibrata, ma soprattutto meno “arrangiata”.
Questo episodio, spero unico, rappresenta un aspetto che molti sottovalutiamo, ma che rappresenta un ulteriore aspetto o danno ai cittadini ed un segnale che chi di competenza dovrebbe ben attenzionare.
Che ci siano già problemi igienici è risaputo, adesso si faccia attenzione perchè si rischia anche sotto l’aspetto sanitario e della salute personale, fisica e mentale.
La mancanza di acqua comporta tutta una serie di conseguenza che vanno oltre quello che si possa immaginare.
Ad Maiora.