La riapertura della piscina comunale tra due amministrazioni, posizioni e atteggiamenti diversi ma l’unico dato certo è che chiusa era e chiusa rimane
Dopo annunci di riapertura che si sono fatti via via sempre più lontani, le ultime indiscrezioni parlavano dei primi mesi del 2026, ultimamente si parla della primavera, ma dal luglio 2025, data dell’annuncio in concomitanza con l’abbattimento dell’antenna, il discorso sembra essere scivolato nel dimenticatoio e sa tanto dell’ennesima promessa non mantenuta e di beffa per i cittadini e gli sportivi nisseni.
Nell’autunno del 2024 la consigliere Federica Scalia ha presentato un’interrogazione con la quale chiedeva informazioni sullo stato dei lavori, ma pare non abbia sortito l’effetto sperato, lasciando intatti i dubbi e le perplessità sulla tabella di marcia e al contrario è servita come assist all’assessore per replicare che hanno trovato una serie di problematiche, lasciate dalla vecchia amministrazione, e che loro stanno adesso cercando di risolvere.
Ancora più grave è l’ostinato mancato riscontro all’accesso agli atti fatto dal consigliere Armando Turturici, settembre del 2025. Una richiesta lecita e fondamentale, non solo per il controllo democratico, ma anche per permettere di comprendere a che punto sia realmente l’iter e se, come si suol dire, si intraveda finalmente la “luce in fondo al tunnel” della riapertura, attesa dal 2019.
La trasparenza amministrativa non è un optional, è un dovere, specialmente quando si parla di un bene pubblico e di ritardi così lunghi.
Ed è qui che la situazione assume contorni quasi beffardi.
La memoria civica, si sa, è lunga, e in questo caso ci riporta indietro al 2020.
Ricordiamo bene le parole dell’allora consigliere comunale Salvatore Petrantoni, oggi assessore, che in un post su Facebook, metteva in discussione la trasparenza altrui, tuonando:
“…Le carte devono uscire, me le devono dare tutte!!!…ALTRO CHE PISCINA SIAMO A MARE”.

Ora, a poltrone invertite e la piena responsabilità amministrativa, la domanda sorge spontanea (cit.):
Caro Assessore Petrantoni, perché non dare il buon esempio e facendo quello che chiedeva allora?
Se ieri la sua richiesta di “tutte” le carte era una pretesa legittima per fare chiarezza, oggi la consegna immediata della documentazione richiesta dal consigliere Turturici, che attende da tempo, dovrebbe essere un imperativo di coerenza politica e di trasparenza istituzionale.
Solo un’azione concreta e immediata per consegnare la documentazione richiesta e chiarire sin dall’inizio l’intera vicenda, potrà dare credibilità all’azione amministrativa e al suo passato quando si erigeva a “paladino della trasparenza”.
L’assessore saprà sicuramente, essendo preparato e con un lunga esperienza politica, che negare l’accesso agli atti su un tema specifico e rilevante come la piscina potrebbe essere considerato illegittimo, salvo che la negazione avvvenga in casi specifici ma che devono essere ben motivati.
Ostacolare la visione dei documenti su un tema nevralgico come la Piscina Comunale ad un consigliere equivale a impedirne l’esercizio del mandato democratico.
Purtroppo, non possiamo fare a meno, alla luce di quel che leggiamo, concludere con la stessa amara citazione del 2020 aggiornata al 2025: “ALTRO CHE PISCINA, SIAMO A MARE”, sia per trasparenza che per coerenza. Un caro saluto e Ad Maiora
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