Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Le ruspe dopo le bombe: Israele sta radendo al suolo le poche case rimaste in piedi a Gaza
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Cronaca Internazionale > Le ruspe dopo le bombe: Israele sta radendo al suolo le poche case rimaste in piedi a Gaza
Cronaca InternazionalePoliticaRassegna stampa

Le ruspe dopo le bombe: Israele sta radendo al suolo le poche case rimaste in piedi a Gaza

Last updated: 19/07/2025 5:53
By Redazione 90 Views 4 Min Read
Share
SHARE

La BBC ha analizzato immagini satellitari e video geolocalizzati: l’esercito israeliano ha demolito migliaia di edifici in aree già sotto “controllo operativo”: scuole, condomini, infrastrutture civili. L’obiettivo è rendere la Striscia definitivamente inabitabile

Dove non arrivano le bombe, arrivano le ruspe. Da marzo, quando è saltato il cessate il fuoco con Hamas, intere porzioni della Striscia di Gaza sono letteralmente scomparse. Esplosivi controllati, demolizioni programmate, silenzio generale. Un’operazione sistematica che ha ridisegnato la mappa del territorio, lasciando sul campo solo macerie.

Secondo immagini satellitari e video geolocalizzati da BBC Verify, l’esercito israeliano ha demolito migliaia di edifici in aree già sotto “controllo operativo”. In molti casi, non si trattava di rovine pericolanti ma di strutture ancora intatte: scuole, condomini, infrastrutture civili. Le immagini mostrano quartieri come Tel al-Sultan, un tempo centro vitale di Rafah, oggi ridotti a deserto urbano, fatta eccezione per l’ospedale di maternità, uno dei pochi edifici rimasti in piedi.

L’esercito israeliano sostiene che tutte le operazioni avvengano nel rispetto del diritto internazionale e siano motivate da “impellenti necessità militari”, accusando Hamas di nascondere armamenti tra i civili. Ma numerosi esperti in diritto umanitario internazionale, tra cui Janina Dill dell’Oxford Institute e Eitan Diamond del Diakonia Law Centre, parlano apertamente di crimini di guerra, violazioni della Convenzione di Ginevra e distruzioni non giustificabili.

Le demolizioni si estendono oltre le linee del conflitto attivo. Nelle città agricole come Khuza’a, a 1,5 km dal confine israeliano, e Abasan al-Kabira, a 7 km, le immagini satellitari mostrano interi insediamenti rasi al suolo tra maggio e luglio. Le IDF affermano di aver distrutto 1.200 edifici solo a Khuza’a, definiti “infrastrutture terroristiche”.

Intanto post su Facebook in ebraico cercano operatori di escavatori per “progetti di demolizione nella Striscia”, con contratti da 1.200 shekel al giorno. Alcuni appaltatori, interpellati dalla BBC, hanno risposto con insulti. E gli Stati Uniti stanno fornendo nuovi bulldozer. Per molti analisti l’obiettivo finale è rendere Gaza inabitabile, spingendo la popolazione all’esodo. Strategia confermata dalle parole del premier Netanyahu, riportate da fonti israeliane: “Stiamo distruggendo sempre più case. I palestinesi non avranno un posto dove tornare”.

Fonte Agenzia Dire www.dire.it

Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o

Si precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, caltanissetta401.it è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione.

You Might Also Like

Sanità, la Regione non cambia Schifani rilancia Iacolino

Zuppi, dialogo con Carboni sui giovani: “A 19 anni chi li aiuta oggi?”

Il Papa (italo)americano: il nonno di Prevost era un immigrato siciliano

Meteo: quasi tutta Italia con la Febbre ad oltre 37°C, Antonio Sanò parla dell’Anticiclone Pluto

Mattarella ricoverato in ospedale: «Intervento programmato»

TAGGED:Cronaca InternazionalePoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?