Il tycoon chiede i danni per una cifra compresa fra 1 e 5 miliardi di dollari per il montaggio fuorviante del suo discorso del 6 gennaio del 2001, il giorno dell’assalto a Capitol Hill
Le scuse della Bbc non sono bastate a Donald Trump. Il presidente americano non molla la presa e annuncia che presenterà un’azione legale la prossima settimana, chiedendo in danni una cifra compresa fra 1 e 5 miliardi di dollari per il montaggio fuorviante del suo discorso del 6 gennaio del 2001, il giorno dell’assalto a Capitol Hill che è poi costato al tycoon il suo secondo impeachment. “Dobbiamo farlo”, ha detto senza esitazione Trump, intenzionato a parlare dello «scandalo» dell’emittente britannica direttamente con il primo ministro Keir Starmer nel fine settimana. Trump in precedenza aveva aperto alla possibilità che le scuse sarebbero state sufficienti. Ma alla fine, consigliato dai suoi legali, ha deciso di procedere con la linea dura portando così oltreoceano la sua battaglia contro i ‘fake medià oltreoceano.
Negli Stati Uniti il presidente ha dichiarato da tempo guerra ai media, definiti più volte nemici del popolo, e avviato una serie di cause contro il New York Times, Cbs e il Wall Street Journal del suo amico Rupert Murdoch, al quale ha chiesto un miliardo. La cifra a cui punta con Bbc è particolarmente elevata, considerato che lo scorso anno le entrate annuali dell’emittente derivanti dal canone sono risultate pari a 3,8 miliardi di sterline.
Per la Bbc si paventa uno scenario pesante a prescindere dall’esito del procedimento, ha spiegato sir Craig Oliver, già direttore di rete nel servizio pubblico britannico e poi braccio destro per la comunicazione a Downing Street dell’ex premier conservatore David Cameron. Le alternative infatti sono spendere «denaro pubblico o per sostenere le spese legali o per cercare una transazione” extragiudiziale, ha messo in evidenza Oliver precisando che un eventuale patteggiamento rappresenterebbe peraltro una marcia indietro rispetto alla linea seguita finora.
Bbc ha infatti ammesso la manomissione del discorso del presidente nel programma Panorama attraverso il montaggio di due passaggi separati, e ha accettato di fare mea culpa. Ma ha evocato un errore involontario, senza intenzioni diffamatorie.
In una lettera ai legali di Trump, Bbc ha spiegato perché a suo avviso non ci fossero le basi per intentare causa. Fra queste il fatto che il programma fosse andato in onda solo in Gran Bretagna e che il presidente non ne fosse stato danneggiato, essendo stato rieletto poco dopo. Spiegazioni cadute però nel vuoto.
«Hanno cambiato le parole che uscivano dalla mia bocca» in modo da dare loro un «significato completamente diverso», ha lamentato Trump. «Le mie parole erano belle, e loro le hanno trasformate in non belle», ha aggiunto riferendosi al suo discorso del 2021.
«Fake News era un termine fantastico ma ormai non è abbastanza forte. Quanto è accaduto è più che falso, è corrotto», ha aggiungo senza nascondere la sua frustrazione e facendo eco alle parole della portavoce della Casa Bianca che ha definito Bbc come una «macchina della propaganda di sinistra sfortunatamente pagata dai contribuenti britannici».
Il pungo duro di Trump potrebbe mettere sotto pressione i finora buoni rapporti fra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, e aprire una nuovo capitolo di tensione sulle due sponde dell’Atlantico.
Fonte gazzettadelsud.it
——————
Per rimanere aggiornato sulle ultime notizie locali segui gratis il canale WhatsApp di Caltanissetta401.it https://whatsapp.com/channel/0029VbAkvGI77qVRlECsmk0o