E’ successo ieri davanti alle sedi dell’Agenzia delle Entrate di mezza Italia.
In molte città sono dovute persino intervenire le forze dell’ordine per fermare i cittadini in preda al panico che avevano preso d’assalto gli uffici pubblici.
Nonostante il giorno feriale, in più punti la folla chiedeva a gran voce l’apertura degli edifici per poter entrare e costituirsi.
Ma grazie ad alcune cariche di alleggerimento della Celere, disposte d’urgenza dai prefetti, gli assembramenti sono stati dispersi e l’ordine ristabilito.
Un imprenditore ha spiegato: “Ho visto in anteprima sul web il video realizzato dal ministero delle Finanze che inaugura la nuova campagna di comunicazione contro l’evasione fiscale.
Mi sono spaventato e sono venuto subito ad autodenunciarmi, prima che arrivi la Guardia di Finanza”.
Una partita Iva ha rincarato la dose: “Quando ho sentito lo slogan ‘Da oggi la bella vita è finita, l’evasione si paga’ sono andato in crisi.
Ma come: il governo Meloni nei suoi primi due anni ci ha illuso con 20 condoni e poi cambia le carte in tavola?
Son corso ad aderire al concordato fiscale!”. Ma sul più bello, il viceministro Leo si è destato dal sogno: alle Entrate non c’era nessuno, torme di evasori se la ridevano dello spot.
Da il Fatto Quotidiano