La premier e i leader del centrodestra sono intervenuti alla chiusura della campagna elettorale di Alessandro Tomasi a governatore della Toscana
“La sinistra italiana è più fondamentalista di Hamas, prigionieri di un radicalismo ideologico che non sanno più come saziare e gli impedisce di ragionare con razionalità e responsabilità”. Lo dice Giorgia Meloni, intervenendo alla chiusura della campagna elettorale di Alessandro Tomasi in piazza San Lorenzo a Firenze. “Hamas non ha firmato la pace per Landini, né per Albanese che insulta la Segre, né per Greta Thungberg con la Flotilla. C’è una persona da ringraziare: Donald Trump, presidente degli Usa repubblicano, che come i presidenti repubblicani la guerra la fa finire”, aggiunge.
“La sinistra non riesce a gioire per la tregua” in Palestina “perché ora non sa cosa fare col business della guerra, non ci facciamo fare la morale da una sinistra sempre più radicalizzata. Ma quale campo largo, è un Leoncavallo largo, un enorme centro sociale. Noi siamo fieri di non essere come loro”.
“La nostra storia dimostra che siamo nati per stravolgere i pronostici. Possiamo vincere, proprio come dicevano che non potevamo arrivare al governo della nazione”, conclude.
CORTEO CONTRO GOVERNO MELONI, PRO PAL: “SIAMO OLTRE 2.000”
“Angurie sì, Meloni no“. E ancora, mischiati tra i cori per la Palestina, “Meloni terrorista”. Oppure, “Meloni sionista, Firenze non ti vuole“. E’ cominciata così, in piazza Indipendenza, la manifestazione dei pro Pal a Firenze contro la presenza del centrodestra in città, raccolto in piazza san Lorenzo per la chiusura della campagna elettorale per le regionali. Tra le due piazze, distanti poche centinaia di metri, è già stato dispiegato il dispositivo di sicurezza delle forze dell’ordine, dislocato su più punti. Ma i manifestanti hanno detto negli interventi al microfono che si dirigeranno altrove: verso i viali e il consolato americano.
“Questa piazza esige le dimissioni di questo governo di sionisti“, dice un rappresentante dei Giovani palestinesi d’Italia prendendo la parola. “Se non ci fosse stato un movimento internazionale, capace di prendere in mano la situazione e fare da megafono alla resistenza palestinese, oggi non ci sarebbero neanche le trattative per un cessate il fuoco”, rivendicano dall’Assemblea per lo sciopero generale. “Altrimenti i palestinesi sarebbero stati massacrati nel silenzio. Il silenzio del genocidio, infatti, è stato rotto soltanto dagli scioperi e dalle mobilitazioni, non soltanto in Italia, ma a livello globale”. Interviene pure Dario Furnari, dell’Usb, che aggiunge: “Noi lanciamo una proposta, 100 assemblee permanenti in continuità con le 100 piazze per Gaza. Cento assemblee permanenti nelle quali porteremo la nostra piattaforma sindacale, ovviamente aperta a tutte le realtà con le quali nei territori costruiamo queste cose bellissime”.
E’ arrivata anche la nota del Comune che informa delle modifiche alla viabilità per il corteo: “Per motivi di sicurezza sono stati chiusi viale Strozzi, viale Belfiore, viale Fratelli Rosselli e Ponte della Vittoria in direzione Porta a Prato. Previsti forti disagi alla circolazione. Percorso alternativo consigliato: viale dei Colli-piazzale Michelangelo”.
“Siamo oltre 2.000“. La stima la fanno i promotori della manifestazione a Firenze contro la presenza dei leader del centrodestra a Firenze, quando il corteo, una volta attraversata parte dei viali, è fermo a poche decine di metri dal consolato americano, in lungarno Vespucci, presidiato dalle forze dell’ordine. Si susseguono i cori contro la premier Giorgia Meloni e i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.
I manifestanti, che per la questura sono tra i 1.000 e i 1.500, si sono dati appuntamento a domani, quando è previsto un nuovo corteo contro la base Nato a Firenze.
Fonte Agenzia Dire www.dire.it
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