Sferzante la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova a commento del crollo a Roma. La Farnesina convoca l’ambasciatore russo: “Parole vergognose”
“Finché il governo italiano sperpererà i soldi dei contribuenti, l’Italia crollerà, dall’economia alle torri”. Lo ha dichiarato sul proprio canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando il cedimento che ha interessato la Torre dei Conti ai Fori Imperiali a Roma.
La provocazione arriva con un certo tempismo, proprio mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto annunciava un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev. Frasi che suscitano la reazione indignata della Farnesina, che convoca l’ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov per procedere con un richiamo formale e parla di “parole squallide, preoccupanti quelle della portavoce, perché confermano l’abisso di volgarità in cui è piombata la dirigenza di Mosca. A nessuno in Italia, proprio a nessuno, sarebbe mai venuto in mente di gioire, di speculare su un incidente, una tragedia in cui siamo ancora tutti coinvolti come popolo italiano”. E infine: “Come Italia esprimeremo sempre e comunque solidarietà e amicizia peri più deboli, per chi è in difficoltà, per chi è sotto attacco. Per questo appoggiamo il popolo ucraino. Perché siamo italiani”.
Lo stesso vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha spiegato che “non si può speculare su persone che stanno ancora sotto le macerie e su operai feriti. Noi non lo abbiamo mai fatto, quando c’è stata qualche disgrazia che ha colpito la Federazione russa abbiamo sempre mostrato solidarietà. Queste dichiarazioni sono vergognose, inaccettabili, in un Paese civile”.
“A titolo di promemoria – scrive ancora Zakharova- a maggio di quest’anno il ministero degli Esteri italiano ha riferito che ‘il sostegno italiano all’Ucraina, inclusi gli aiuti militari e i contributi versati attraverso i meccanismi dell’Ue, ammonta a circa 2,5 miliardi di euro, di cui circa un miliardo di euro destinato ai rifugiati, 310 milioni di euro a sostegno del bilancio dello Stato e 93 milioni di euro per attività umanitarie”.
Qualche giorno fa l’agenzia Bloomberg – poi smentita dalla Difesa che mantiene riserbo su tali informazioni riservate- aveva riferito dell’invio di missili nel dodicesimo decreto di aiuti italiani. Munizioni che in tal caso, a rigor di logica, potrebbero essere i missili Aster, utilizzati per il sistema di difesa terra-aria Samp-T, già fornito alle truppe di Zelensky una seconda volta da Roma.
Fonte RaiNews.it
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