Riceviamo e pubblichiamo
Dopo aver ascoltato la trasmissione su TFN, con ospiti Felice Dierna e Giancarlo Cancelleri, non posso esimermi dal fare determinate riflessioni, alla luce di quanto affermato dall’ex viceministro alle Infrastrutture sulle famigerate opere di compensazione.
Infatti, come da lui stesso asserito, l’amministrazione Ruvolo avrebbe “ucciso le opere di compensazione”, non dando seguito alle richieste dell’amministrazione Campisi, “inoltrate alla CMC”.
Tralasciando i toni populisti che ormai poco si addicono alle nuove vesti, ritengo di dover chiarire per l’ennesima volta che l’amministrazione Ruvolo non ha fatto altro che attuare ciò che non era stato fatto in precedenza, ovvero chiedere un tavolo tecnico alla presenza dei ministeri dell’ambiente e delle infrastrutture (l’interlocutore, inizialmente, non può essere certo CMC che è un mero soggetto esecutore), al fine di ottenere un progetto di variante dell’opera, sulla base di un atto di indirizzo del consiglio comunale, che ha ristabilito le opere da far realizzare nel nostro territorio, incluse inizialmente nella delibera Cipe del 2009.
Nell’atto di indirizzo, tra le altre cose, vi era il ripristino del versante del monte San Giuliano (di cui ad oggi a distanza di più di 6 anni non se ne ha notizia), in un’ottica di riattivazione successiva del collegamento viario esistente sino agli anni ‘70 (bivio La Spia).
Quanto appena asserito, è citato nel parere della commissione tecnica Via/Vas del 2/3/18 e in quella del 29/3/19, dopo l’incontro svolto a Roma in data 11/1/18 alla presenza della nostra amministrazione. Inoltre, per via dei gravi danni cagionati dal continuo passaggio dei mezzi pesanti della CMC sulla ex 122 bis e sulle arterie del nostro comune, si è chiesto un ristoro dei danni derivanti dall’esecuzione dell’opera, non rientranti a titolo di opere di compensazione, i cui lavori sono tutt’ora in fase di realizzazione per circa 4 milioni di Euro, oltre a lavori di rifacimento stradale di molte strade urbane ed extraurbane (via Mangialasagne per citarne una).
In aggiunta, ricordiamo che attraverso una variante al piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo del 2015, CMC ha realizzato il parco della legalità a San Luca.
Inoltre, CMC si è fatta carico della progettazione esecutiva della messa in sicurezza della discarica Montestretto, per risolvere definitivamente un problema ambientale annoso.
Quindi, alla luce di quanto riferito fino ad ora, l’amministrazione Ruvolo è riuscita ad ottenere circa 7 mln di Euro.
Con tutta probabilità, nessuna città interessata dai lavori della SS640 da Agrigento a Caltanissetta ha ottenuto la realizzazione di queste opere in tale misura.
Le opere di compensazione richieste dall’amministrazione Campisi (il totale superava di gran lunga i circa 20 mln di Euro destinati alla realizzazione di tutte le opere di compensazione del secondo lotto dei lavori, che interessavano quindi anche altre città della provincia di Caltanissetta e di Agrigento), sebbene importanti per il nostro territorio, non si sarebbero potute attuare sia per la mancanza di copertura economica, sia per il fatto che il ministero dell’ambiente, in generale, protende per la realizzazione di opere che abbiano un impatto di natura ambientale, come peraltro più volte evidenziato negli stessi pareri della commissione Via/Vas su citati.
Pertanto, chiedo a me stesso come mai il viceministro Cancelleri, essendo stato in carica per tre anni e potendo avere a supporto un’amministrazione comunale monocolore e un consiglio comunale a maggioranza bulgara che sono stati in carica per cinque anni, non ha ritenuto di “resuscitare”, le opere di compensazione di cui ancora oggi ritiene essere meritevoli di sua attenzione?
Ing. Giuseppe Tumminelli – Ex assessore comunale
