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Caltanissetta 401 > News > Cronaca > “Omosessuali come gli ebrei” le frasi choc dell’avvocato pro-vita che fa il consulente alla Regione Siciliana
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“Omosessuali come gli ebrei” le frasi choc dell’avvocato pro-vita che fa il consulente alla Regione Siciliana

Last updated: 31/10/2024 7:30
By Redazione 99 Views 5 Min Read
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In un’intervista di qualche anno fa, rivendicava il diritto a definirsi «omofobo. Se questo significa considerare l’omosessualità un peccato, ritenere che il sesso debba essere aperto alla trasmissione della vita, credere nei precetti della Chiesa».

E in un lungo video ancora sui social paragonava gli omosessuali agli ebrei e si scagliava contro la “teoria gender” sulla quale ha anche pubblicato un libro.

L’avvocato Gianfranco Amato, dal 15 maggio del 2024 è un consulente dell’assessorato alla Famiglia e alle politiche sociali del governo Schifani.

E tra pochi giorni avrà l’occasione di rilanciare le proprie idee alla festa dell’Amicizia, organizzata dalla Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro, che si svolgerà dall’8 al 10 novembre a Ribera, in provincia di Agrigento.

Amato è un personaggio noto, soprattutto negli ambienti pro-vita.

Nato a Varese, è presidente dell’associazione Giuristi per la vita, appunto.

Un’associazione, si legge nello Statuto, che «si prefigge di promuovere, difendere e tutelare il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, come fondamento di tutti gli altri diritti».

La famiglia, per l’associazione, va «intesa come unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio, il diritto dei genitori ad educare i propri figli, e la libertà di professare pubblicamente la propria fede religiosa».

Inoltre, l’associazione prevede la tutela legale per «coloro che, per qualsiasi ragione connessa alla loro attività o alle loro convinzioni manifestate a favore della vita umana, fosse colpito da esposti, minacce, diffide, azioni giudiziarie, ecc. da parte di persone, enti pubblici o privati, offrendo loro, se del caso, adeguata difesa tecnica facendo riferimento ad una rete di professionisti sparsi sul territorio nazionale che sarà costituita secondo tempi e modalità da stabilirsi».

L’associazione, per centrare gli obiettivi statutari, «si propone di interloquire anche criticamente con le istituzioni politiche e giurisdizionali» per la difesa dell’intangibilità della vita.

E in effetti, da qualche mese, Amato ha iniziato certamente a interloquire con la Regione siciliana.

Per il suo incarico semestrale, salvo rinnovo, Amato riceverà 10.400 euro, comprensivo di contributi da versare alla cassa previdenziale per gli avvocati.

Resta da capire quali convinzioni, in particolare, abbiano colpito il governo Schifani che lo ha scelto come proprio consulente.

Molte di queste convinzioni, ad esempio, sono condensate in un lungo video di qualche anno fa, ancora oggi rinvenibile su Facebook, nel corso del quale Amato, lamentandosi per la discussione di un disegno di legge contro l’omofobia nella scorsa legislatura, tra le altre cose, paventava il rischio che a causa di quella legge potessero essere tolti i figli a quei genitori che avessero portato avanti un’educazione tradizionale:

«In famiglia non si potrà più dire che l’omosessualità è un peccato o una condizione negativa », specificava poi che «l’omofobia non si sa cos’è» e ragionava sulle conseguenze pratiche della «teoria gender»: «Ad esempio, se io posso sentirmi donna, perché non posso invocare le quote rosa e candidarmi tra le quote rosa? O di andare prima in pensione?».

Il vero problema, oggi, secondo Amato è «l’eterofobia.

C’è un accanimento contro l’eterosessualità, che è la natura». E così, «vogliono creare una categoria privilegiata, esattamente come gli ebrei.

Poi dovrai riconoscergli un privilegio perché sono stati perseguitati». «Amato – ha spiegato l’assessora regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Nuccia Albano – è consulente per la rivisitazione della legge 10 sulla famiglia e presidente del comitato tecnico scientifico dell’osservatorio sulla famiglia». Su cosa si è basata la scelta del governo Schifani? «Ho valutato l’aspetto tecnico e mi risulta essere un grande cattolico», conclude l’assessora.

Intanto, con una nota congiunta, Totò Cuffaro e l’assessora Albano, pur non citando il consulente
dichiarano: «La Democrazia Cristiana riafferma e tutela con forza il valore intangibile della libertà e della dignitá della persona, di ogni singola persona, quale che sia il suo orientamento sessuale». Ribadendo poi la difesa della «famiglia tradizionale», affermano: «Siamo
totalmente rispettosi di chi la pensa diversamente, ma allo stesso tempo rifiutiamo con decisione
ogni forma di livore ideologico teso ad attribuirci bieche condotte discriminatorie del tutto estranee alla nostra cultura politica e al nostro stesso patrimonio ideale».

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