Si complicano le condizioni del Pontefice dopo una nottata che era trascorsa senza particolari problemi. Nel pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile. La prognosi resta naturalmente ancora riservata
Peggiorano le condizioni di Papa Francesco. Il bollettino medico diffuso verso le 19 parla di “due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo”. “Nel pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante. La prognosi rimane riservata”.
Notizie che contrastano con la situazione registrata stamattina. “Il Papa ha riposato bene tutta la notte. Si è svegliato, ha fatto colazione e ha cominciato le terapie della giornata”. Diceva l’ultimo aggiornamento sulle condizioni del Pontefice diramato questa mattina dal Vaticano, nel 18esimo giorno di ricovero al Gemelli di Romaper una polmonite bilaterale. Dopo il briefing con i medici, fonti vaticane fanno sapere: “La polmonite sta seguendo il suo corso naturale con le terapie”.
Il bollettino medico di domenica sera spiegava che “le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili”. Dopo la crisi di venerdì, quando ha avuto un broncospasmo rientrato poche ore dopo, i medici lo stanno sottoponendo all’ossigenoterapia ad alti flussi.
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Il nuovo bollettino medico: “Due episodi di insufficienza respiratoria acuta”
“Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo”. Così il Bollettino medico serale. “Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni“.19:00
Ripresa la ventilazione meccanica non invasiva per Papa Francesco
Lanza: “La fisioterapia respiratoria del Papa dovrà proseguire anche dopo la fase emergenziale”
La fisioterapia respiratoria, alla quale Papa Francesco è sottoposto in questi giorni, è “probabile che dovrà essere proseguita anche superata la fase emergenziale” legata alle condizioni cliniche del Pontefice. Lo sottolinea all’ANSA Andrea Lanza, presidente dell’Associazione Riabilitatori Insufficienza respiratoria. “La fisioterapia respiratoria – spiega l’esperto – tendenzialmente segue l’evoluzione della patologia in atto e, in una situazione come quella del Pontefice, è auspicabile che prosegua, ovviamente modulata in modo diverso, anche superata la fase acuta”.
Cappellano del Gemelli: “Continuiamo a pregare per il Papa”
“A volte abbiamo la capoccia dura ma non dobbiamo mollare, preghiamo per la salute del Santo Padre, non stanchiamoci, la preghiera forse è un pò faticosa, non siamo abituati ma dobbiamo insistere e non solo per Papa Francesco”. A dirlo, nella messa dell’ora di pranzo nella cappella San Giovanni Paolo II nella hall del policlinico A. Gemelli, l’assistente spirituale del personale, don Nunzio Currao.
Sabato scorso, ha ricordato, “con il nostro Giubileo abbiamo vissuto una giornata indimenticabile pur avendo il Padre a casa nostra noi siamo andati a casa Sua”. “Ci siamo fatti portatori – ha aggiunto sul pellegrinaggio a San Pietro – di questa richiesta di preghiera e guarigione, in particolare per il Santo padre e mi sembra che notizie buone ci sono purché non siamo frettolosi, dobbiamo avere la santa pazienza, insistere a pregare con lui e per lui“.
Fonte QUOTIDIANONAZIONALE
