A partire dal primo di gennaio infatti, ormai è praticamente delineato il passo in più sulle pensioni di ogni beneficiario, comprese naturalmente quelle minime
Una nuova – e importante – conferma sulle pensioni minime è ormai nota, con nuovi importi in aumento a partire dal 2026, anno in cui ci sarà un piccolo ritocco verso l’alto a favore dei tanti pensionati. A partire dal primo di gennaio infatti, ormai è praticamente delineato il passo in più sulle pensioni di ogni beneficiario, comprese naturalmente quelle minime.
La pensione minima soggetta ad aumento dopo la rivalutazione
Il tutto viene dopo quanto prodotto dalla rivalutazione, che per effetto fa registrare un ulteriore – e importante – incremento sulle pensione minime. Purtroppo – ed è un fatto noto – saremo ancora lontani dalla soglia dei 1.000 euro minimi promessi in campagna elettorale da alcuni partiti, ma saremo sicuramente un po’ (poco) più vicini. Ma a quanto ammonterà la nuova pensione minima in Italia? Prima di toccare nel dettaglio questo punto, con la stima di quanto sarà il guadagno rispetto al passato (sicuramente in crescita), c’è da chiarire cos’è la pensione minima e quando scatta.
Cos’è la pensione minima
Con la dicitura “pensione minima” infatti, si tratta della soglia minima garantita a chi può attestare di almeno un contributo versato nel regime retributivo, quindi entro il 31 dicembre del 1995, senza essere però in possesso di altri redditi rilevanti. Al momento, chi infatti percepisce una pensione d’importo un po’ inferiore alla soglia minima, beneficia di una integrazione utile a raggiungerla. Questa inoltre, come pensione minima, viene utilizzata per tracciare i beneficiari della rivalutazione straordinaria. Si tratta di una manovra messa all’ordine attuale dal governo a tutela e sostegno di chi percepisce dei redditi più bassi, con una conferma che sarà attuata anche nel 2026 ma con un possibile formato minore.
Un nuovo importo su pensione minima a partire dal 2026: la cifra esatta stimata
Detto tutto ciò, andiamo nello specifico. A quanto dovrebbe ammontare la nuova pensione minima prevista dalla Legge? Oggi, questa corrisponde a circa 603,40 euro mensili, corrispondenti a 7.844,20 euro su base annua se si rispettano i criteri al 31 dicembre 1995 citati in precedenza.
A partire dal 2026, già dal primo gennaio, l’importo erogato per la pensione minima sarà invece soggetto a lieve aumento, con una rivalutazione annuale che dovrebbe essere basata sul 1.6%. Di conseguenza, gli attuali 603 euro circa saliranno a poco più di 613,00 euro al mese, per un totale annuo di 7.969,00 euro circa.
L’aumento costante riguarda anche la provincia di Bolzano
Un discorso naturalmente diverso per la provincia autonoma di Bolzano, dove già da novembre del 2025 e per tutto l’anno 2026, le pensioni minime della provincia potranno beneficiare anche di un aumento fino a 1.000 euro/mese, a condizione che il pensionato abbia almeno 65 anni di età, un Isee non superiore a 20.000 euro e residenza stabile in provincia di Bolzano almeno fino al 31 dicembre dell’anno precedente al pagamento. L’aumento come noto è riconosciuto direttamente dall’INPS che, per loro, si occuperà di tutto quel che serve per l’aumento.
Fonte QdS di Marco Cavallaro
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