In tanti si aspettavno che il prossimo consiglio comunale trattasse il tema Piscina e che l’amministrazione portasse in aula, per l’approvazione, quanto annunciato il 18 luglio scorso, cioè “l’intesa bonaria” tra amministrazione e la ditta applatatrice della piscina comnale.
Saltato anche questo consiglio, e considerato che siamo ad agosto e che su certi argomenti, quando è “sconveniente” esprimersi, si fa mancare il numero legale, chissà quando e se l’argomento piscina verrà portato e trattato in aula. Ma siamo ficuciosi e ottimisti.
Allora, per evitare che si dimentichi la questione, come capita spesso su certi argomenti importanti, torniamo a parlare della “promessa” di riapertuta della Piacina comunale nei primi mesi del 2026, con la speranza che la situazione si sblocchi quanto prima e soprattutto che venga mantenuta.
Ma andiamo per ordine.
La tanto attesa riapertura della piscina comunale di Caltanissetta è tornata al centro dell’attenzione dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Walter Tesauro, non se ne parlava da tanto.
Il 18 luglio 2025, lo stesso giorno in cui Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Sicilia respingeva il ricorso presentato dal Comune di Caltanissetta, contro la decisione di demolire l’antenna RAI, il primo cittadino accendeva le speranze dei nisseni, poche dopo ore la triste notizia, annunciando un’imminente soluzione per ridare alla città uno dei suoi impianti sportivi più importanti e sentiti, da troppo tempo chiusa, sei anni, parlando di “significativi passi avanti verso la riapertura nei primi mesi del 2026”.
Questa dichiarazione riapriva le speranze e arrivava in seguito ad un incontro operativo tra i rappresentanti del Comune, appunto il Sindaco Walter Tesauro, l’Assessore al Bilancio Guido Delpopolo, l’Assessore ai Lavori Pubblici Calogero Adornetto, l’assessore allo sport Salvatore Petrantoni, la Segretaria Generale Cinzia Chirieleison, i Dirigenti Tomasella, Bennardo e Intilla e i rappresentanti dell’impresa concessionaria incaricata dell’esecuzione dei lavori e della successiva gestione(9+9) dell’impianto, rappresentata dal Dott. Daniele Patti, affiancato dall’Avv. Umberto Ilardo, con l’intervento dell’Ing. Michele Scarpulla e del Prof. Giuseppe Patti.
“Si tratta di un passaggio amministrativo fondamentale – dichiarava il sindaco Walter Tesauro – che conferma l’impegno concreto dell’Amministrazione comunale verso il raggiungimento di uno degli obiettivi più attesi dalla comunità. La piscina rappresenta un patrimonio sportivo e sociale della città e la sua riapertura sarà un segnale forte di rilancio e di attenzione al benessere dei cittadini”.
“Quando ci siamo insediati, ha evidenziato il primo cittadino, la situazione era completamente ferma, priva di qualunque prospettiva seria. Abbiamo lavorato fin dal primo giorno avviando una serie di trattative complesse, condotte con caparbietà ma anche con lucidità e serenità. Solo grazie a questo impegno costante, supportato da una proficua interlocuzione anche tra i legali, possiamo oggi annunciare un risultato concreto: entro i primi sei mesi del 2026, i cittadini di Caltanissetta riavranno finalmente la loro piscina”.
“Un obiettivo che segna il superamento di una lunga fase di stallo e che testimonia, secondo quanto affermato dal sindaco Tesauro, la capacità dell’amministrazione di affrontare e risolvere situazioni complesse, mettendo al centro il bene collettivo”.
Grande soddisfazione era stata espressa da tutte le parti coinvolte per l’intesa raggiunta, “frutto di un comune spirito di collaborazione e di appartenenza al territorio, definito durante l’incontro come uno spirito autentico di amore per la Città”.
“Le parti, si leggeva nel comunicato del comune, hanno infatti anteposto all’interesse economico il superiore valore della restituzione alla collettività di una struttura moderna, funzionale e in grado di distinguersi per qualità: una piscina che, grazie alle modifiche previste, potrà essere tra le più belle dell’intera Isola”.
Eppure, nonostante queste belle e toccanti parole, cariche di speranza e amore per la città, a distanza di quasi un mese, la situazione appare ancora avvolta nel mistero più assoluto.
Il nodo cruciale, da indiscrezioni raccolte, sembra ruotare attorno alla fantomatica “intesa bonaria” che, dovrebbe sbloccare l’impasse burocratico, o meglio dire, finanziario che tiene ancora oggi la piscina chiusa.
Le parole del sindaco avevano lasciato intendere ad un accordo imminente, una soluzione rapida per superare le controversie e permettere il completamento dei lavori di riqualificazione necessari.
Il problema è che, ad oggi, nulla di concreto è dato sapere in merito a questa intesa, non vorremmo pensare che quell’annuncio serviva a “dolcificare” la notizia negativa arrivata pochi minuti prima dal TAR di Palermo sulla demolizione, avvenuta il 23 luglio, dell’antenna di Sant’Anna.
A questo punto sembra evidente che l’accordo non sia stato ancora raggiunto, avremmo sicuramente letto altri comunicati di grande untusiamo come il primo.
Nulla è dato sapere, figuriamoci i termini esatti, né tantomeno quando questa intesa verrà portata in Consiglio Comunale per l’approvazione, che, come detto dal Sindaco, darebbe il via alla ripresa dei lavori e di conseguenza alla prossima riapertura.
A tutto ciò si aggiunge però la grande eco che la notizia ha generato tra la maggioranza e i suoi sostenitori, che, come sentito anche in un recente consiglio comunale dalla consigliera Mosca, Forza Italia, la quale dava ormai per cosa fatta la riapertura della piscina; forse a lei o a loro è dato sapere di cosa trattasi, mentre nulla viene comunicato ai cittadini che temono sia una delle tante promesse non mantenute.
Sul tema specifico è stata anche dedicata una seduta della commissione consiliare, di cui però al momento non vi è alcuna traccia nel sito comunale nella sezione dedicata ai verbali delle commissioni, e sulla quale le bocche sono super cucite, seduta nella quale sono stati auditi l’assessore, alcuni dirigenti e forse anche i responsabili della ditta.
La mancanza di trasparenza e la perdurante assenza di date e notizie certe generano confusione tra i cittadini, che a rigor di logica, spesso solo nella logica, dovrebbere essere informati sul lavoro svolto dai loro rappresentanti, specialmente su un argomento di così rilavenza… la famosa trasparenza.
Ma forse la segretezza è dovuta al fatto che nulla di concreto o definitivo è stato raggiunto o si teme che una fuga di notizie possa compromettere il tutto?
Dopo anni di chiusura e promesse di riapertura, la comunità nissena sperava che le dichiarazioni del 18 luglio 2025 fossero il preludio a nuove e imminenti notizie per una svolta definitiva, ma l’attesa continua.
Vedremo quando e se verrà fissato il consiglio comunale su questo importantissimo argomento. Anche perchè senza l’approvazione dell’intesa bonaria in Consiglio, ogni passo avanti è precluso.
I fondi per il completamento dei lavori, le modalità di reperimento e soprattutto l’assegnazione, rimangono interrogativi senza risposta, ma probabilmente sono proprio queste difficoltà, in particolar modo l’ultima, a rallentare il tutto.
La palla, o meglio, il salvagente, è ora in mano all’amministrazione comunale, che dovrà, si spera in tempi brevi, fornire risposte chiare e soprattutto tempi certi.
Troppo spesso abbiamo sentito annunci cadere poi nel vuoto, ma eravamo in campagna elettorale e si sa le promesse abbondano copiose, esempio tipico ne è il Policlinico o il rifacimento parziale della rete idrica urbana, i 4,2 milioni di euro e l’acquisto della ex Banca d’Italia, argomenti oramai scomparsi dall’agenda della politica locale e dalla comunicazione, forse relegate nella parte finale nella sezione “da fare con calma”.
I cittadini di Caltanissetta meritano di sapere come lavora la politica e, in questo caso specifico, quando potranno tornare a usufruire di un bene pubblico essenziale come la piscina comunale e soprattutto a quali condizioni.
Le parloe e le promesse non bastano più, è tempo di notizie e soprattutto di fatti concreti. Ad Maiora
