Caltanissetta 401
  • Home
  • Cronaca
    • Cronaca Internazionale
  • Politica locale
    • Politica
  • Rassegna stampa
    • Economia e Finanza
    • Riflessioni
    • Riceviamo e pubblichiamo
  • Cultura ed Eventi
    • Concorsi
    • Scuola
    • Tecnologia
  • Sport
  • Altro
    • Dalla provincia e dintorni
    • Ricette tipiche
    • Salute & Benessere
    • Meteo
Reading: Più povera e invecchiata. Dell’Italia di Meloni resta solo la propaganda
  • Seguici
Font ResizerAa
Caltanissetta 401Caltanissetta 401
Cerca
  • Home
  • Chi siamo
  • News
    • Cronaca
    • Politica locale
    • Cultura ed Eventi
    • Sport
    • Rassegna stampa
    • Salute & Benessere
    • Riceviamo e pubblichiamo
    • Dalla provincia e dintorni
Follow US
© Caltanissetta401 | Realizzato da Creative Agency
Caltanissetta 401 > News > Cronaca > Più povera e invecchiata. Dell’Italia di Meloni resta solo la propaganda
CronacaEconomia e FinanzaPoliticaRassegna stampa

Più povera e invecchiata. Dell’Italia di Meloni resta solo la propaganda

Last updated: 23/05/2025 6:33
By Redazione 118 Views 5 Min Read
Share
SHARE

Un quarto della popolazione a rischio deprivazione. Il 10% rinuncia a curarsi per le liste d’attesa e i costi alti

Contents
I salari reali hanno perso il 10% rispetto al 2019Per occupazione l’Italia è ultima in EuropaCervelli in fuga: emigrati 100 mila laureati negli ultimi 10 anni con un record nel 2024

Difficile selezionare tra i dati forniti dall’Istat, nel Rapporto annuale 2025, quelli che maggiormente smontano la propaganda del governo Meloni e descrivono un Paese sempre più anziano, più povero, più solo. L’inflazione schiaccia sempre di più verso il basso i salari, cala la produttività, perfino il tasso occupazionale è il più basso dell’Ue e il lavoro creato da questo governo è un lavoro povero, a bassissima produttività, pagato male.

Il 23,1% della popolazione è a rischio povertà e una persona su dieci rinuncia alle cure per colpa delle liste d’attesa troppo lunghe e per i costi e la produzione industriale continua a scendere. Crolla la natalità, dunque. Gli over ottanta hanno ormai superato i bambini con meno di 10 anni di età.

I salari reali hanno perso il 10% rispetto al 2019

Le retribuzioni contrattuali hanno perso tra il 2019 e il 2024 il 10,5% del potere d’acquisto a causa della forte crescita dei prezzi. La perdita del potere d’acquisto per le retribuzioni contrattuali è stata rilevante soprattutto a fine 2022 quando ha raggiunto il 15% mentre è scesa nel periodo successivo toccando a febbraio l’8,7%. È risalita al 10% a marzo 2025.

L’occupazione in Italia, nel 2024, è cresciuta “a un ritmo sostenuto” con un +1,6%, ma soprattutto in settori a bassa produttività, basso contenuto tecnologico e alto impiego di forza lavoro, come costruzioni, ricettività, servizi alla persona. Una dinamica che si riflette in un calo di ben il 5,8% del Pil per occupato in Italia fra il 2000 e il 2024, contro una crescita dell’11-12% in Francia, Germania e Spagna.

Per occupazione l’Italia è ultima in Europa

Nonostante la crescita dell’occupazione dal 2020, l’Italia registra il tasso di occupazione più basso dell’Ue: nel 2024 al 62,2% tra 15-64 anni, con un divario di oltre 15 punti percentuali con la Germania e quasi sette con la Francia. Il divario è ampio tra i giovani di 15-24 anni: 19,7%, -31,3 punti dalla Germania.

Il tasso di disoccupazione (6,5%) si mantiene sopra la media Ue del 5,9%. Il tasso d’inattività è il più elevato dell’Ue (33,4% contro una media di 24,6%); la bassa partecipazione al lavoro riguarda soprattutto le donne, con tasso d’inattività al 42,4%, oltre 13 punti sopra la media europea.

Tra giovani diplomati e laureati 20-34enni il gap con l’Ue è marcato: nel 2023 i tassi di occupazione per neodiplomati e neolaureati (rispettivamente 59,7 e 75,4%) sono inferiori alla media Ue di oltre 18 punti i primi e oltre 12 i secondi; i relativi tassi di disoccupazione (24,3 e 13,3%) sono almeno doppi rispetto a quelli medi europei. Nel 2024 gli over 50 rappresentano il 40,6% dell’occupazione totale, registrando anche un forte incremento rispetto al 2019 (+12,5%).

Al contrario, il numero di occupati 35-49enni (36,9% del totale) è inferiore rispetto al 2019 di oltre 500 mila unità, a fronte di un calo di un milione e 393 mila individui residenti in questa classe di età.

Cervelli in fuga: emigrati 100 mila laureati negli ultimi 10 anni con un record nel 2024

L’Italia ha visto emigrare negli ultimi 10 anni circa 97mila giovani laureati con un record nel 2024 e l’uscita di 21mila giovani con un alto livello di istruzione. In Italia quasi un quarto della popolazione, il 23,1%, è a rischio povertà o esclusione sociale (+0,3 punti sul 2023) ma al Sud la percentuale sale di un punto e tocca il 39,8%.

L’Istat sottolinea che il rischio di povertà ed esclusione sociale cresce per gli individui che vivono in famiglie il cui principale percettore di reddito ha meno di 35 anni.

Nel 2024 un italiano su dieci (9,9%) ha riferito di avere rinunciato negli ultimi 12 mesi a visite o esami specialistici, principalmente a causa delle lunghe liste di attesa e per la difficoltà di pagare le prestazioni. La rinuncia a prestazioni vitali per la prevenzione e la cura è in crescita sia rispetto al 2023, quando era al 7,5%, sia rispetto al periodo pre-pandemico quando il dato era 6,3%, “soprattutto per l’aggravarsi delle difficoltà di prenotazione”.

Fonte LANOTIZIAGIORNALE.IT di Raffaella Malito

You Might Also Like

Questura di Caltanissetta: La Polizia di Stato ha tratto in arresto tre persone in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria

Le prime pagine di Lunedi 31 Marzo 2025

Tajani a Genova “assolve” Autostrade: “Con la Gronda il ponte Morandi non sarebbe caduto”. M5s: “Indegno, sfregia memoria delle vittime”

San Cataldo: Risiko Club IL PIFFERAIO, secondo Turno del Torneo di Natale Happy Christmas

Mobilità dolce: presentato il progetto esecutivo che rivoluzionerà i collegamenti viari e ciclabili di Caltanissetta

TAGGED:CronacaEconomia e FInanzaPoliticaRassegna stampa
Share This Article
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copy Link Print
Caltanissetta 401
Direttore responsabile 
Sergio Cirlinci

93100 Caltanissetta (CL)

redazione@caltanissetta401.it
P:Iva: 01392140859

Categorie

  • Cronaca
  • Cultura ed Eventi
  • Politica locale
  • Rassegna stampa
  • Sport

Categorie

  • Concorsi
  • Dalla provincia e dintorni
  • Finanza
  • Giovani e Università
  • Sanità

Link utili

  • Chi siamo
  • Privacy & Cookie Policy

Caltanissetta 4.0.1 è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.03/2024 del 21/08/2024. | Realizzato da Creative Agency

Username or Email Address
Password

Lost your password?