Commissione Via. Wwf e Avs: “Prescrizioni bloccano l’ok del Cipess”. Ciucci: “Tutto regolare”
È stato pubblicato ieri sul sito del ministero dell’Ambiente il parere della Commissione Via sul Ponte sullo Stretto di Messina. Per il Wwf “l’esito, per certi versi scontato, inevitabilmente porta ad un parere contraddittorio e problematico, dal momento che gli impatti ambientali dell’opera
sono innegabili”.
Il Wwf spiega che la Commissione scrive: “Le medesime analisi del proponente conducono a ritenere che per alcuni siti della Rete Natura 2000 non è possibile concludere che il progetto non determinerà incidenze significative”.
Secondo il Wwf, “la Commissione non riesce a dire di no, ma la Valutazione d’Incidenza Ambientale è esplicitamente negativa su alcune aree (quelle dei Peloritani) ed è contraddittoriamente positiva su altre.
Questo si traduce in una lunga richiesta di monitoraggi ambientali che, sotto forma di prescrizioni, dovranno iniziare prima della redazione del progetto esecutivo, tant’è che in tal senso vengono espressamente previste verifiche di ottemperanza.
Queste analisi, che in molti casi devono avere una durata almeno annuale, riguardano sostanzialmente ogni aspetto: dalle acque al suolo e sottosuolo, dalla fauna migratrice
ai cetacei, dal rumore alle emissioni.
A questo si aggiungano le prescrizioni su cantieri, cave, movimenti terra, impatto sui torrenti, ripascimenti.
Sostanziali, inoltre, le richieste di approfondimento sui flussi di traffico effettivi, fondamentali quelle più volte reiterate riguardo la micro-zonizzazione sismica delle faglie capaci e attive”.
“C’è una contraddittorietà manifesta si legge ancora nella nota del Wwf in un parere favorevole a fronte di queste richieste prescrittive, perché per loro natura queste sono propedeutiche al progetto esecutivo, indispensabili ai fini della valutazione del progetto definitivo”.
L’insieme delle prescrizioni, si legge, farà si che senza l’ottemperanza delle prescrizioni non
si conoscerà il reale progetto definitivo né il costo effettivo dell’opera e, quindi, il Cipess non potrà assegnare i lavori e anche il progetto esecutivo sarà frammentato.
Da parte sua, il deputato di Avs Angelo Bonelli incalza: “Può essere autorizzata la costruzione di una casa in zona sismica senza un parere antisismico ? Certamente No! Per il Ponte invece sarà possibile.
Dalla lettura del parere emerge qualcosa di inimmaginabile.
Com’è possibile che sia stato espresso un parere positivo con 63 prescrizioni, quando nella prescrizione 34 si chiede di effettuare studi sismici per verificare la presenza di faglie attive
e capaci, come indicato dallo studio Ithaca dell’Ispra ?
Mi chiedo, e lo chiedo anche alla premier, che è anche presidente del Cipes, il comitato che
dovrà approvare il progetto definitivo: com’è possibile procedere con l’approvazione di un progetto quando gli studi sismici sono stati ritenuti insufficienti e inadeguati ?
Inoltre, non è stato ritenuto opportuno coinvolgere nei pareri l’Ingv, che ha già espresso
una profonda contrarietà, evidenziando che alcuni coefficienti, come l’accelerazione di gravità, non sono stati considerati.
Nei prossimi giorni annunceremo iniziative puntuali in tutte le sedi», conclude Bonelli.
Invece, secondo l’A.d. della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, “nel parere favorevole della Commissione Via, il richiamo a “nuovi studi geologici” consiste in meri “approfondimenti”,
non c’è nessun allarme di possibili problemi geologici che possano comportare problematiche di fattibilità dell’opera”.
“In generale non ci sono lacune, ma richieste di approfondimenti già, in larga misura, programmati da Stretto di Messina.
È normale, avviene in tutti i progetti, che il parere sia accompagnato da osservazioni da
verificare successivamente.
Delle 62 prescrizioni, 60 saranno verificate in sede di approvazione del progetto esecutivo
e due dopo l’entrata in esercizio del Ponte, così come stabilito dalla Commissione”.
“Quanto all’altezza del Ponte – prosegue Ciucci – il parere Via è stato male interpretato. Il parere, nelle sue premesse, riporta quanto già effettuato dalla SdM nel progetto definitivo del 2011 rispetto al progetto preliminare del 2003.
L’altezza di 77,50 metri, richiamata nel parere, conferma il franco navigabile a 72 metri. Quindi, nessuna delle 62 prescrizioni contenute nel parere di Via, riguarda il franco navigabile”.
“Per gli Studi sismici – conclude Ciucci – non ci sono novità sostanziali rispetto a quanto già previsto e progettato”.